I RIVISTA POPOLARE IJl POLITICALETTERE E SCIENZESOCIALI -1.97 due miliardi e duecento milioni di lire. Dopo Tunisi, che ci trovò impreparati, sino al 1891 abbiamo speso all-ri tre miliai·di seicentoquaranta milioni. Altri due miliardi circa abbiamo speso dal 1891 al 1896. Negli ultimi quindici anni adunque si sono spesi oltre cinque miliardi e mezzo. Con quali risultati 1 Con questo solo: che siamo sempre impreparati! « Francamente; si può comprendere c,he un paese faccia dei sacrifizi per la propria difesa anche al di là di quello che non possa essere concesso dalla sua situazione economica; ma ha il diritto di sapere, però, fin dove deve andare con tali sacrifizi; ba il diritto di sapere se quelli che gli si domandano raggiungono lo scopo; ha il diritto di sapere, infine, se il danaro con tanti stenti dato al fisco sia stato bene impiegato ». (Economista di Firenze. 21 Novembre). L'accertamento dei Redditiimponibili.In Italia c'è una generale avversione a sottoporsi al pagamento di tasse, che sono oltre ogni dire gravosissime. Spesso nell'accertamento dei redditi si procede in modo affatto cervellotico; più spesso ancora si tenta di nascondere il vero reddito, specialmente dai tassati della categoria A e B. Professionisti, negozianti e industriali, che guadagnano moltissimo strillano quando l'Agente li tassa approssimativamente il loro reddito. Non potendosi sperare in una diminuzione dell'imposta perchè non consentita dalle condizioni del bilancio, si dovrebbe riformare, però, il metodo di accertamento dei redditi. (L'Economista Italiano di Genova. Settembre. Ottobre). D. Kathe Schirmacher: I giovaniturchi. Il gran disprezzo per i paesi della sera è quello che più caratterizza il Turco, secondo il quale « ogni riforma che viene dall' occidente « può metter radici in Oriente, che da sè stesso deve ri- « formarsi ». Disprezzo e fatti in cui va ricercata la causa del decadimento del popolo maomettano. Per intender bene queste osservazioni, si dovrebbe sapere che cosa sono le scuole maomettane, e che cosa vi si insegna. Ogni scuola fa parte di una moschea: si legge, si canta il Corano, che non In certo scritto per fanciulli. La Geografia, la Storia, le scienze naturali, sono completamente sconosciute. Nella scuola superiore del Cairo, s'insegna ancora che il sole gira intorno alla terra! E dire che questo popolo, costituisce una parte non spregevole dell'umanità! Parigi e Londra sono i luoghi di riunione, dei giovani turchi - partito che sorge come protesta di questo stato di cose. Il direttore di codesto movimento a Parigi è Achmed Bi::a Bey, fondatore d1 un giornale, che tratta degli interessi dei suoi correligionari. Accanto a lui sorge un'altra figura: que la di Khalid Ibn. Essi vorrebbero, innanzi tutto fondare una moschea a P.irigi, istituire scuole, colmare i vuoti, rifare il perduto, fare in modo che il popolo di Islam stia al pari degli altri, e riacquistare, quindi, la assoluta libertà politica. « Si svegli Islam, e si rinnovi! » essi gridano. Conchiude l'autore di questo articolo: « Forse verrà un « giorno, in cui tutto quello che nè il fuoco, nè il cannonP, « nè la diplomazia potè ottenere, sarà dato da una mo- « schea ! forse verrà un giorno in cui le dottrine di Galilei, « Darwin e Pasteur saranno familiari al maomettano! » (Zukunft - 21 ottobre). Dal paese dei Bulgari.Strano paese la Bulgaria, che manca d'eroi, di uomini, i quali siano ricordati dal popolo, nella letteratura, nella scienza, nella politica ! Un popolo giovane senza eroi, una nazione libera senza ideali ! I sentimenti propri ai bulgari sono l'invidia e l'odio, nella politica specialmente. Qui non ci son partiti, ma fazioni, non principi, ma persone: Zankovisti, Korawelisti, Radoslowisti, ecc. L'assassinio, seguitò dal\' impunità di color che lo commisero, A il mezzo cui si ricorre. Informino quelli di Beltschefl', Karaweloff, Stambulof, Georgieff, ecc. Il fatto di Anna Szimon, ci voleva per fare aprire finalmente gli occhi all'Europa intiera. La causa di una tale demoralizzazione va ricercata in alto. « Sofia fa rabbrividire )} ha detto lo storico dei Bulgari. Gli intimi consiglieri del principe sono il conte di Forre, un parente che non conosce una parola di bulgaro, ma è un autorità in araldica, ed un certo Grozoky che parla bene il francese e danza meglio - oltre a certa gente, che il processo della Szimon ha messo in luce. E tutta questa gente in uniformi tea• trali accompagna il principe, quando questi coperto da un manto lungo parecchi metri, e che solo l'energia di Stambuloff potè far abolire - va in giro, presentando - consuetudine bulgara - la mano a tutti i sudditi, uomini e donne, per riceverne il bacio di sudditanza! (Die Zeit). Carlo Sàmbi.cco: Il partito socialista francese e le classi agricole. È un riassunto abbastanza fedele delle idee manifestate da Jaurès nei discorsi pronunziati alla Came:-a francese il 19 e 26 Giugno ed il 3 Luglio scorsi. I socialisti francesi, in nome dei quali parlò Jaurès, proposero varì mezzi per venire in aiuto ai proletari rurali, ai mezzadri ed ai piccoli proprietari. Il punto interessante è quello che riguarda l'atteggiamento del partito socialista francese di fronte alla piccola proprietà campagnola. I socialisti francesi non credono incompatibile con la società socialistica la persistenza della piccola proprietà campagnuola. All'obbiezione che sia contradittorio per il partito socialista, il quale non potrà compiutamente realizzare la sua idea se non con la proprietà collettiva, il cercare di prolungare artificialmente, con la legge, l'esistenza della piccola proprietà campagnuola e l'ammetterne l'esistenza in società socialistica, Jaurès risponde « che fra la grande proprietà agricola e la piccola v' è non solo una differenza di estensione e di grado, ma ancora una differenza di natura, la prima essendo una forma di capitale, l'altra una forma di lavoro. » (Critica Sociale. 1 ° Novembre). Prof A. Ciccarelli: Per l'abolizione della pena pecuniaria. É pena di antica data, della quale spesso si abusò e che ebbe sostenitori ed avversari tra i più eminenti penalisti. A proposito di tale pena cade in acconcio ricordare che nel Cod,ce napoletano vi era un eccellente articolo, il 35, del seguente tenore: « Le ammende ecc. ecc. sono destinate al 1·istoro dei danni ed interessi e delle spesesofferte principalmente dagli innocenti perseguitati per errore o calunnia nei giudizi penali e quindi dai danneggiati poveri, purchè i colpevoli, che debbono per legge soddisfare st gli uni che gli altri, non ne abbiano il modo. > E la civiltà posteriore ha stimato presso di noi, pur vantando principii di progresso e di umanità, cancellare dal Codice penale italiano il disposto di questo articolo del Codice borbonicJ ! Conseguenza inevitabile questa del fiscalismo invadente tutte le pubbliche amministrazioni! In conclusione: la pena pecuniaria è ingiusta perchè da un lato ci dà i privilegiati o gli angariati dalla legge penale, per i quali, o il delitto sarebbe un comodo mestiere, o la pena un tormento gravissimo; dall' altro lato ci dà i privilegiati della sorte, per i quali la pena fallirebbe al suo scopo, perche sarebbe appena sentita, e forse per niente, quale repressione; e nel mezzo ci dà una moltitudine, la quale sentirebbe la pena in un grado diversissimo, che varierebbe immensamente tra la grande vessazione e la repressione quasi inavvertita, secondo che il colpevole
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