Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno III - n. 8 - 30 ottobre 1897

RIVISTAPOPOLAREDI POLITICALETTEREE SCIE ZE SOCIALI è negli scritti e nei discorsi manifesta le proprie convinzioni senza ipocrite attenuazioni, senza frasi melliflue, che servono soltanto a fare inghiottire con poche smorfie un contenuto ama1·0. Dato l'uomo si capisce perché egli inauguranJo nel lf\96 il corso delle sue lezioni, abbia pronunzi11.to dello frasi, che furono ritenute provocanti dagli studenti socialisti, che lo zittirono. Arturo Labriola. fu il più vivace tra questi studenti socialisti. Orbene nei due anni circa d'insegnamento i discepoli suoi più rispettosi el affozionati divennero i socialisti sinceri e studiosi; e lo sa Arturo Labriola la cui tesi di laurea fu esamina.tata e giudicata dal Pantaleoni, eh~ con una imparzialità rara, lo fece segno alle lodi più calorose. Ed ora ecco la lettera, che mi è sembrata degna dell'attenzic:>ne di quanti amino una. vita pubblica sana e vigorosa. Dott. N. C0LAJAN~I. 28-2-9i 115-Corso V. E. :slapoli. Caro Colajcmni, Ricevetti la vostra del 22. Siete un caro amico ed ho per voi il più vivo affetto. Vi rispondo dettagliatamente. Io non posso darmi il lusso di vivere di rendita e dovendo lavorare ho due vie: o il professorato, o il commercio. Orbene preferisco di gran lunga il professorato. Ma se debbo fare il professore debbo starmene zitto ! Per una volta me la sono cavata! Ma se 1·icominciassi, sarebbe finita ! sarebbero stufi tutti quanti : colleghi, consiglio superiore, parecchi tra gli amici, opinione pubblica. Tutti direbbero che ci vuole una lezione, e me la darebbero bene, bene. Ora. sacramento, questi aut aut mi fanno ridere! A Ginevra po::;sofare il professore e scrivere ogni settimana una filippica nel " Secolo ,, ! a quelli che ci si arrabbieranno farò : '' cucù,, ! Se resto devo star zitto, se non zitto mi ammoniscono come uno scolaretto; a 39 anni !! Se non basta l'ammonizione par farmi crepare di rabbia mi sospendono! Dunque, devo smettere il professorato e cercare occupazione nel commercio! Oh, ma costoro hanno fatto i conti senza l'oste! Avete visto il caso Ciccoi.ti di recente di nuovo! C' è libertà d'insegnamento in Italia, in pratica, non nelle leggi ; ma non è lecito al professore fuori dell'Università, di essere socialista, o repubblicano, o anar chico e forse nemmeno proprio clericale militante! Ora queste, che fregnacce sono - come dicono a Roma-? Voi mi dite che andandomene cesso di esercitare qui alcuna influenza. Un momento: proprio se resto questa influenza è zero! La scientifica è zero, perchè sarebbe una eno,.,mità se la volesgi esercitare. Ci arnvo pensato a formare un club di studenti. Il locale ce lo avrebbe dato gratis un caffè rifacendosi ampiamente sull'assicurato consumo. L'ammissione non sarebbe stata libera. Affinchè la tranquillità e se1·ietà delle discussioni fosse a sicurata l'ammissione non avrebbe potuto aver luogo che su padrinato di un pro~essore o libero docente. Scopo: discussioni su quistioni politiche e sociali. A.vrei fatto le cose ali' Ioglese. Vi figurate lo scandalo?! Vi fi~urate un circolo in cui avrebbero avuto tranquilla e libera la parola dei preti e dei socialisti, su quistioni ardenti del giorno, una società in cui si sarebbero chiamate da ciascuno le cose con quel nome che conviene all'oratore, una societa che avrebbe formato un club politico, come li fanno ad Oxford e Cambridge? Ma, mio caro, c'entrava subito la questura, e i nostri parrucconi sarebbero stati fuori della grazia di Dio! Già i giornali ci avrebbero vilipesi e sospettato mille scopi biechi. Non concepiscono che si possa discutere in buona fede, a scopo di reciproca istruzione, apertamente, fraternament~ senza chiasso, senza odio, per convincere,. per attrarre con la forza dei fatti e degli argomenti, per penetrare l'animo degli altri, ,edere cosa ci sta dentro, dov' è l'ostacolo alla unione delle convinzioni ecc. ecc. Che razza d'influenza esercito? Nessuna! Cosa perde Napoli, andandomene? Un seccatore e un matto. Alla Camera non ci penso, non è possibile entra1Ti se non si appartiene ad una delle seguenti categorie: 1 ° o si è sostenuti dal Governo; 2° o si è all'opposizione ma si ha una base locale come un .•• qualunque; 3° o si è una personalità spiccata per molti e molti anni di lavoro politico, in bene o in male, qui non c'entra ora, come Giolitti, come Zanardelli, come Cavallotti, come lmbriani, come Voi, come Rudinì, come Sonnino, come Ciccio, ecc.; 4° o si appartiene, in qualità d'uno dei capi, ad uno dei partiti estremi che nelle grandi città attecchiscono. Ma non riesce un'oppositore del Governo, quando è un homo novus, il quale non vuole ricorrere ai mezzi ••.• , e non fa parte, per le sue convinzioni, del partito socialista o di un partito operaio (come lo Zavattari). Per vincere l'ingerenza governativa nelle elezioni, ingerenza affatto antilegale, bisogna avere una forza organizzata dietro di se, la quale, per taluni è la loro celebrità politica già acquistata, per altri l'imbroglio, per altri il partito; partito eh' è numeroso di gregari ma ha pochi capi, quale è il partito operaio nelle grandi città. .\ggiungete che il mio partito, per così dire non esiste! Dove sono i liberisti completi ? 1on dico soltanto i libero-scambisti, ma coloro che vogliono libertà di pensiero di azione (non criminosa) per tutti: per il prete come per l'anarchico, per il socialista come per l'individualista, per il re aziona-

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