Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno III - n. 8 - 30 ottobre 1897

RIVISTAPOPOLAREDI POLITICALETTEREE SCIENZESOCIALI -147 Il responsabile principale di questa clolorosa sintomatologia economica e morale cicli' Italia è lo Stato italiano. del quale.con maggior ragione può clirsi ciò che diccvasi cicli' Imperatore <l'Austria. Narl'a il De Lavelcyc che l'Imperatore F1·anccsco nel percorrere la LombardiaJdomandò al maestro di scuola di un villaggio, ciò che volevan dire le tre lettere n. O. iU. incise sul frontone della Chiesa. Il maestro rispose: Demanium omnia manducavit. (Leltres d'llalie p. 331). La forza divoratrice del demanio italiano pare che sia cresciuta dal periodo della Destm a quello della Sinistra e del trasformismo in ragione diretta del quadrato del tempo. La protesta contro l'avidità fiscale in Italia, adunque, è spiegabile, è logica, è giustificata dalle condizioni di fatto. Da questa constatazione, però, si deve passare acl una distin~ione non meno importante che riflette la qualità dei contribuenti. I contribuenti elle in questa e in altre occasioni hanno levata più alta voce, i contrillUenti che hanno organizzato la dimost1·azione di Roma, in generale, sono quelli che hanno minor diritto a lamentarsi. Infatti i contribuenti delle grandi città, cli fronte all'imposta, sono impeciali cli una particolare e multiforme clisoncstà. Tra loro si trovano avvocati, medici, ingegneri, commercianti, banchieri etc. che guaclagnano clallc venti alle cinq11c111tmnila l re, ma che figurano nei ruoli dei contribuenti per un imponibile relativamente irrisorio e assai lontano dalla verità. Essi sono influenti, sono g-rancli clctto1·i e perciò riescono a neutralizzare tutta la buona intenzione tassatrice clell'agcntc clcllc imposte. Guai a quest'ultimo se oscrù trattare tutti alla stessa stregua! Questi contril)uCBti privilegiali, inoltre, meno clcgli altri clovrcbbcro protestare, pcrchè d'ordinario sono essi, che fauno la politica - quella politica spcnclcrcccia, precisamente, che rende necessarie le esorbitanze fiscali, elle vanno a colpire i conlribucnti-martiri elci piccoli centri e delle campagne. Questa seconda categoria cli conlribucnli vive spesso lontana dal suo deputato e non può invocarne cflicaccmentc l'appoggio. Spesso il suo deputato appartiene alla compagnia degli ascm·i, che non osa e non sa ribellarsi al governo che l'ha creato e che si Limita, perciò, a mincbionare l' clcltorc con promesse cli interessamento, elle non fanno e non ficcano. Tal'altra, infine, il clepututo è conosciuto come un oppositore energico ciel govel'no e il suo intervento, allora, nuoce e non giova, pcrcbè l'agente clellc imposte, che non manca cli fiulo politico, anche non riccvcnclo particolari istruzioni clai suoi superiori, ci mette clcll'impcgno a cliscrcclitarlo clinam~i ai propr·i elettori, climostr·anclolo privo cl' i11/h1.c11;:a (1). (i) Potremmo illustrare con fatti determinati ciascuna delle ipotesi sopraesposte; ci limitiamo a citare il caso di un onesto e intelligente agente delle imposte di un piccolo centro della Liguria, il quale venne traslocato in luogo di punizione solo perché rispettando i piccoli contribuenti aveva osato gravare la mano. secondo legge e giustizia, su alcuni pezzi grossi congiunti e grandi elettori di un deputato influente governativo. Potremmo ancora Non basta. Nella piccola citlà e nella campagna i rcclcliti diflicilrnc11te sfuggono alle indagini del. Fisco, pc1·cl1è uomini cd affari sono co11osciuli meglio che nelle gran cli città; pcrchè gl'invidiosi _e i malevoli vilmente denunziano; pcrchè i carabinieri, non più destinati alla caccia elci clelinquenti,ll:11111d0a segugi fiscali; pcrchè l'agente già Ila imparato a servirsi tcrribilmcntP, della stalistica - la quale gli apprcmle quante cause la in pretura l'avvocato o l'azzeccagarbugli, quanti vaglìa postali spedisce e quanti pacelli di merce riceve il negoziante, quante visite al giorno fa il medico - elle spesso non riceve ma clà ciel suo qualche liretta al cliente, elle minaccia morire per fame anzichè per malattia! Ebbene: questa è la massa sofferente e straziata clei piccoli contribuenti che paga e paga senza che i suoi lamenti anivino alle orecchie elci potenti; che paga brontolando e saturandosi di odio contro il regime attuale; questa è la massa degli umili, cui tante volte la parola sacra ciel Re promise assistenza benevola, se non giLtslizia completa, e invece non si vede ricordata che per essere fatta segno a nuovi e intollerabili tormenti. Intanto i contribuenti privilegiati, che stl'illano rimangono co11servalol'i o puramente e semplicemente governativi sotto qnalunquc ministero; gli umili, disillusi sulla cflicacia clclla parola elci Re, se la miseria non li ha clrgraclali alla conclizionc di bestie eia lavoro si rivolgono fiduciosi ai repubblicani, ai socialisti e in maggiori proporzioni ai clericali. l conlribucnti guidati dai Galluppi, possono far·c una climoslrnzionc, elle riesca a preparare una candidatura politica; ma le climostrazioni si sa come cominciano e non si sa come finiscono, anche qunnclo sono p1·ornossc dall.c cl.assi ben pensanti. E finiranno molto male, per le istituzioni vigenti, il giorno .in cui la massa degli unii/i sarà stanca cli promesse reali e ministeriali. S:irù quello il Dies irac. LA Rl\'JST.I.. -..,/'\,_./-.._,/'-./'-../'\../ ~~'-../'-,/~~ Contenuto del problema sociale nei tempi moderni La sua soluzione non è utopia La miseria elci più in tutti i gracli cli civiltà è l'effetto clclic leggi umane, non d'una legge cli natura come vogliono gl'inclividualisti. Lo accumulo della ricchezza e della cuJlura in una sola classe clclla società e clella ignoranza e ciel p:iupc1·ismo nelle allrc, il fatto che 1·cstringc sollanto alla prima gli cffclli benefici clclla civiltà e clclla scienza, che prccluclc alle rnoltiluclini l'cclucazionc e la vita clcllo spirito, che fa conservare gli uni in faccia agli altri tanti tesori supcl'flui e tanti bisogni insoclisfalli, ta11li ozii felici e tante im})l'obc fatiche, non è clcslino clclla umanilù, ma un proclolto clcllc viziose islituzioBi sociali. Questa civillà <li cui citare il caso di un notissimo - e malamente noto - deputato di una grande città del mezzogiorno, che fa studi speciali sui reclami dei contribuenti innanzi alla Commis • sione comunale e provinciale e che li fa accettare o respingere secondo le proprie convenienze elettorali. Notiamo questo solo movente della sua indebita ingerenza; corre voce che questo onorevole signore qualcbe volta prenda delle scalmane per fini assai più loschi.

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