Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno III - n. 9 - 15 novembre 1897

176 RIVISTA POPOLAREDI POLITICALETTEREE SCIENZESOCIALI Verga alla Società freniatrica italiana, si chiamano frenastenici. Il sordomLtto, come Lalc, è un uomo, la cui psiche è normale; ma le varie funzioni lii essa non si sono svolte per mancanza della parola, che è il sostegno naturale del pensiero e degli stimoli elle vengono dal consorzio umano. Un parziale ristagno nella vita intellettuale non raramente si riscontra anche negli individui normali, che per una ragione qualsiasi per un tempo lungo siano segregati dalla compagnia degli altri e messi nell' impossibilità di scambiare con altri le idee. Il nostro sordomuto non ·istruito è uno schiavo tra liberi, prigioniero tra gli uomini e sulle piazze; è un malato guaribile e non curato; è un cittadino come l'udente, ma che rimane allo stato potenziale per mancanza di sviluppo; egli viene allevato, come un vitello, non educato, come un essere umano; o tutt' al più educato coi metodi che si usano pei cani da caccia; egli è sottoposto al rigore del codice penale ; ma nessuno l' ha messo in grado di conoscerlo. Insomma una contraddizione vivente, un' onta per la nostra decantata civiltà italiana, un delitto per questo governo di guerrieri africani, il quale tratta i sordomuti, considerati i tempi e le circostanze, quasi non meno inumanamente di quello che alcuni Stati schiavisti cristiani abbiano trattato i neri nel secolo scorso e nella prima metà di questo; e questi Stati, alla loro volta, sfigurano al paragone cogli Stati pagani dell'antichità. Il NegroAci del '1740 per la Carolina del Sud comminava la nrnlta di 100 sterline a chi insegnasse o impiegasse a scrivere uno schiavo; e nel 1834 la pena 1u elevata al carcere fino a sei mesi ed estesa anche al leggere; nella Luigiana la pena del carcere era da uno a dodici mesi, e così in altri Stati. La ragione della proibizione non era dissimulata. Il sig. Williems Knox, in un opuscolo « indirizzato alla venerabile società per la diffusione del Vangelo ali' estero », nel.l'anno -1768, osservava che « la istruzione rende gli schiavi meno atti o meno disposti alla fatica..... Se ai ne1·i s' insegnasse ovunque a leggere .... vi sarebbe poco da dubitare che le navi ci portassero quanto prima la notizia di una generale insurrezione di neri o del massacro dei loro proprietari » (,1). Ora l' Italia, mutatis mutandis, col suo migliaio e mezzo di sordomuti in età <l'istruzione, e non istruiti, fa la figura dello Stato schiavista. Il divieto degli Stati schiavisti americani si spiega colle comlizioni economiche del tempo, colla legge della lotta di classe, col sopravvivere dell'antico concetto aristotelico che alcuni uomini sono schiavi per natura e altri sono liberi. iUa l'inumano disinteressamento dell'Italia ufficiale nè si spiega, nè si scusa. • •• Qualche cosa si tentò; ma senza mai veni1·ea capo di nulla. Fin dal 1857 il deputato Buffa sollevò la qltistione clei sordomnli nel Parlamento subalpino. Più tardi il ministro Correnti prese a cuore delta causa, come si rileva ezianclio dal seguente suo biglietto <la (1) E. Westermarck, La condizione legale degli schiavi neri negli Stati americani, in Riv. it. di sociologia,fase. Settembre 1897, pag. 139, Roma, 23 febbraio 1873, all'abate Balestra: « ...... Se siete ancora al mondo, fatevi vivo. Io oggi chiudo il bilancio l 873. Che cosa dobbiamo mettere in conto pei sordomuti? » (l) Egli presentò nel!' apriÌe 1872 uno speciale disegno di legge; ma cadde da ministro prima di condurre in porto la navicella. Nel 1880 e 81 gli on. manchi e 'iuocenni proposero, e la Ca• mera, annuente il ministro Guido Baccelli, « confidò « che prima della votazione dei bilanci del ,1882 vo- « lesse (il ministro) presentare un progetto di legge « che provvedesse a una piLLlarga istruzione dei sordomuti ». Si formò una Commissione per preparare il relativo progetto di legge; a questa ne fu aggiunta una seconda per la revisione; e nulla si concluse. L'on. iUocenni, che da deputato si mostrò così ardente sostenitore dei so1·clomuti,diventato ministro con Cri• spi, firmò parecchi decreti reali anticostituzionali che strappavano milioni al paese; ma non pensò neppure di farne uno per trovare poche centinaia di migliaia (li lire per fare a vantaggio dei sordomuti ciò che egli, deputato, voleva facesse il governo. La causa dei sordomuti nel 1896 fu risollevata, come già si disse, in Parlamento dal deputato Rampoldi e dallo scrivente; il ì\linistro Gianturco si mostrò assai tenero per quegli infelici . . . . . a parole. Chè in pratica, colla circolare sopramentovata e coll'inerzia sconfessò la promessa, a tutto profitto di pochi, che hanno interesse a conservare lo stato attuale. Commedia parlamentare ! Eppure si richiederebbe relativamente poco: con un ispettore tecnico nell'amministrazione centrale e .... con una piccola nave da guerra di meno tutto sascbbe accomodato. * * Ciò che non fa il governo, ciò che non può fare una minoranza di deputati in una Camera come la italiana, facciano i privati specialmente in campagna e tra la povera gente, elle alla sordomutolezza, come in genere alle malattie dei bambini, paga il massimo contributo. Curatori cli corpi e curatori di anime, med.ici condotti e parroci, sindaci e persone intelligenti e buone, consiglieri provinciali e comunali, maestri (2) e segretari, tutte le' persone di cuore ovunque trovino un mutolino (e questi abbondano alla montagna come i ciechi al mare), informino la famiglia che gli si può dare la facoltà di parlare e d'intendere a parlare, e colla parola la coscienza personale, l'attitudine (1) La dimostrazione italo-americana in onore dell' abate Serafino Balestra. Milano, 1897, p. 81. (2) Le norme che debbono osservare i medici e più ancora i genitori e i maestri, i quali banno l'obbligo di ac cogliere nella scuola il muto!ino, per non danneggiare, anzi per agevolare l'opera del maestro tecnico, a cui !'educando dovrà essere affidato non prima degli otto e non più tardi dei quattordici anni di età, sono chiaramente esposte nel manuale del Fornari. Nessun maestro, specialmente di montagna, sia privo di questo libro; è indispensabile perché finora nessuna idea si fornì nelle nostre scuole normali intorno alla didattica speciale dei sordomuti. Il Ministro Gianturco, dietro mia sollecitazione, ba dichiarato nel giugno scorto che intende colmare questa lacuna nei nuovi programmi. E' già qualche cosa; ne sia lode a lui:

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