mo Rl\'lSTA POPOLAI\EDI POLITICALETTERE E SClEI\"ZESOCIALI si occupa della grave questione in Francia, ma contiene rapidi e utili confronti internazionali, nei quali l'A. deplo- ::-avivamente che l' llalia non facci buona figura, mentre in altri tempi poteva essere presa a modello. La cura che si ha dell'infanzia abbmdonata può giudicarsi da questi dati di statistica : Condanne di minorenni sollo 1.9 anni Francia l886 : 3251- 1835: 3030 Inghiltcl'l'a J 860 : 1.03 u l887: 48/42 Italia 1887: 637U8 ,1889: 69352 Si tenga conto che la popolazione della Francia e dell'Inghilterra supera di circa il 25 010 quella dell'Italia. Si aggiunga però che il posto dell'Inghilterra apparisce migliore di quello che é in realtà, perché non pochi minorenni delinquenti vengono mandati alle Reformatory Schools e ad altri analoghi istituti. L'Inghilterra poi è tristamente celebre per le sue Baby-farmers. L'a. non dimentica gl'immancabili cenni storici per la Francia e i calcoli su quello che sì dovrebbe spendere per proteggere l'infanzia abbandonata cominciando dall'assistere le madri povere. Giacché l'egregio Dott. Albini ba voluto arricchire la sua pubblicazio~e di dati statistici avrebbe dovuto curare di darci i più recenti. Non vogliamo lasciare quest'argomento senza dire una parola di lode per un simpatico opuscolo di Enrico Borrelli: L'esposto. Propaganda per la riforma dell'art 189 del Codice civile (Cotrone 1897. Cent. 50) nel qnale calorosamente si propugna la ricerca della pate1nità come uno dei rimedi contro la piaga sanguinante degli illegi ttimi. ARTURO LABRIOLA: Le doll1·ineeconomichedi Ji. Que- ,snar. Ettore Croce, Napoli, -1897. É una nitida e ordinata esposizione delle teorie fisiocratiche, fatta senza apparente preconcett() di scuola: e solo in fondo del quadro e qua e là tra le righe s' intravvede il concetto marxista della cosiddetta concezione materialistica della storia e della dottrina scientifica. ì\la a chi fa ricerche di questo genere avere un criterio -direttivo non é vietato ; se anche il criterio é sbagliato, può servire a mettere in rilievo qualche nuovo aspetto della cosa osservata Arturo Labriola ba troppo la mente aperta alla verità obbiettiva per lasciarsi prender la mano da qua'siasi preconcetto scientifico. Le teorie fisiocratiche sono, per cosi dire, la fonLe da cui é scaturita l'Economia politica detta, ivi ha attinto A· damo Smith - ingegno tanto superiore a tutti t suoi seguaci e continuatori, del quale non so perchè il Labriola parli in senso dispregiativo. Ivi banno anche attinto non pochi socialisti p. es. il George, il quale ha tolto di peso ai fisiocrati) adattandola alle condizioni degli Stati Uniti e corredandola di esempii Lolti alla storia recente di quel paese) la teoria della preminenza dell' agricoltura sulla industria e l'idea di tassare il p1·odotto netto della terra. Io non so se si possa acconsentire col Labriola quando egli fa dei fisiocrati i rappresentanti teorici della borghesia che saliva; e nel principio di libertà economica propugnato da' fisiocrati vede niente altro che il de iderato della borghesia ; e nelle idee fisiocratiche sul diritto naturale niente altro che l'insurrezione borghese contro il feudalismo. Molte cose vi sarebbeN da dire su questa maniera di considerare la fisiocrazia come il« manifesto sci~ntifico)) della Bo1ghesia rivoluzionaria. A me pare elle basti l'osservare che i fisiocrati erano partigiani del governo assoluto. Dunque essi non avevano ben compreso il loro tempo: tanto meno precorrevano sicuramente col pensiero l'avvenire. Certo, qualcosa dei mutamenti che si preparavano, si rifletté nella teoria. Ogni dottrina risponde al bi~ogno di mutamento, che sentono gli uomini di una data epoca; e questo deve essere particolarmente vei•o dello doLlrine che appaiono nei momenti di transizione. ì\fa avviene che i pensatori vege:~no meglio le cose lontane che lo vicine, invochino principii assai più radicali, delle riforme che eITettivamente si ottengono. In fin dei conti l'idea della liberazione del servo della gleba, quella della libertà dell'uomo in generale, e particolarmente della libertà economica, non è idea borghese, ma essenzialmente umanitaria. L'affermazione dei dritti naturali dell'uomo menava alla dottrina di Morelly e di Baboeuf assai più logicamente che a quella dell'Economia politica di Smith e di Ricardo. Queste considerazioni suggeritemi dalla lettura del libro di Arturo Labriola meriterebbero di essere sviluppate e se ne trarrebbero dietro altre; e da ultimo verrebbero in discussione, a proposito delle dottrine economiche di Quesnay! tutti i problemi del Socialismo e della Sociolollia. li che prova che il libro di Labriola é quello che noi diciamo con vocabolo straniero « suggestivo ». E que3ta é la miglior lode che si possa fare d'un libro. S. MERLI:s'O. GABRTEL TARDE: L'opposilion universelle. Paris. FclLx Alcan. 1897. Il Tarde questo originalissimo ed infaticabile scrittore che trova un pò di tempo per tutto ; pei doveri del suo ufficio - corrispondente a quelJo di un direttore di statistica criminale al Ministero di grazia e giustizia -, per le polemiche, pei libri dopo avere studiato il fenomeno dell'imi ta::ione e della ripetizione e della inserzione - teoria che vorrebbe sostituire quella della evoluzione - con quest'a'tro suggestivo ed ardito volume ha indaga Lole varietà e i limiti clell'opposizio1ie nella matematica e nella fisica, ne'la biologia e ne'la psicologia e nella sociologia. Nelle opposizioni sociali si parla del'a guerra, la più brutale, delle opposizioni, con criteri in gran parte da noi divisi. Brevemente tratta dell'adattamento che sta cli fronte all'opposi::ione e conchiude trattando del grande contrasto tra la scieD7a e la religione. Tarde crede socialmente necessario che vi sia una religione, una fola quando « essa « sia in grado d1 stabilire la quasi unanimità su punti di « dottrina specialmPnte imp rtanLi per la pacificazione « delle maggiori angoscie ». (p. 441). ' Si rimproverò a questa ed alle altre pubblicazioni del nostro A, di essere .un poco impregnato di metafisica. Non si può negarlo; ma si cteve domandare: quanti sono gli Fcrittori che alla me1afisira si sottraggono 1 ~~~ ~~ Si pregano vivamente i nostri abbonati a volersi mettere in regola coli'Amministrazione. Solo quelli che lo t aranno sollecitamente avranno diritto a ricevere in premio il libro dell'on. Napoleone Colajanni sul SOCIALISMO. Per cambiamenti di incliri:;d rivolgersi al Sig. G. ì\lONTALBAAO- Via S. icola da Tolentino. N. 45. Roma. L' Italia dBlPopolo Giornale repubblicano quotidiano di Milano Fondatore'DARIO PAPA- DirettoreGUSTAVO CHIESI Anno L. 15 - Semestre L. 8 - Trimestre. 4,50. Dr. Napoleone Colajanni proprietario,direttore-responsabile. Roma, Tip. Tiberina, Via de' Gigli d'Oro, 16.
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