RIVISTAPOPOLAREDI POLITICALETTEREE SCIENZESOCIALI Gli americani si meravigliano dello scarso salario e della lunga giornata di lavoro degli italiani ; ma quando si pensa che i minimi e i massimi - 30 lire per settimana e 8 ore di lavoro al giorno - dell'America per i peggiori lavoratori sono inconseguibili in Italia anche per i migliori operai si spiega come e perchè continui la nostra emigrazione nonostante la caccia ali' italiano, nonostante i tanti ostacoli, che le autorità americane oppongono al loro sbarco. Le notizie sulla cultura degli Ital°ani in America seno davvero desolanti, umilianti ; confermano quelle dd Levasseur t: non ci lasciano nemmeno il conforto di Rossini : quello della compagnia degli Spagnuoli. Infatti soltanto a Baltimora, gli Sp2gnuoli e i Portoghesi ci superano nell'analfabetismo, gli Spagnuoli col 66,67 °lo gl' Italiani col 52,48; ma a Chicago, New York e Filadelfia il triste· primato non ci viene conteso da nessuno nei quartieri piu poveri. GI' italiani danno nelle tre città queste proporzioni di analfabeti: 69,86; 66,84; 63,63. Gli spagnuoli e portoghesi a New York il 42,86 e a Filadelfia il 42,65. Una particolarità degna di nota: tra gl' italiani, che sanno leggere e scrivere il 26,69 °lo sanno leggere e scrivere soltanto in inglese! Questa vergogna non può cancellarsi che colla diffu • sione ed organizzazione delle scuole italiane all'estero. Non ci fermiamo su parecchie n,)tizie d'indole demografica e rileviamo questa sola : una donna italiana nella madre patria ha un figlio circa ogni 3 anni e 4 mesi ; in America ogni due an:ii e nove mesi. Ciò contrariamente a quel che si verifica dappertutto. La fecondità degli i:aliani aumenta in America insieme al benessere. L'inchiesta si è occupata di certi fenomeni che servono ad indicare se gl' italiani trasportati in America hanno mutato o no le loro abitudini. Sopra 965 famiglie interrogate 675 o il 69,75 °lo risposero che cuociono il loro pane negli Stati Uniti; sopra 85 1 famiglie erano 777 o il 91,30 che lo cuocevano in Italia. Negli Stati Uniti solo l' I °/o filano; in Italia il 76,26. Negli Stati Uniti l' 86,32 °lo sono dedite a cucire; in Italia il 91,86 °lo· In America sopra 892 interrogate soltanto 88 cucivano pei padroni. Negli Stati Uniti in 880 famiglie il 17,73 °lo tacevano calze a mano; in Italia lo facevano l' 85,63 °fo. Di 849 famiglie il 74,56 ¼ in Italia lavora 1:ei campi, a conferma di ciò che avevamo osservato; c'è dunque motivo di sorprendersi defla cifra minima d' italiani, che si danno all'agricoltura in America. Sopra 846 famiglie il 67,49 °lo adoperava il lume a petrolio in Italia, e di 8 50 soltanto il 3, 18 ¼ adoperava la stufa. Altro particolare interessante. Tra queste famiglie povere di Chicago 305 persone avevano mandato denaro in Italia, complessivamente 19,384 dollari, cioè poco pili di 63 dollari e mezzo per ciascuna. Nove persone avevano comprato terra in Italia impiegando 2440 dollari; 76 invece avevano comprato terra negli Stati Uniti imr piegandovi 260,665 dollari, cioè in media 3,430 dollari per ciascuna. Si può avere una misura migliore del benessere che vi hanno acquistato? Dalle famiglie interrogate 271 maschi erano ritornati una o piu volte in Italia; tra le donne soltanto 39; una, 5 volte. Il rapporto del Dipartimento del lavoro viene a queste conclusioni sulle famiglie italiane esaminate: 1° GI' italiani devono consiJerarsi adatti soltanto ai lavori manuali leggeri. In Chicago essi sono ritrovati adatti per lo spazzamento delle stra.le e non abbastania forti per le macchine idrauliche e per la vanga ; 2° È difficile persuadere un Italiano di andare all'ospedale. Egli dice di morire di fame in luoghi dove si sa che il cibo è abbondante e ben preparato. La sua assenza dal lavoro nelle malattie perciò viene prolungata dalle cure antiscientifiche che riceve a casa e se egli è attaccato da uua malattia contagiosa spesso il suo occultamento riesce pericoloso agli altri ; 3 ° La rachitide, una :rialattia dovuta alla cattiva nutrizione, prevale tra i fanciulli dei lavoratori italiani. Questo stato di cose è il risultato di molte cause - eredità, cattive abitazioni, ignoranza estrema delle leggi igieniche - e sarebbe presuntuoso attribuirlo soltanto alla qualità del cibo adoperato. Una grande causa dell'antipatia degli italiani per l'ospedale probabilmente stà nell'ignoranza della lingua inglese. (Anche in Italia nel mezzogiorno l'ospedale è antipatico). Inquanto al cibo è da notarsi che i Russi, gli Ebrei e i Boemi preparano meglio degli italiani i loro alimenti; e che, quindi, sarà questa una delle ragioni per cui gli operai di quelle nazionalità sono in condizioni fisiche migliori degli italiani. Queste notizie si riferiscono agli italiani delle classi povere - non ai ricchi ed ai poverissimi. li nutrimento di questi ultimi in gran parte è cttenuto dai rifiuti, dalle spazzature degli altri ! L'inchiesta si occupa degli operai che lavorano per un dollaro e 25 c. al giorno, dei venditori di frutta e dei suonatori di organo, che hanno la stessa entrata. Gl' Italiani di Chicago mangiano abbastanza ; ma la qualità non corrisponde alla quantita, nè questa è sufficiente per duri lavori. Una circostanza peculiare nuoce agli italiani in questi ultimi due o tre anni. Essendo essi dediti soltanto ai lavori senza abilità (unskilled) sono i primi a rimanere senza occupazione nella stagione di depressione industriale ; ed è così che si spiega come in questi ultimi tempi essi non abbiano lavorato piu di quattro mesi all'anno: negli altri otto sono rimasti inoperosi. L' alimentazione a cui sono abituati nel loro paese nativo e a cui particolarmente si attengono malamente si adatta per questo periodo d'inattività, perchè la mancanza di proteidi o di sostanze azotate toglie loro la forza muscolare e l'energia. Spendono molto per la birra, che sostituisce i vini leggeri d'Italia e questa spesa assottiglia la somma, che possono consacrare alla nutrizione. La carne di bove, che considerano come cosa di lusso è sostituita dal porco. Ma anche il poco che spendono per l' alimentazione è malamente speso. Il lardo entra, specie nell'inverno, nella preparazione di molti loro cibi e fanno molto uso di farioa di frumento per pane e maccheroni; usano largamente di fagiuoli, di ceci, di uova e di formaggio ; i vegetali verdi vengono molto adoperati, ma non freschi e, ad eccezione dei maceroni verdi che raccolgono essi stessi, dopo che sono stati rigettati dai migliori mercati,
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