Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno III - n. 10 - 30 novembre 1897

1.81 lllYISTA POPOL.UtE DI POLITIC-\LETTEltE E SCIE~ZE SOClALI Psicolo~ia sociale econaizioni ecmrnmic~a Ogni qualvolta si prenclc in esame un fallo qualsiasi, economico, polilico, r·cligio o o estetico presso un popolo anlico o modcl'no, si pl'cscnta suhilo come un pl'Oblema p1·clirninn1·cda risoh·erc: quale influenza vi abbia e e1·cilalo l'elemento qualilill i\ o della razza. 11 pai-lamcnlarismo può sollanlo f'unzionarc in modo soddisfacenle presso gli Anglosassoni i La rassegnazione e I' indiflercnza ai mali della vita sono p1·ivilcgio esclusivo clrgli Slavi ? La coslanza nei propositi è patrimonio dei popoli nordici, mrntre quelli del mezzodì sono e aranno sempre conlraddislinli da leggerezza e YOlubilità di spirilo, che li rcnclel'a11no sempre deboli e perclenli nelle lolle della vita? E così solo alcuni saranno suscettibili di iutcressarsi ai problemi mo,·ali e religiosi che lasciano invece indilferenli e scettici altl'i popoli '! Quale influenza rse1•citò la razza nella ,·iforma p1·otcstante? DoHemmo attraversare l'Allanlico per 11•oyar('nella maggiore intensità SYiluppnte le inizialirn intliricluali, mentre le nnzioni Ialine so110condannale a calcolal'e sempl'e sop1·a l'aiuto dello stato? E per queste ultime sarà sempre l'a1'le rap1wescntazionc delle bellezze esterne delle cose materiali destinata a godimento dei sensi, mentre i popoli scttentl'ionali la elevano ad espressione cli superiori concezioni morali? E si potrebbe continuare nelle antitesi o dHfc1·enzcche si vogliono trornrc fra le diverse rnzzc, cliffcrcnzc elle devono avel'C una causa, cd è crucsta che ha sempre affalicnto gli slorici cd ora i sociologi. Due questioni sempre grm•i tliviclono eruclli che ammellono la possibilit.ì e la l'eallù di una sociologia genelica fondata sullo studio elci passato llell't1manitil.l 1na è questione di metodo: quale posto spetta ai dati della elnogl'atìa accanlo ai l'isultali della i11vcslig·azioncstol'ica? 1,·a1tra è questione di clot1ri11a:quale azio11e esercitano lo spir·ilo collcllivo e lo spirilo i11di\iduale sui falli sociali? Si potè sper,u·c di risOl\'Cl'etali pl'oblcmi /IC· ccttando la di Unzione limtlamcntalc falla da Spenccr fra i faltori delln viLa sociale. J~gli li clislingue in l'al· tor•i esterni ccl i11lrr11i: i primi sono il clima, la lCl'l'a, In fauna, la llorn: i secondi sono i tralli intellettuali cd emozionali tlell'uomo. L'aulorc dei Principii di sociologici aggiunge che i primi hanno predominato nelle forme inferiol'i, i secondi nelle forme supel'iori della vila sociale. i\la se tale distinzione poteva chia rire i problemi per ciò che ha atlinenza ai faltori cieli.i prima categol'ia, è Intuitivo che le controversie e le dilTicoltàsi vr11go110acrumul,mclo pc1· ciò che si ril'el'isce all'altra classe dei fattori. La vita socialr è caratlel'izzata dalla costrinzionc: la condolla indil·i(luale è l'Ctta dalla conclotla collclliva più o meno slrcllamcntc. i.Uale forme più semplici della condotta collcllil·a banno propri fat101·iextl'asociali: e qui viene ad alfaccial'Si gignntc il problema della ,·azza a cui la scuola di Lombroso e Ferri dà tanta importanza; quale inllucnza ha l'elemenlo clnico sulla vita collettiva e sulln individuale? Secondo alcuni ogni popolo, come ogni uomo, avrclJhe avuto in so1·1cun'nnima propria, cioè delle qualitil, delle , irtù e elci dilclli che tarmo poi, nel corso della slo1•ia,la sua forza o la sua debolezza e ne determinano in vin genel'alc il modo clipPnsarc cd agil'e. In (fUCla lollt'l'ia \ i ill"tbbel'O stati i forlunali e i clCl'Clilti,quelli al'lllilli pr1· YillC(T<',quelli condnnnali a soccombere: gli uni destinati a svolgere scmpr·e IIUO\'l'cnc1·gir, altri a logol'.tr·i i11isfor•zi presso che vani e n r•ilol'ltare cmprc da capo. Anche lale eloltrina così fo1·mul11taha In sua p:11'lcdi li.1talismostorico, r finisce in 1111:il'ctlcsli11nzio11clclcologica. La lrama lii trurl leggiadro e isloriato laY0l'0 quale è l'Europa giova11e di FcrTcro è appunto coslituilà da fili rappresentanti i val'ii clementi etnici. Sollanto egli non si arresla ad an11unziareche la causa clellecause per cui la civiltà nordica è e sarà superiore alla Ialina, sln nella ,·azza; ma scaitando le spit•gazioni cli Hucklc e di Taine che lilli differenze alJl>ianoorigine nel clima, le nrolc co1111cllcrcon una divcrsil:ì organiclt fonclamentalc nella funzione ripro<lulliva. L'inglese e il nol'vrgesc so110scssualmrnle meno precoci e più f1•eddiche il l'ranccsr e lo spagnolo: in siffatta difft·1·e11zaorganica ~111la raclicc <li tulle - o quasi lultc - le altre clifTerenzcpsichiche tielle due razze. Contempol'ancamentc al Fcl'rcro e senza che l'uno scrittore conoscesse clcll'allr·o, Guslavo Le Hon in Francia anelò ce1·canelole difft>renli alliluclini degli Anglo-sassoni, dei 'fcclescbi e dei Latini verso il socialismo nei differenti carallcri etnici loro. QLtestipopoli an,'bbcro un'animn diversa, un'istintiva, incancellabile, ilTedullibilc tendenza di razza, pc1· cui gli uni sono essenzialmente individuali li e gli altri neg-ali ml ogni inizintirn, porer·i di interiori energie, tulio a pctlan<lo tlallo SL.1lo,so110f'alli e c1·cali per il socialismo di stato ctl il cesarismo. Lo scriltorc f'rancc e non si accinge a una riccl'ca così difficile quale quella della l'r'igiclitàe clcllc l'Clazioni sessuali - come pcnctral'c con piede sicuro in c1ueslisotterranei delln Yila rollt'lliva? - ma si limila a p1·occdCl'Cpiuttosto con apoftegmi: le istituzioni sono cr·eazioni delle l'azze, il regime polilico è un rnno costume cste1·io1·csenza influenza reale sull'animc elci popoli: qursla può essc1·c pc1· un momento coartala, ma finisce pc1· spezzare i vincoli, lrovai·e la sua slracta e sgombral'la eia ciò che l'ostruiva. Tullo sia per Ferrero nel.la maggiore o minore precocità e tendenza all'amore fisico: tutto sta nella razza, cllcc più semplicemente Le Hon. La razza, o le ,·azze? i\la che cosa sappiamo noi delle razze? Non è possibile cli affcl'lna1·ccrualchc cosa cli positivo sulle 1·azzc 111ocle1·11t• e le origini loro. i\'on esistono ,·azze JJUl'l'se non fra i sch·aggi. Fino a pochi an11isono scml)ra,·a che 11011radesse dubbio sulla csitenza (li una rnzza nr·ia od i11elo-cu1·openla quale a,TcblK' popolato l'Europa e in urfepoea l'dalivamcnlc 1·ecc11lc;rosicchi: la pa1·c11lelaf'ra GCt'lllani, Anglosassoni, Lali11i,Greci sarebbe slrcllissima. Oggi tale dollrina è scossa; e nll.'ipotcsi cli una derivazione comune dallo slipilc ario si vanno so,tiluendo allrc ipotesi. i\la sia ario o no il comune stipite delle popola-

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