Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno III - n. 9 - 15 novembre 1897

!72 RIVISTA POPOLAREDI POLITICALETTERE E SCIENZE SOCIALI cantato l'inno dei lavoratori!) l'avvocato Enrico Gandolfo non avrebbe dato segno alcuno cli resipiscenza, avenclo anzi continuato nella più attiva cd cllicace propaganda sovversiva tanto da trovarsi implicato in un processo cli stampa per eccitamento a li' oelio fra le classi sociali ed ingiurie gravi alla magistratura del quale processo però venne dalla ginrìa assolto " (l). Non è in Italia che furono mandati a domicilio coatto, gli Aurelio Drago, ccl i Francesco Colnngo e 1urono in procinto di venirvi mandai i i Fcrrcro, i Cabrini, i Badaloni i Lcrdi, gli Arturo Labl'iola, i Turati (2)i Novaro, i Vergnanini fior fiore dcli' intelligenza, della moralità e della coltura italiana? Nè pcrchè la persecuzione avvenga è giocoforza che i commissari sieno sel'vili o malvagi. Buclde ci insegna (3) che la persecuzione più accanita è stata opera di uomini onesti, i quali intimamente convinti, della fallacia cli una dottrina e dei suoi elfctli perniciosi, non dubitarono un istante di perscguitnrne spietatamente i fautori e gli apostoli. Diamo a clegli uomini persuasi dell'iniquità del Socialismo, facilità di mezzi per combatte-mc i seguaci cd avrc-mo la più intollerante delle persecuzioni. Bisogna trovarsi allo scuro della psicologia del giudice per illudersi che, con quel po' po' di imprecisione del comma b, non un socialista, ma un positivista, magari 1111 semplice Spenceriano non possa corl'cr l'alea di un tantino cli domicilio forzato o cli esilio. I nostri giudici, in prevalenza - e un giudice dottissimo cd intelligentissimo, me lo ripeteva, non è gran tempo - sono in arretrato, non dico col socialismo, ma perfino col liberalismo. Bm si apponeva, il mio arguto amico Claudio Trcves, scrivendo in un brillanlissimo articolo - Lo spirito della magistratura (4) - elle lo stesso governo parla- (!) Mario. Monografia cit: ì\"uovaAntologia 16 Settembre 1896 p. 329. - A mostrare i pericoli d'una legge inspirata direttamente od inrlirettamente da una preoccupazione politica non ritengo inopportuno riportare una nota ·dell'euregio Prof. Emanuele Carnevale contenuta Del suo volu~e. « Il naturalismo nel diritto criminale » (Prato. Tip. Giacchetti 1896), p. 102. Ecco la nota: « Or è qualche anno una seria crisi monetaria travagliò il paese, dovuta a cai;se molteplici, ma che principalmente si _attribuiva all'incetta del medio circolante, fatta a scopo di specula- .zione. Che si immaginò per ripararvi 1 Dal Minister., del Tesoro partì, il 4 _luglio. i893, una ~ircolare a~\i lntendent\ di Finanza ove piano piano con piacevole d1smvoltura,s1 espose un 'commento ad u~~ fi~c~ledel~'.art. 293 del C. P. riconducendo sotto le prev1s1omd1esso 1rncetta lamentata, e si manifestò la speranza che avviati i relativi procedimenti sarebbero stati seguiti da giudizii di condanna. E la speranza sul principio non fu delusa. Vennero le attese sentenze (V. decisioni del Tribunale di Milano dell' ii settembre 1893. nella Rivista Penale, voi. XXXVlll, p. 463, e di.lllaCorte di Appello di Bologna del 21 maggio 1894, nella cassazione Unica, vol. V, col. 734, in eui, nella prima in ispecii-, sono troppo visibili le preoccupazioni del momento cui i giudici ubbidivano). l'da l' or:i- d~l. commento fiscale fu di corta durata; e fu pre~to r1stab1h~ I~ retta interpretaii<>ne dell'art. 293, per cm la semplice incetta di monete sonza l'uso di mezzi fraudolenti, sia pure a scopo di lucro ~on è punibile. V. se~tenze della Corte di Cass~- zione del 15 novembre e 18 dicembre 1893, del 10 aprile 1894 nella Cassa:::ioneUnica, voi. V, col 105, 276, 685 e gli studii di Maino e Gobbi, di Mazza, di Secbi. Prima a segnalare la scorrettezza 1 :lella circolare ministeriale fu la Rivista Penale, vol. XXXVlll, pag. 176. Ricordo questo esempio, perché mostra chiaramente come quando sorgono improvvise preoccupazi~ni per gravi interessi la regola nullum _cri?71e~ine lege sia esposta a~ attacchi più o meno coperti. P1~v1c!no an_coraa. ltri _e~emp1 si possono trovare nei processi pe1 moti della S1c1hae della Lunigiana. (2) Critica sociale. N. 16, 1897, p. 24~. . (3) Buckle. L' incivilimento -- traduzione Italiana, 1865 Ed. Daelli, p. 193 e seg. . . (4) Avanti: H Ottobre 1892. Vedi pure _l'articolo che segue: La riforma giudiziaria nell' « Avanti » del 12 ottobre 1892. mcntare della borghesia, in confronto della casta der magistrati rappresenta un 01·ganismo rivoluzionario. l\Jcttete, come stabilisce l'mt. 5 ciel progetto lludini a formare la commissione provinciale, insieme al Presiclentc del Tribunale. ed il procuratore ciel lle, ancora un consigliere di Prefettura, e vedrete a che interpretazioni medioevali il famoso comma b, si può sottomettere. La cornmissione centra le, con tre consiglieri cli Cassazione e clue Consiglieri di Stato, potrà impedire spesso cbc la persecuzione settaria si compia, ma forse che, in uno Stato Civile, non è già contcnclcndo cbc un cittaclino passi attraverso alle inquictucliui cd ai danni. della denuncia d' un Festa qualunque e ciel giudice cl' una commissione provillcialc rcaziollaria? Kènnan nel suo meraviglioso libro La Siberia, (elle l'onor. lluclini po11·à leg·gcrc con profitto) mostra a p. l93 ciel 1° volume, come l'esilio in via amministrativa, (li frequenti sia 1wa1icamente opera degli infimi - gc1·archicamcnte cd cticnmcntc - !'unzionari di polizia, i quali primi raccolgono o fabbricano gli clementi lii prova per la decisione minislcl'iale. Qu.inli clcnunciali, cd anclw quanti assegnati al domicilio coatto 11011potnmno essere anche presso (li llOi le vittime cli infimi poliziotti o conficlcllli che camufferanno elci rivali ili amore, degli insoffercnli elci loro soprusi, dei creditori uggiosi, col.la veste clcll'anarcbico o ciel socialista per trascinarli al cospetto della commissione provinciale che, nella riverenza autoritoria per ciò elle esce di mano dalla polizia, potrà agevolmente trasmetterli alla Commissione Centrale e lii qui allo stabilimento di larol'O o all'Eritrea! li p1·ogctto di legge ba per fine la soppressione dei socialisli, ma se si pondera tulio ciò che bo scritto,_ si sente bene che anche i non socialisti banno giusta rag•ionc di temere. Che la legge abbia fine politico.,. non e' è ormai più chi nol c1•c(la. NcHc pagine dcll'Impallomeni (I) del Dc-J3cncdclli (2) del Pareto (3) del Cavallotli (4), della l\Jario (o) e nelle parole del Senatore Picrantoni (6) ve n'è la dimostrazione che a/foga. Il professore Impallomcni nel suo articolo, che non esito a cliclliararc stupendo, spiega a luce mericlia11a che contro gli attentati al.la conservazione clclla famiglia o clclla proprietà, provvedendo abbondantemente '·u codice penale ccl aHrc leggi, col progetto Ruclininon si può elle voler reprimere il g·iornalc, il libro, lo insegnamento socialista, le nssociazioni socialiste sopra a tutto. Così abbiamo posto termine all'analisi del progetto cli legge elle i signori senatori, non certo a loro glo1·ia.,. ham10 già sanzionato clclla loro approvazione. Le maccl1ic cli questo progetto abbiamo visto, sono fitte larghe e profonde. Esso urta con quelle che sono le conquiste migliori della coscienza civile e giuriclica. Conservatori illuminati e dabl)cne lo hanno disapprovato; liberali genuini, hanno alzato la propria voce per analemizzaifo ; eomizii brulicanti cli popolo ne han cbiesto, poll-iceverso, la scpolttLra ; e tutta una schiera clicultori del cliritto ha, in ptù)blico congresso, al momento solenne del congedo c1ualc auspicio per l'altezza dei futuri lavori, deliberato letteralmente così: (1) G. B. Im.pallomeni. Il domicilio coatto politico. - Giustizia penale, 23-8-1877. (2) Camilla De-Benedetti. li domicilio coatto - La Cassazione Unica, 17 settembre 1897. (3) Vilf1·edo Pareto. La nuova legge. a che mira e a che riescirà - Critica Sociale i6 agosto 1897. (4) F. Cavallvtti. Il domicilio coatto. Lettera aperta di F. CaYallotti all' Opinione - Secolo, 23-24 ottobre 1897. (5) Op. cit. Loc. cit. . (6) li domicilio coatto, Vll li discorso del Senatore Prn: rantoni - Critica Sociale N. 20, 16 ottobre 1897. Vedasi anche il buon articolo del Sig. Ernesto Mattone, sui Tribunali, 11-lilano 12 Settembre 1897.

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