JUVISTA POPOLAJtE DI POLITJCA LETTERE E SCIE~ZE SOCIALI 207 Abbiamo le idee chiare e i propositi determinati? e perchè non conformiamo ad essi la nostra azione? se ciò faremo, conteremo assai più che non sia avvenuto sino ad ora malgrado l'alto valore e la grande abilità di parecchi dei suoi componenti. Poche città lombarde bastarono a rovesciare il creduto dittatore e a dare i più ampi poteri all'on. Di Rudinì; ma questi non arrivò a valersene, perchè il moto delle città lombarde non trovò rispondenza nella restante più gran parte italiana. Quando il popolo vorrà davvero venir via dall'Africa, avere la libertà, castigare il militarismo, instaurare l'imposta progressiva e via via, allora nessun potere resisterà e quello che resistesse sarebbe spezzato. Ad altra occasione riprenderò il discorso e mtanto ti invio una stretta di mano. ETTOllE SACC'lll. 4 Dice111bre1897. RIASSUMENDO )}articolo sulla lla11diem di Cavallo/li pubblicato nel ~-• 9 della Rivista ba avuto la fortuna, come quelli pubhlicati nello scorso nnno sull'Es/rema Sinistra, clì richiamare l'attrnzione d<'gli amici e drgli avvcrsnri politici. ì\lc ne compiaccio pcrcbè ciò mo• stra che il pubblico vede in questa quistione non un dibattito bizantino e personale, ma qualche cosa cli più elevato cd interessante, L'articolo mi ha procurato lodi, che non mi aspettavo e biasimi e riserve che credo ancora meno meritati. Alcuni avversari di Cavallotti vidcl'O nel mio mticolo una insolente intimazione e mi complimentarono pcl coraggio dimostrato e per la franchezza dell'attacco. In verità il merito pcl coraggio fu scarso pcrchè nulla c'era eia temrrc presentando qurllo che fu ritenuto un aut, aut! Franchezza cc n'era tanta quanta ne metto in Lutti i miei scritti e in Lutti i miei discorsi - anche quando so ch'essa debba riuscire sgradita agli amici più cari politici e p<'rsonali. In quanto alla malevolenza verso Cavallotti che alcuni intravidero nelle mie parole, questa è un proclotto della loro imrnaginnzionc forse poco brncvola tnnto verso il preteso accusato quanto verso il preteso accusatore. E se Cavallotli ve l'avesse scorta, rgli <'hc non ba peli sulla lingua, a Belgioioso non mi aucbbc rivolto frasi atrclluosc e cortesi, clicui gli sono gratissimo· e che serviranno a stringere ancora più, se fosse possibile, le nostre mnicbcvoli e antiche rclnzioni. Infatli dal punto cli vista personale 11011 posso che essere soclclisfatto ciel discorso cli Uclgioioso. Lo sono molto meno clal punto cli vista politico pcrcbè avrei voluto Ycclerc in lui una maggior dose di coraggio nell'atrrontai·c una ccl'la impopolilrita, che non può mancare a chi si clcciclcacl infilare una strada, eia cui lo si crede lontano, specialmente quando i prcccclcnli clell'uomo sutrragano la credenza. ~el cliscorso cliCavallotli e' è ancor·a una incertezza, che nuoce a lui e non giovn a nessuno, percbè lo mantiene in quella condizione prrccdentementc da mc delineata che pare la più adalla n fargli perdere innucnza tra le classi popolari e tra i rcp111.Jl.Jlica11i, senza fargliene guadagnai·c nel Pal'la111cntoe tra i tUonarchici. E di ciò mi ram111a1·iconon solo ncll' interesse clcll'uomo che amo, ma anche in quello elci paese che non può assistere intliffc1·cnte all'auto-demolizione cli un com1Jattentc inlclligcntc, spcrirnentnto, onesto e tenace qual' è il rapprrscnlantc di Corll'olona. Di questo avviso, in fondo si mantirnc Eltol'c Sacchi. Non e' è bisogno cli sottolineare l'importanza dl'I giudizio del deputato per Cremona; basta riflettere ch'egli a Belgioioso fu fallo segno a particolnri attenzioni e fu il eommcntalore nutorcvolc del discorso lii Cavallolti; commentatore, che si nssunse il compilo cli chiarire tutti i soltinlc i, che poLcYano esserci nel testo. Per buona fortuna che quei co111mento e le trattative corse 11ell'11lli111acrisi ministeriale e la designazione clello stesso Sacchi quale possibile ministro o sottosegretario di Stato hnnno ormai dileguati"gli equivoci e Jallo intendere a t11ttiche Cavallolti è deciso a far sì che, se non lui, gli amici suoi almeno, arrivino al potere al più presto possibile.Di questa decisione c'è eialodarlo e potrà essere cligrnnclc giovamento, purchè non ci sia fretta nel tradurln in atto pur mostrando fermezza nel ballcrc .la nuo,·a via. E precipitata e poco commcnde,·ote a molti è sembrata la intenzione del gruppo radicale cli far parte di una nuova incarnazione ministeriale - la ter;:;a in meno cli due anni I - clell'on. Ruclinì, che tutta la sua ambizione pare voglia mettere nel continuare - anche peggiorandola - _la funesta tradizione del tras/nrmis1110. E Cavallotti e Sacchi conscnlil'Unno che si elica loro essere stato per lo mrno inopportuna l'npertura di tr·attalive con chi conlcmporanra111entc le apriva e le manteneva con Rubini e Fol'tiS, con Pavoncelli e Uaccclli, con Sonnino e Colombo, sommini trnndo anche ai ciechi la pr·orn lampante, che acl un programma qualsiasi non ci tcneq1 e ch'era clisposto acl accettarli Lutti. Se l'an'cnto ciel radicalismo al potere clc,·c significare una speranza e non una anticipata delusione è nccc sario che sia noto e l'ermo il cr·itcrio politico, che scrvi1·à di guicla. Se 110 il fatto non avrebbe alcun significato politico e morale e rappresenterebbe sollanto la continuazione cli quell'infausto assorbimento praticalo dal 1860 in poi e eh' è riuscilo ad acchiappare nuovi transfughi senza delineare un nuovo criterio cli go,·crno (I). (1) Col nuovo ministE>roRudini,ViscontiVenosta-Zanardelli, Prinetti è stato messo fuori. Puòdarsi benissimoche J'on.Di Rudini improvvisamente infiammatodall'inutile se non nocivo, anticlericalismoquarantotrcsco, abbia volu'o punire Prioetti per la sua visita al Cardinale Ferrari; i maligni però, diranno, che pare abbia voluto punirsi chi per il primo osò punire i ladri e promettere una perequazione nei lavori pubblici tra il mezzogiorno e il settentrione. Sentii il dovere di lodarlo e di difrnderlo, quantunque decisoavversario politico, men·ro era ministro• mi piace ripetergli la lode ora eh' è tornato semplice d~putato.
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