Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno III - n. 12 - 30 dicembre 1897

RIVISTA POPOLARE DI POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI nello stesso tempo una serissima e importante quistione per tutti gli altri stati di Europa. (Fortnightly Review, dicembre). M. de Pressensé: Le alleanze e la crisi. La erisi presente minaccia le fondament'I più salde dello Stato austriaco e nello stesso tempo la base delle sue alleanze. La quistione è complirata maggiormente dalla strana contraddizione che fa aflluire largamente le simpatie di tutto il mondo germanico pei fratelli tedeschi d'Au~tria, mentre, in realtà, il trionfo di questi cosi detli fratelli significherebbe, o la distruzione dell'opera del 1866 e del 1870 e la riapparizione dell'imperatore d'Austria come un memb•o del corpo germanico, o la distruzione dell'Austria e l'annessione delle sue provincie tedesche all'Impero Germanico. (Nineteenth Century, dicembre). Generale Luchino Dal Ve1·me:, Il ministero,e la Campa· gna d'Africa dopo il I. Marzo 1896. E la risposta breve, ma esauriente al Generale Mezzacapo, cbe cervelloticamente aveva asserito in un precedente numero della Nuova An- . tologia che: « se dopo Abba Carima fosse stata lasciata « piena libertà al Generale Baldissera e gli avessero tor- « nito i mezzi per meglio affermarsi nelle sue operazioni « dopo avere sbtoc<'ato Adigrat, e quando l'esercito scioano « trovavasi in piena ritirata, egli avrebbe potuto chiudere « la campagna a nostro vantaggio, mettendosi in caso di « negoziare la pace in buone condizioni. > Ora tutto ciò che avvenne in Africa dopo Adigrat fu voluto ed ordinalo dal Generale Baldissera ct1'era in condizioni di giudicare sulle pcssibilità di continuare la campagna. Il Generale Baldissera ritenne indispensabile porre termine alla campagna ed assolutamente impossibile strappare una pace migliore a Menelik. A coloro i quali eognano che si sarebbero potuto liberare i prigionieri dopo Adigrat, si fa osservare che il 22 maggio i prigionieri già si trovavano in Adis Abeba, a 700 chilometri dal nostro confine. (Nuova Antologia, 16 Dicembre). G. Borelli e L. Gavazzi: A GiulioPrinetti. I due scrittori mettono in evidenza l'opera risanatrice dell'ex ministro nell'amministrazione dei lavori pubblici coli' avere allontanato dalle aste certe arpie e .potevano aggiungere: col• l'avere fatto rimetter fuori dei milioni a certe società ferroviarie; coll'avere impedito che certi appaltatori continuassero a frodare lo Stato; coll'avere osato provocare la dimissione di due Ispettori ferroviari generali, deputati. Il Gavazzi dimostra che tutto il Ministero era consapevole delle intenzioni del Prinett I per le bonifiche, che furono anche annunziate nell'esposizione finanziaria, e non per la prima volta, nel discorso di Foggia per propaganda parlamentare tra i deputati meridionali, come malignamento si disse da qualcuno. (Idea liberale, 19 Dicembre). W T. Stead : Lo stato sociale della donna In Francia. Qua e là negli Stati Uniti si trovano donne debitamente insignite della loro qualità e che occupano regolarmente una posizione riconorniuta come avvocatesse. Nel Vecchio Mondo l'esercizio legale di una professione continua ad essere un monopolio maschile. Intanto in Francia, è sorta una paladina a sfidare la continuazione di questa anomalia. La signorina Jeanne Chauvin, passata felicemente a tutti i suoi esami fino a quello di laurea, ha chiesto il mese scorso di essere iscritta nell'albo degli avvocati del foro francese. Il diritto alla iscrizione le fu contestato per ragione del suo sesso sostenendosi cbe pur non essendo questa una incapacità contemplata dalla legge. deve considerarsi come una incapacità imposta dalla natura. Questo criterio fu accolto dal magistrato e la sentenza fu contraria alla giovane avvocatessa. Del resto, se anche fosse stata favorevole come principio di diritto, in fatto il Consiglio dcli' Ordine contrario a permet:ere J'eserrizio dell'avvocatura alle dc,nne, le avrebbe opposto ogni difficoltà. Questo in• successo non ba però arrestato le donne francesi che intendendo partecipare largamente alla vita pubblica banno tentato un nuovo passo ardito. Dal primo dicembre banno cominciata la pubblicazione di un giornale qu tidiano che dovrà essere un monrpolio femminile, come il Foro e l'Esercito sono monopohi mascl ili - La Fronde è dir~tta, scritta, ammini,trata, st9mpata da donne. No11solo il contenuto deve essere scritto interamente da donne, ma nessuna forma di cooperazione ma~cnile è permessa neppure in tipografia. Il giornale, proprietà esclusiva di donne, dispone di grandi somme; direttrice ne è madame Durand de Valfevre e si oubblica a Parigi, rue S.t Geo1·ge, 14. La redazione della Fronde avrà accolto come un buon au~picio per la grande campagna che intraprende. il fatto che la Camera francese ha votato lo scorso mese una legge ch,i permette alle donne di firmare come testimoni negli atti di nascit~, di matrimonio e di morte come pure nei testamonti e simili documenti legali. ('l{.eviewab Reviews. Dicembre). Geo1·gesRenai·d : L'organizzazione politica del socialismo. Questo articolo fa parte della serie di studi sul regime socialista, di cui Georges Renord dà Io schema dell'organizzazione politica. Al regime parlamentare molti inconvenienti, che lo adulterano o lo paralizzano vengono dall'accentramento che fa trattare da una medesima assemblea gl' interessi generali e nazionali e quelli comunali e limitati. Coll'organizzazione federale questi inconvenienti vengono eliminati o ridotti. Il regime parlamentare anche con una organizzazione federalista dev'essere temperato e corretto con quanto più si può di governo diretto - referendum e iniziativa popolare - colla rappresentanza proporzionale, colla brevità del mandato per tutte le cariche legislative e del potere esecutivo, colla organizzazione professionale, che va oltre ~I' interessi comunali e e costruisce una rete d' interessi più generali ecc. ecc. (Re• vue socialiste. Dicembre). G. Ciraolv: Le donne e la camorra. La camorra in Na• poli vive rigogliosa r~r forze sentimentali di popolo, piuttosto che per deficienze economiche; di che si ha la prova lucida e decisiva nella importanza cbe ha la donna nella camorra e nella partecipazione di lei alla vita del camorrista. La popolazione di Napoli é più primitiva delle altre donne italiane e meno modificata dalla civile convivenza. Come le donne primitive ama nell'uomo la forza; perciò ama il camorrista anche quando la bastona e la sfregia ; vive nella di lui soggezione e ,:yuando può essa stessa lo mantiene. Altro documento della primitività delle donne napolitane è fornito dal loro amore materno: esse banno per così dire il senso della maternità fisica e mancano di quello sociale. Sono tenerissime verso i figli lattanti ; li abbandonano appena sono grandicelli. Appena « 'a cratura » diventa 'o guaglione, il compito della madre pare finito e i fanciulli irrompono nella via per farvi la loro educazione da delinquenti. La madre riappare e compie miracoli di sacrifizio quando lo sa ferito ai Pellegrini (ospedale dei feriti) o in prigione, a San Francesco. Di fronte a questo male d'indole psicologica il risanamento, l'istruzione, la polizia... dovevano fallire e sono falliti; pel popolo napoletano occorrono scuole e lavoro, lavoro e scuole. Alle donne, appassionate e semplici, si deve schiu• dere al loro sentimento nuovi orizzonti. (Rivista politica e letteraria. Dicembre). W. T. Stead: La città nella scuola. Il giornalista di NewYork - scrive vV. T. Stead - il quale descrisse il felice tentativo fatto per insegnare agli scolari di New-York la maniera nella quale una città e governata, istituendo nella scuola un comune in miniatura, mi scrive che l'idea si diffonde rapidamente. Un corrispondente di Chicago mi informa che l'e~perimento di istruzione in questo senso durante le vacanze ha avuto ottimo succes~o quest'anno. Una delle forme di tale istruzione fu l' organizzazione degli scolari in una lega per la nette:i.za della città. Ciascuna delle classi superiori riceve una sistematica istruzione sui regolamenti municipali relativi alla igiene e pulitezza delle strade, cortili, giardini, macellerie ecc.; i membri della lega devono fare osservare le condizioni volute da quei regolamenti nel loro vicinato, redigendo dei verbali di contravvenzione per le violazioni, che si mandano al municipio dove le autorità prendono prontamente i provvedimenti opportuni. Ogni mattina, prima delle lezioni, i maestri e gli scolari si riuniscono nella grande aula, cantano un saluto patriottico alla bandiera amedcana e poi ripetono il seguente credo del cittadino: « Dio ha fatto di un sol sangue gli uomini di tutti i paesi e noi siamo suoi figli, tutti fratelli e so·elle. Noi siamo citta,iini di questi Stati Uniti e rrediamo che la nostra bandiera è siml:>o!odi ~agritlcio p• I bene di lutti gli esseri. 'oi vogliamo, perciò, essere veri cittadini della nostra grande città e vogliamo mostrare il grande amore per es•a con le nostre opere. Chicago non ci chiede di morire per sua utilità; ci chiede di vivere per essa vivendo ed agendo cosi che il suo governo possa esser puro, i suoi funzionari onesti, ed

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