RIVISTA POPOLAREDI POLITICALETTERE E SCIENZESOCIALI -l9l perfezione dello stile che tulli ammirano, per cui il Mazzini fra le nebbie cli Londra riLrova la soleggiata lucentezza del dire e la squisita italianità dello stile, per cui il nostro sommo poeta trasse ctall' informe blocco dei dialetti regionali, statua cl' immorlalc bellezza, la parola cl'llalia. l\la come e piìi che allo stile, l'esilio infonde al cai·aLtcre e ali' intelletto un meraviglioso, insospettato vigore. Solo, escluso da tutte le gioie e le felicità che la patria e la famiglia consentono, esposlo ai colpi della vcnlura, l'esule acquista per f).llalità di cose insieme a un carattere di ferro n a una Lempra d'acciaio una serena profondità intellettuale per cui per·viene a consi.derare tulle le cose eia un aspelto nuovo e superiore; egli vecle i lineamenli piìr ascosi dei fatti sociali, ne divina il recondito moto e ne presente il destino. Perciò da li' esule escono quell' opere possenti nelle quali splencle del più puro fulgore la giovinezza elerna cl.ellamente creatrice, che si chiamano Iliade, Divina Commedia, Kapital. La posizione mcclesima dell'esule che permette nel contalto con uomini delle più diverse terre, dei piLL dispersi linguaggi di elevarsi al cli sopra del pregiudizio nazionale, imprime all'opera sua un certo earat· Lere cl'universalità che difficilmente si trova negli scrit" tori che vivono tranq nilli in patria. Non si c,·eclaperò elle questa serenità per cui l'esule nell'eq11ità cle' suoi sentimenti ravvisa in ogni uomo un fralello d'affetto e cli feci.e,gli cancelli l'impronta tiella soggettivitù; chè, anzi, là do,·e lo scriltore cit7 Ladino si compiace nella riproduzione esatta delle cose e ne cesella con fine lavoro i contomi, la piaga segreta dell'esule clù acuti dolori che erompono io frementi scatti dell'animo, sia eh' egli si volga alla critica clemolilrice che preferisce alla storia, sia che si valga della lirica come quella forma in cui maggiormente può ·campeggiare la ispira,iiione personale. Bisogna notare però che se l'esule nella critica dei fatti sociali, perchè essenzialmente cosmopolita, arreca un' intuito profetico e una straordinaria altezza di vedute, nella critica dei tatti politici, invece, riesce assai meno, poicbè, spinto ctali'amarezza che gli cova e ribolle nell'anima, appunta i suoi strali e contro la patria che lo ba cacèiato eia sè e contro la terra ospitale in cui, per la cliversitù ciel caraLtere, dei costumi non si può acclimatare. Così sorgono, così contendono fra loro due forme cli letteratura cli cui l'una, r11ppresentata dagli scrittori viventi in patria, vive da sè e pc1· sè stessa e ri• flette con artistica squisitezza la vita; l'altra, rappresentata clagli esttli e ispirata da un'alta idea di bat· taglia e clirigenerazione, ne condanna le manifestazioni presenti e ne prepara, anatema e redenzione ad un tempo, la metamorfosi: la prima per la sua bellezza lasci.a un'impronta più luminosa nella storia del pensiero, la seconda, geltando e fermentando nuovi semi di vita, traccia un solco ben piÌI duraturo e fecondo nella storia cieli'umanità, della quale costituisce un propulsore di smisurata potenza. l\Ia come oggi le libertà politiche, ormai conquistate, banno cancellato dal novero delle pene l' esilio, così a raccogliere il glorioso retaggio intellettuale clell' esilio a proseguirne l'alta funzione sociale è venuta la classe degli spostati che, come gli esuli un giorno, banditi eia ogni gioia della vita, educano frammezzo alle lacri me e ai rancori la censura della societ,ì che li cinge e cli cui preparano la rovina e la Lrasfomrnzioue. E nemmeno quanclo, acquielatasi or·mai, per una p rotonda trasformazione del presente or(linamenlo economico la ricicla turbinosa degli eventi economici, la classe degli sposlati non avrà più alcuna 1·agione di esislere, non manclrerù la manifestazione crilica del pensiero, poichè come la ricerca scientifica, quanclo è intensa, pertinace, profon(la, riesce {'aLalrnenlealla critica e alla negazione, così i pensaLori cle1;-n(ili questo nome, per quanto spontaneamenle inclinali all'apologia e all'acquiescenza, si veggono. claHostesso iugranaggio ciel ragionamento e tlell'indagine tratti a conseguenze radicali e sovve1·litl'ici. Così, serbantlo quasi intatto lo stesso giro di parole e lo stesso splendore di elocuzione, ma scolorendola, per forza cli cose, nei nessi oncle s'intesse e compone in una compagine ad un Lenrpobellissima e vig·orosa, abbiamo riassunto questa conferenza del Loria che ci viene ad aLtesLare ancora una volta come in lui l'economista non abbia strozzato le atliluclini geniali dell'inlellello e come il pcnsiel'O acuto e profondo e la forma tutta luce e calore siano le -caralleristiche più spiccate cli questo scicnzialo-artista. ALES~.\XDROGROPP.\LI. Il FolkJdoerlelOerigini I. L'Idea dell'Anima nelle 1·azze inferiori. L'uomo veramente selvaggio non ha sguardo per l'invisibile, e non sa quindi popolar d'ombre nè l'azzw·ro dei cicli, nè le sollerranee tenebre del nostro pianeta. La: fantasia umana non comincia che tarcli a colorare di tinte credibili le sue belle menzogne, a contenere le quali sono state messe l'una suU'alt1-a tante pietre di templi e di scuole: fantasticare è un progresso della mente, che, nella sua prima infanzia, prende solo cognizione dei fenomeni, senza ricercarne le cause, non avendo ancora la forza di mettersi in tal bega. Studiate l'evoluzione di ciascuna cli <ruelle idee elle banno affaticato l'ingegno umano nel corso dei secoli, e perverrete, andando a ritroso, a un punto in cui gli uomini che non si sono ancora lasciati dietro le spalle molti antri, molti Yalloni della gran selva primitiva, quella tale idea non l'hanno, perchè non la possono avere. Il concetto più vago, per esempio, e più indeterminato, non dirò d'un'anima semplice e immortale, ma d'un'a11ima materiata e moritura manca affatto in certe tribù più vicine, per intelligenza e per abitudini, alle bestie che all'uomo. Fra selvaggi e selvaggi v'è differenza. Alcuni sono avanti, alcuni indietro, e tutti a punti diversi in fatto di sviluppo mentale. Aggiungete che i più rozzi sono già molto civili
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