I\IVISTA POPOLAUEDI POLITICALETTEUEE SCIENZESOCIALI 'l!27 nostri ? Chi vorrà affermar ciò seriamente ? Porre la qulstione significa negarla. E' forse diventata la nostra natura mentale un'altra ? Per certo essa è mutata tanto poco quanto è mutata la nostra natura fisica durante tutte le epoche storicamente analizzabili (1) ! Chi potrebbe seriamente ammettere, anche posseclenclo scarse qualità critiche, che un rimutamento di condizioni anche cli una natura così radicale e generale come quello postulato e prognosticato dal socialismo democratico, possa tanto radicalmente « rimutare la nostra essenza umana » quanto sarebbe necessario per realizzare il programma socialistico ? In questo falso dogma, un punto capitale della filosofia della storia « materialistica », in questa psicolo• gia stravolta, è il punto più debole del socialismo democratico : esso opera, nelle sue dottrine e nel suo programma, non con gli uomini come essi furono, sono e prevedibilmente saranno, ma con uomini fantastici, idealizzati, trasformati e simili a<Iangeli quali sulla terra mai ve ne ebbe e mai ve ne sarà, nemmeno negli Eoni. Appunto perciò questo socialismo non può realizzarsi, per quanto esso venga raffigurato, ma solo a torto, come il risultato sicuro di una fantasticata evoluzione, e se quel socialismo (ciò elle io non ritengo possibile) dovesse con la forza venir realizzato, esso aYrebbc le più insane e funeste conseguenze. Certamente le esteriori circostanze come ci innuenzano fisicamente così influenzano anche il nostro essere, pensare, volere ed agire morale e psichico. A tutto ciò si è data poca impo1tanza durante un lungo periodo di tempo, di fronte al momento della pura attività individuale ed anche della colpa e del merito individualt'. Il riconoscimento di un tale fatto è un nuovo progresso della conoscenza sociologica, di cui si va dc• bitori al socialismo. i\la è 11n errore almeno tanto grande quanto il precedente di misconoscere quel fatto, l'errore che si commette oggi cli fare una stima eccessiva delle circostanze esteriori e della loro innuenza. Le circostanze esterne non clànno alla nostra natura l'impronta decisiva, e meno ancora esse la « fanno » e la determinano per prima. Per esprimermi chiaramente, anche quando le condizioni esterne, economiche cambiassero completamente, noi resteremmo nella nostra « pelle intellettuale » tanto quanto resteremmo in quella materiale. Da questa differenza concettuale tanto caratteristica, derivano tutte le differenze di principio fra tutti quegli indirizzi che oggi si chiamano più o meno a buon diritto « socialistici » o « socialismo in senso largo » dal socialismo della democrnzia sociale. Ben lungi (la mc sta il pensiero cli far ingiuria alla democrazia so- (!) Anche qui il tradutlore deve notare che non gli riesce di capire a quali s ,r1ltori della Democrazia sociale il \Vagner alluda. Certamente non a 1Juellidella scuola marxista. Inoltre la quislione della maggiore o minore felicità garentita dal sistema socia"istico,non è stata mai fatta dagli scrittori del socialismo CùSiddetto scientifico. Vi accenna solo Lange: A1·beiterfrage, cap. terzo. Ma il Lange prima di tutto non è comunista integrale e poi tratta la quistione con gravità scientiflM assai maggiore di quello che qui non procurò il Wagner. ciale, ai suoi duci e partigiani, di considerarli siccome delinquenti, e di appioppar loro nomi disonorevoli, come si ha l'abitudine di fare in molti circoli borghesi. Yi ha, in questo partito, tanti bravi ed onorevoli uomini quanti ve ne ha in qualunque altro, idealisti disposti al sacr·ificio, inn:inzi ai quali bisogna inchinarsi, ed anche valorosi cultori di scienza. l\la i partigiani del socialismo democratico non hanno una cultura obbiettiva e s1)assionata, nè storica, nè psicologica, ccl essi non sono abbastanza uomini esperti e quincli - (strano e pur comprensibile contrasto al loro materialismo filosofico !) - cadono in un falso iclcalismo, sovralLLtto in riguardo alla mutabilità e capacità di miglioramento della natura umana. Essi si lasciano condurre a generalizzazioni troppo larghe, levano delle verità parziali al grado di verità generali, principii condizionati a principii incondizionati. Perciò si deve combattere essi, le loro dottrine, le loro tendenze e le loro agitazioni, ma con ragioni, con dottrina, con armi intellettuali e non con misure poliziesche e leggi eccezionali. Io so bene elle alcune persone, ritenute politicamente responsabili dei loro atti - ed io non li tengo per tali - opinano che una posizione simile a quella quì inclicata, verso la democrazia sociale, sia tutto uno con la democrazia sociale istessa. A tali giudizii e rimpro,·eri sottostà anche chi parteggia per un socialismo inteso in allro e più largo senso di quello della democrazia sociale. Così anche i professori ccl aderenti tedeschi clell'Economia nazionale, i cosidetti « socialisti della cattedra » ed i socialisti « burocratici » e elci « pulpito » delle due confesslonl cristiane, son dichiarati tanto nocivi quanto gli stessi socialisti democratici, anzi più nocivi ancora, per la influenza che essi esercitano sugli studenti e sulle persone colte. Chi giudica all'incirca come .la il mio personale mecenate e sorvegliante barone Di Stumm, che abita qui vicino a voi, conosce le nostre dottrine e I.e nostre tenclcnze tanto poco quanto poco conosce la democrazia sociale. No, fra noi ed essa e' è un abisso profondo, cd in ispecie la sua concezione dell'essere umano e della umana natura ci separe. per sempre da essa ! (Continua) ADOLFO W AGNER. PARLAMENTARISMO .............. ì\li sia lecito cominciare ricordando le parole con cui terminavo un articolo intitolato Il pericolo, inserito ncll'J/a/ia del Popolo del 3 novembre: « Sono stato anti-pal'lamentare - dicevo -, quando la « gente per hcne » anelava in visibilio per il sistema parlamentare. Oggi che essa mostra di volerlo abbandonare per tornare indietro, io mi sento portato a difenderlo». A quell'articolo hanno risposto il i\linuli, esprimendo le ictce etc' mazziniani intransigenti O l'Agitazione di Ancona, per gli anarchici astensionisti 0 e il lllessag- []Crn di lloma (27 novemJ)re), per coloro che com-
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