!86 RIVISTAPOPOLAREDI POLITICALETTEREE SCIENZESOCIALI nastica e alle distrazioni, un ambiente meno saturo di mali esempi e di tentazioni annientavano o paralizzavano quegli eccitamenti in cui il giovine ora si incontl'a appena entra nella vita. La lettel'atul'a erotica nostrana è limitata e non uscì dai cel'chi di poclli oziosi letterati: il cicisbeismo non fu quello scandalo che si credette: l'antica galanteria non varcò i confini di un delicato e rispettoso omaggio alla donna. L' Italia imperiale fu fortemente corrotta: si ebbe allora una società che si deliziò nelle oscenità di Apuleio e Petronio: Firenze ricca e gaudente ebbe pure i suoi periodi di decadenza morale: ma dei fenomeni morbosi quà e là constatati e certi segni di malore che appaiono in questo momento non si possono prendere come le stimmate di una razza, le clebolezze costituzionali del suo carattere etico. D'altro lato se anche in Germania e in Inghilterra le apparenze stanno per un più elevato sentimento dell'amore e del pudore, è anche vero elle non vi mancano gli indizii che sotto la superncie idealista abbonda il marcio. Prendete la quarta pagina di un giornale tedesco è paragonatene gli equivoci annunzi con quelli cli un giornale italiano. E risaputo che Germania e Olanda sono i grandi mercati delle pubblicazioni di pornografia raffinata, clelle fotografie oscene. E il modo cli guardare la verginitù clella donna non attesta una superioritù morale elci Germani in confronto clei Latini. Non parliamo della vita viennese. Breve: si leggano i lamenti che muovono i cristiani sociali sul decadimento dei costumi in Germania; e parrebbe che la frigidità della razza germanica stia per finire sotto gli eccessi della sensualità o sia già finita, cosicchè dovrebbe poi seguire il livellamento di tutte le razze nelle qualità morali. Vero è però che quei cristiani sociali come gli antisemiti rimproverano questa clegenerazione ciel carattere tedesco agli Ebrei che non sarebbero soltanto gli sfrnttatori deJJa ricchezza nazionale ma i corruttori dei costumi e i grandi secluttori delle fanciulle, cosicchè inviando in massa gli Ebrei in Palestina, all'iclealismo germanico rispunterebbero le ali. A.dunque la cruestione così posta della frigiclitit è est1·emamente complessa e di valutazione difficile: anche dato che essa entri quale ingrediente nel carattere morale cli un popolo, è certo che in parte dipende dal clima, e in parte maggiore ancora eia altre cause. Si pensi agli assurdi a cui si andrebbe incontl'o se i fenomeni collettivi si ricluccsscro a cause così. semplici, come il clima o l'atteggiamento ciell'uomo verso la donna I come fare dipendere eia tali cause il rispetto degli Anglosassoni verso la legge e il forte sentimento delle libertà polilicbe? come attrilllùre a quelle il successo delle istituzioni rappresentative oltre la Manica e i traviamenti di esse presso le nazioni latine? Per Le Jlon il socialismo ,·eclr~ i.I trionlo, almeno temporaneo, presso i Tedeschi, avendo il caporalismo prussiano prcparnta Ja strada e avendo agito sull'anima intera ciel popolo, col sacrifìcio coattivo cieli' individuo alla comunità: ma già quì non si :iccenna più ali una causa clipcnclcnte clalla razza ma claJJacclucazionc. Invece gli Anglo-sassoni che per istinto sono avversi ad ogni allargamento delle funzioni dello stato e si mantengono essenzialmente indiviclualisti, sono e saranno relrattarii a qualunque forma cli socialismo. Nessuno dirit sul scrio che tali differenti impulsi dipendono dal clima o dalla frigidità, come clalla flora o dalla fauna. Il clima concorre a formare l'uomo, ma le qualità morali ed affettive di lui sono elaborate da varii fattori e disciplinate da molteplici freni. E in tutto cruesto vario lavorìo che si forma la psiche dei popoli: e parimenti l'intrecciarsi di questi fattori e freni ha la sua parziale influenza anche sul modo con cui rivelasi il sentimento amoroso. Ora questi fattori e freni sono variabili; si alterano, si moclificano, si perfezionano o degenerano, e ogni variazione ha il suo contraccolpo nella psiche collettiva. Difatti non è esatto di parlare di caratteri fissi e permanenti di un popolo, e non vi è espressione meno scientifica di quella pure adoperata senza risparmio, come l'elemento latino e l'elemento germanico, che si fanno muovere in contrasto sulla scacchiera della storia d'Italia e con cui si spiegano tutti i problemi delle nostre origini e vicende. La storia politica e giuridica cl'ltalia con simili frasi è presto composta, nello stesso modo cbe tutto nel passato e nel presente si rencle spiegabile senza anelare al fondo clelle cose. Fortunatamente alle espressioni: genio greco, latino, arabo, cristiano, ario, semita, ecc. che, per esempio, compongono la trama della Storia dell'umanità del Laurent, si comincia a dare il bando e la sociologia ne mostrerà definitivamente la 101·0 vacuità. I popoli mutano i loro caratteri secondo le condizioni mntcriali in cui si trovano: si sa così quello che erano gli lt'lanclesi e i pirati Sassoni in rapporto ai Germani e agli Scandinavi sedentari: si sa che cosa sono stati i primi coloni elci Far West americano paragonati alla popolazione regolare della Nuova Inghilterra: si sa egualmente che le disposizioni morali, domestiche e politicl1e cl'un popolo hanno subìte modi0cazioni più o meno radicali secondo che esso è stato sottoposto alle necessità cli emigrare. (Continua/. Prof. G. SALVl0LI. A PROPOSITO DELLE OTTO ORE Nei congressi di Seravezza e di Pisa, per la legge degli infortuni sul lavoro, parlando a proposito delle misure preventive, io asseriva che la prima misura preventiva era la limitazione del lavoro a 8 ore, di accordo con la fissazione di un minimum di salario; anzi, dissi di più: che cioè, nonostante che questa famosa legge sia desiderata, voluta da operai e da industriali, avrei preferito che prima di questa, si fosse stabilito per legge il maximum delle ore di lavoro e il minimum dei salari, per evitare che l'obbligatorietà. dell'assicurazione a spese dei padroni, si riflettesse sugli operai, o per il mezzo della diminuzione di mercede, u per quello dell'aumento della giornata di lavoro.
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==