i88 RIVISTAPOPOLAREDI POLITICALETTEREE SCIENZESOCIALI IL CASO DREYFUS (leggendo la memoria di JJernard La;;;are) (l} Nasce il dubbio ricontando in che strano modo fu condotto il processo, si sviluppa lcggcncto i commenti della stampa e certi misteriosi paiticolal'i, diventa insistente innanzi al contegno del govcmo il quale - non lo si può negare - comincia anch'esso, a dubitare. Il capitano Dreyfus è colpevole ? Di errori giudiziari, è forse questo il primo ? Quale giudice può diTsi infalJibile ? Il giudice militare non resta sempre un giudice, e, quel che più importa, un uomo? Il signor Henry annunzia nel '94-,cbe s'eran rubati dei documenti, e cbe il ladro ne era un ufficiale secondo l'affermazione d'una te1•;;;a persona. Quindi il famoso bordereau, le prrizie calligraficbe, l'arresto ciel presunto colpevole, il processo. All'ultimo momento il Ministro mette fuori un documento, sul quale i giudici condannano - senz' altro, Questo documento, cbe non fu mostrato al difensore, era o no decisivo, e per il contenuto, e per la origine? A cbe tanta incertezza, a che tante discussioni se veramente esso costituiva una prova inl:onfutabile? Ed allora è logico dubitare, allora ogni onesto Ila il diritto ccl .il dovere di chiedere non grazie, non inchieste, ma una revisione del processo. Perchè, si noti, la questione riguarda noi tutti, elle pure non abbiamo a che fare con la Francia. Innanzi alla libertà minacciata, nlla libertà per la quale tutti dovremmo essei· eguali, doveva scomparire ogni pnrlito, ogni divisione di classe, ogni odio di razza. Eppme quante amare osservnzioni ! Il processo non si può rivedere, la pubblicitù del dibattimento è impossibile, per le complicazioni internazionali, che ne seguirebbero. In altri termini le ragioni dello stato son superiol'i ai dritti dcli' individuo. Quanta parte non ha avuto la stampa in codesto dramma I E qunlc arme terribile essa non è, tolta ai suoi onesti fini e con i suoi mezzi illuminati I Fanno 1·ibrczzo gli articoli della Libre parole, il prim0 gio1·- nale che annunziò il delitto ed il nome dell'accusato. ì.Ua Dreyfus è ebreo, appnrtienc alla ,·azza o(liata perchè invidiata: invidiata nella sun tenace pazienza, nella sua supcrbn rassegnazione, nella sua mcrnvigliosa vitnlità. Giudn I - grictano - stridente contraddizione, i concittadini di llenan. I Ogli di Napoleone, elle primo libcl'ò Jsrncle, i francesi i quali al Vecchio Errante, che aspettava nlla porta delln Costituente, pronto a riprcndcl'C la via, cd a errare, solitario, silenzioso, senza confol'to, gridarono : « riposati », i proclamntori elci dritti dell'1t0mo, non dovevano, sia pure in una trascul'abile lllinol'anzn, nella causa (!ella Giustizia, far (listinzioni. La conclusione? Le notizie m1mcnta110ogni giorno, misteri da tragedia, eia commectia non mnncano di (i),Chez Stork. 1897. Paris orn in ora, ma la soluzione non si fa vicina .... Leggo la memoria di uno scrittore così reputato come Bcrnarcl Laznre, leggo le lettere elle Dreyfus scrive al suo piccolo Paolo, pnssano - nera visione - gli studenti nnliscmiti e la folla hriaca, e le fantasticherie giungo110 fino nll' ultima delln Libre Parole sulla « torre di spionaggio » col telegrafo ottico che Matteo Dreyfus si sarebbe fabbricnta a Bcltort. « Conspuez, conspuez Drerfusl » G. PARATORE. Da un giornale umoristico La nostra Rivista non può, per ora, permetmettersi il lusso di riprodurre le caricature dei giornali umoristici ; può, però, ristampare le loro osservazioni, che talvolta nella loro briosa brevità riescono assai più efficaci dei lunghi e meditati articoli degli scrittori più seri e più riputati. Perciò oggi non abbiamo saputo resistere alla tentazione di far conoscere ai nostri lettori alcuni dei tanti argutissimi trafiletti e articoletti di cui va ricco l'ultimo numero (20 Novembre) del!' Uomodi Pietra di Milano. Taluni li riproduciamo tanto più volentieri in quanto che se fossero tradotti da noi in forma seria sarebbero certamente sequestrati. Eccoli quà: SCASSALA La cessione di Cassala è un fatto compiuto e l'Italia ne piange amaramente la perdità immatura. Cosa diventa la cessione di Nizza e Savoja, o quelJa dell'Alsazia e Lorena in confronto di questa cl.teci priva di una così preziosa conquista 1 Oh Cass11laC, assala, nessuno potrà mai cassarti dal nostro cuore! Come faremo adesso a vivere senza la quotidiaoa notizia: - Cassala è tranquilla! e senza quell'altra egualmente quotidiana: - I dervisci si concentrano intorno a Cassala 1 Di cosa ci occuperemo noi quando non avremo più da fo1·tiflcarla,da vettovagliarla, da farvi cambi di guarnigioni, da mandarvi le carovane di talleri f Per chi staremo in pena ad ogni ronzio di mosca, quando invece dei nostri buoni coscritti, vi saranno là degli inglesi e degli egiziani 1 Meno male che il Governo non l' ha ceduta ad occhi chiusi e senza le debite garanzie! Egli non è stato lì a stiracchiare sul valore delle provviste che c'erano in magazzino, e si è mostrato di manica larga anche riguardo al valore delle opere compiute in questi anni; ma dove non ba voluto cedere nemmeno di una linea, è stato sul nome del forte. Egli ha detto: « O voi conservate a questo forte glorioso il nome ancor più glorioso di Baraccbieri, oppure mandiamo a monte l'affare». E l'Inghilterra, la regina dei mari, sulle cui conquiste non tramonta mai il sole, dovette abbassare la testa e sottomettersi umilmente. Rhule Britannia ! Queste sì che sono vittorie ben più importanti di quelle
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