Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno III - n. 8 - 30 ottobre 1897

RIVISTA POPOLAREDI POLITICALETTERE E SCIE1"ZESOCIALI 155 01·clinariadei cittadini. E si conclude che tcntalil'i di tal genere sono senz'alcuna importanza. Tanto var1·cbbcclirc che gli atroci clolori d'una gestante sono meno che niente fino a che il neonato non abbia vagito al mondo, e che son meno che niente i raggi del sole, elle non adducono, d'un colpo, l'atteso fiore della primavera I Che vuolsi, dunque, per realizzare la vita cristiana? Congressi, encicliche et similia, stiamone certi, non faranno progredire d'un punto il cammino dei sani principi. Se il regno di Dio, vale a dire, della giustizia e clella verila sulla terra, deve realizzarsi, ciò non avverrà che in virtù di tentativi analoghi a quelli dei primi cristiani (Paoliuiani, Albigesi, Fratelli l\Ioravi, Quacqucri e i\'Icnonili), di lutti i veri cristiani del mondo intero e, in fine, della confraternita dei Cristiani universali: i Doukbobortzis. I dolori del parto ora si fanno piLLviolenti; e ciò lungi clalprovare che avverrà l'aborto, ci assicura al contrario, che il neonato è prossimo a sorridere della gioia di tutti i viventi. Dicono alcuni elle il porto della felicità sarà, al fine, raggitmto, ma per altre vie, con altri strumenti: il libro, il giornale, l'università, il teatro, i discorsi, le riunioni, i congressi. Se la vita cristiana non ci può esser data elle così, bisogna che uomini di lrnona volontà la mettano in pratica, uomini cristianamente inspirati, clisposti ad una vita d'amore e di comunismo; ciò che torna ad affermare che, condizione essenziale della vita cristiana è quella riunione d'uomini che abllia già realizzato il nostro ideale. Ora, codesti uomini, come abbiam ,•isto, esistono. l\Ia forse - bcnchè io ne dubiti - codesto movimento dei Douk.hol)ortzis sarù, ancor una volta, rcprcs o, sopra tutto se gli uomini non awanno voluto comprendere l'importanza clcgliavvenimenti, negando i doverosi ajuli. Però, l'essenza del movimento, ciò ch'csso esprime di reale non mo1-rùnè potrà morire; e, tosto o tnrdi, albeggiante il nuovo giorno, clistn1ggerà tutto quello cbe, tùtimo resto cli scbiavitù, opprimerà, gemebondo, il mondo. E questione di tempo, Alcuni, è vero, e non sono del minor numero, pensano e clicono con la favorita clire Luigi XV! « Apl'ès nous le clélugc », e mossi dall'insano egoismo, si pro,·ano ad ostacolare l'avanzante progresso. ì\la, fallenclo allo scopo inumano, collo sforzo inulilc, alla resa dei, conti, allro non han fatto cbe clislruggcre la propria esistenza. Perchè !.'uomo rcramrntc vh·c quanclo l'esistenza sua si rinssumc a scrvil'e l'opera cli Dio. Opponendosi a ciò, tolgonsi alla vilil, senza pcrvenil'C a ritardare l'opcrà di Dio, nè per un sol anno e nèppurc per un'ora sola. Grazie all'odierno movimento che uDisccquasi.tutti i popoli civili della terra, grazie al risveglio dello spirito cristiano che si manifesta su quasi tulli i punii ciel globo, si può prevedere già che il compimento tiella , olontù clivi11aè prossimo. La cccilù ccl il furore ciel govcmo russo che s'accaniscono sui cristiani c1·oiciciel Caucaso, la clolcczzaslllpcfacientc e la fermezza di coclesti martiri "Onternporanei, souo altrettanli segni del tcstè accennalo prossimo avvenimento. Ecl è perciò che, dopo aver compreso l'estrema gTavità clei casi, non deve sfuggirci l'occasione d'agire che presentemente ci viene o!Tcrlae che non ci si pl'csenterù più; ccl imitiamo, sinceramente e fortemente, quel mercante cielYangelo che, per acquistare una sola perla preziosa, vendette Lutti i suoi beni. Sdegniamo le meschine considerazioni d'cgoislici interessi, e ciascuno cli noi - qualtmque sia il poter suo - faccia del suo meglio, se non per soccorrere coloro pei quali soltanto l'opera cliDio sarà compiuta, se non per prendere attiva parte a tal opera, almeno per non mostrarsi ostile a ciò elle si va preparando per l'infinito nostro bene. Dove togliemmo, dove aggiungemmo ciel nostro ; ma, nella linea generale, ecco, le parole e l'animo di Leone Tolstoi. Il vecchio sociologo, in alcuna parte, potrelJIJe essere combatluto; ma non può, e non deve, essere combattuto il gcncl'oso impulso eh' è tanto onore di uno spirito terso, d'un dolce ctwre, e che è tutto speso per la causa dei Doukhoborlzis. Appunto, di questi giorni leggevamo l'Europa Giovane di Guglielmo Fcrrero; e ci colpiva, codesta individuazione ciel suclditto clcllo czarismo: « La indi!~ « fcrcnza alla morte e lo spirito di rassegnazione « sono oggi le clue qualità piLLoriginali clcll'anima, « russa ». n Fcrrero lo dice 11crtutti; ma anche più, l'avl'cbbc detto pci rcf'rallal'i del Caucaso! Ai quali sorTiclono nel diuturno martirio, beatificazioni e av,·cnto di un regno unircrsalc, nell'opera e nel nome ideale di Cristo che a,·cva, - clissc testè il Dott. i'llanzoni in uno splcncliclo cliscorso, innuguranclosi a Lugano una lapi(ICa l\Iazzini - « cuore palpitante cl' amore « per tutto ciò eh' è bello, pcl' Lullo ciò ch'è giusto e « vero e puro e santo; che possedeva il clonoceleste, « il secreto ineffallilc del Ll'ionf'ofinale: quello di sa- « per morire per un'Idea! ,,. GAHIBALDo· Bucco. ~ iperimentalismo,§ociale La ~nprema Corte Fedenile negli Stati Uniti L'amministrazione della giustizia negli Stati Uniti del 'ord-Amcl'ica lascia molto a desiderare; spesso nella grnnclc rcpublllica i giuclici cli pace e i giurati vendono la giustizia con maggio1·esn1cciatagginc,cbc in Italia. .E tutto dire. Non ricercheremo le cause, elle hanno generato questa clcplorevolissimacorruzione; ricorderemo soltanto che anche colol'o i quali non vedono di buon occhio le lilJcrc istituzioni amel'icanc riconoscono cbe il fenomeno in gran parte è dovuto alla infiltrazione del. peggiore elemento cclucato dalle monarchie eul'OJ)CCe specialmente agli irlandesi. Ma per quanto decaduta sia la magistratura infel'iorcnell'Unione americana i ciltaclinihanno una granclc garanzia nella Suprema Corte Federale per la cui sapienza ed imparzia-

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