Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno III - n. 12 - 30 dicembre 1897

236 IUVISTAPOPOLAUEDI POLITICALETTEUEE SCIENZESOCIALI Costo, a prezzi di sbarco, di un Kg. di frumento Cenl. 22,0 Dazio doganale » i ,9 i\Ionopolio sul dazio delle fal'ine » 2,1 Oazio consumo (minimo) " 2,1 Spese cli panificazione » 8,0 Altre spese ed utili » 2,3 Totale Cent. 15,0 Il dazio doganale sul frumento e sulle farine ed il dazio consumo rappresentano, sopra un Kg. clipane Cm. 12,7 ossia il 38 per cento del costo del pane. Aggiungiamo questo prospetto delle quantità di frumento visibili nel mondo al 1° Novembre del i896 e 1897 (dal Corn Trade News). 1806 189i Parli del mondo milioni di Q_li rn.il. di Q.li America del Nor<l 30,168 2l,li3 In e per l'Europa ;H,V:Sl :38,007 Totale 82,110- 59,180 Dopo ciò rifletta ilGoverno che le condizioni economi· che sono tese, e tese sono pure quelle politiche, e elle il partito di speculare sui bisogni di frnmento, pei bisogni di pane elle ha il paese, è un partito disperato; senza dire elle la speculazione potrehbe anche mancare ali' ingorclo suo scopo, poichè nelle gravi;ins miserie potrebhe il paese sentirsi costretto a ridursi ad una razione di pane ancora più scarsa dell'attuale. ma, con quali tristi conseguenze e sulla salute e sulla igiene e sulla moralità puhblica, si rifugge dal pensarlo. Speculare sul pane del paese è scherzare colla polvere fra scintille di fuoco; se volete farlo, signori governanti, fatelo pure, ma allora Iddio vi salvi dall'ira del popolo, poichè tremendo è lo sdegno dei popoli. GLOH~~ l P.\LLIA. ~"'-/~"'-../ ~'\,,/--....._,--'-./ '\.,,/~........._,,,~ (Continuazione e fine - \'ed, Nu n. prec.) Non parliamo della Ritorma perchè ormai ognuno sa che essa fu determinata da cause economiclle: erano i grandi signori che volevano appropriarsi i JJeni delle chiese e dei monasteri e coprirono la immensa spogliazione coi pretesto di questioni disciplinari ecclesiastiche. !Ua nè essi nè il popolo si interessarono alle dispute dei teologi e canonisti. « Se predicate clella grazia e della giustificazione, tutte le orecchie sono chiuse » diceva Lutero. !Uaquando parlava dell'ingordigia degli ecclesiastici e lusingava coll'imminenza di una rivoluzione sociale, allora si destava l'odio di tutti: il contadino sperava di tornare in possesso delle sue terre comuni, il borghese di non pagare più decime: ma gli uni e gli altri restarono delusi, chè le terre andarono ai signori e le decime continuarono come prip1a. Fu la nobiltù elle favorì. e impo_se la Riforma; e a proposito ciel carattere d1 razza la mera viglia che una piccola aristocrazia abbia potuto agil"e in modo da far mutare religione a un popolo: bastò la rnlontà di Enrico Ylll perchè tale rivoluzione si compisse in lnghiltcna; e bisogna concludere che allora Inglesi e Teclesclli non avevano quelle doti di indipendenza, quello spirito cli libero esame e libera discussione che si allrilrnisce loro, tanto più che come ben dice Renan, la libcrtù di fede e il tliritto prr ognuno cli fai•si un simbolo Iurono concelli estranei ai riformatori, e si formarono in seguito. Il regolare funzionamento clellc istituzioni rapprcsentativc, il rispetto della legge e dell'autorità, il profondo sentimento della libertà sono tutti caratteri che gli Inglesi hanno acquistato per la speciale direzione che prese la storia loro. Si osserva che nelle società le classi super·iori, perchè detentrici della ricchezza, invece di r·inforzare l'autorità elci despoti si sono attribuito invece per funzione il controllo cieli'autorità. Ya anche notato che in Europa la nobiltà, classe guerriera, Ila meglio esercitato quest'ufficio che la borghesia, classe commerciale e industriale. Senza dubbio in Francia la borghesia se ha abbandonato facilmente le garanzie politiche, ha almeno lottato con energia per conservare le garanzie giudiziarie. In Svizzera, nei Paesi Bassi, nei Umili del comune e del cantone, la borghesia ha saputo conservare l'abitudine del controllo e della discussione giudiziaria e politica. Le istituzioni libere sono state mantenute senza interruzione solo in Inghilterra, in Svezia e in Ungheria grazie alla nobiltà. La nobiltà nel passato ha esercitato quella funzione sociale verso le classi interiori, che ora esercitano le città rispetto alle popolazioni rurali. Essa rappresentò nel passato l'opinione pubblica ed ebbe il potere che ha oggi la stampa sulle Iolle, più il prestigio della ricchezza. Ora la nobi,tà inglese lottò sotto i Tullor e gli Stuart per il rispetto dei suoi privilegi e non tollerò che fossero manomessi: essa lottò indirettamente per le libertà popolari: essa creò nella nazione il sentimento di non subire prepotenze, cli non tollerare ab11si;e quando un popolo non tollera ab11si o prepotenze, non , i è nemmeno la tendenza all'arbitrio e agli abusi. L'una e l'altra stanno in rapporto reciproco. Il contrario si riscontra appunto in Ilalia, o, e si hanno leggi e norme sapienti, ma non si applicano, si storcono o si eluclono, e (love facilmente e passivamente si lasciano non eseguil'e o anche eseguire a rovescio. In conclusione la gelosia sospettosa ed armata di ima piccola classe bastò per formare il sentimento della libertà e della giustizia, ll rispetto della legge, l'amore della legalità che hanno poi per riscontro l'indipendenza e il prestigio della magistratura e quindi una moralità politica più elevata, il dovere del necessario sindacato per la moralilù del governo, per la libertà e la giustizia dei cittadini, che sono i caratteri (!ella nazione inglese. l\'on si tl'atta dunque cli un principio di razza, ma di un carattere del quale si può studiare lo svolgimento e le cause che l'hanno provocato. Anche il puritanismo inglese cbe spoglialo pure dalle esagerazioni e dal comenzionalismo onde è circondato, esercita la sua influenza sulla vita pubblica e privata inglese, sui costumi politici, snll' indirizzo dello spirito nelle classi elevate per cultura, trova la sua spirgazione storica senza ricorrere alla razza. Il puritanismo si diffuse in Inghilterra tanto fra le popolazioni rnrali quanto e sopratutto lì·a i piccoli borghesi clclle cillù, gli J·eomen e i cow1/1J·genllemen al tempo in cui pullulavano tante piccole sette religiose che con vari nomi e capi avevano invaso tutto il territorio e elle erano figliazioni o equivalenti ai fratelli boemi, agli Anabattisti, ai lUetodisti e ad altre simili sette le quali sul continente si erano formate fra le stesse classi sociali. E' stato climostrato come tutte queste sette non rispecchiassero in fondo che il malcontento economico dell'epoca, ciel quale erano il prodotto. Esse ebbero anche il sopravvento al tempo di Cromwell: al fanatismo e allo spirito di proselitismo loro si deve il puritanismo nel suo lato nobile e pro• fondamente educatore, si deve la pnulerie che dà alla vita sociale un vero profumo di innocenza come anche la caricatura clella decenza, cioè quel tabù che vieta di nominare oggetti di uso personale. L'antica letteratura inglese e quella del secolo di Elisabetta non hanno ombra cli sentimenti simili, ma sono o grasse o lubriche o semplicemente candide od ingenue come le letterature antiche <le' paesi latini.

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