1.52 RIVISTA POPOLAREDI POLITICALETTERE E SCIENZE SOCIALI Fate largo: è il Conte Verde che salpa dal Mediterraneo per aiutare l'Imperatore di Costantinopoli contro i Turchi. Sulla nave capitana sventola una bandiera azzurra tempestata di stelle, con la immagine di Maria Vergine Poi viene il Conte Rosso che rimette in Seggio il vescovo di Sion contro i sudditi i-ibelli e ne ha in dono Ì\Iartigny e Chamasson. Questa sfilata di conti verdi e rossi si riassume e. cinge la corona ducale in Amedeo XIII primo Duca cli Savoia. Nel 1434 Amedeo si ritira con cinque compagni nell'eremo di Ripaglia donde regge le cose maggiori dello Stato e promulga gli statuti contro i fattucchieri e gli eretici. Dopo cinque anni esce dall'eremo per cingere la tiara pontificia offertagli dal Concilio di Basilea. Così il primo Duca di Casa Savoja è un Papa. E qUesto Papa per primo atto riduce nelle proprie mani e poi in quelle della sua Casa la dignità vescovile di Ginevra. E Casa Savoia deputa a sostenere quella dignità i suoi cadetti o bastardi, e talora in età teneris• sima. Col cinquecento si chiude il periodo allobrogo della casa Savoia e si apre il periodo piemontese. Ma la sua azione al di quà come al di là delle Alpi si svolge in una perpetua armonia con gli istinti e le tradizioni domestiche. * * * Mentre la lotta tra l'Impero e la Chiesa, fra il feudalismo e la teocrazia, impedisce che l'Europa tutta si tramuti in un monastero o in un campo di battaglia - una vita nuova si agita nei Comuni - e dal loro seno sbocciano i primi germi dell'uguaglianza moderna. I crociati partiti credenti dall'Europa tornano scettici dall'Oriente; il sentimento della natm·a invade templi e castelli - e Arnaldo da Brescia, apostolo e soldato, tribuno e martire, si presenta innanzi agli altari teocratici, in nome del lavoro che nobilita e redime. Sul ceppo della Ragione germoglia l'eresia. La chiesa, che indarno avventa i suoi fulmini, viene a patti con la scolastica per mistificare le coscienze turbate, ma non basta: è costretta ad accendere i roghi per illumioare il mondo. Alla luce di ogni rogo Giovanni Huss, Wicleff, Lutero, Calvino scrivono la storia dei ribelli alla idea teocratica - mentre il cozzo delle spade mescolandosi al cozzo delle idee fa scorrere il sangue a fiotti per le valli d'Europa. Questa lotta del pensiero contro il domma, venuta fuori da tutte le manifestazioni dello spirito umano - dal dubbio dei filosofi alla satira dei poeti - ebbe i suoi apostoli ed i suoi martiri anche in Piemente. La sto1·ia dei Valdesi segna. forse e senza for~e la pagina più truce e sanguinosa della dinastia sabauda. * * * Carlo III inizia l'era nuova della sua Casa con un pellegrinaggio a Santa Maria Balma di Provenza. Siamo all'eroe di San Quintino, a quell'EmanueleFiliberto che fa palpitare d'orgoglio Fanfulla. quando parla dei guerrieri di Casa Savoia. Fu questo eroe che introdusse i gesuiti in Piemonte: che tollerò i Valdesi soltanto quando non. riuscì a domarli malgrado ogai violenza: che solo, dopo la Spagna, proclamò i Decreti del Concilio di T1·ento nei suoi dominii italiani. È suo il famoso editto dell' 1 Giugno 1565, col quale intima agli eretici di convertirsi entro due mesi o espatriare, pena la morte ai recidivi, ai predi-- canti, ai venditori di libri proibiti, a chi li ospitasse; premio ai delatori, la quarta parte dei beni confiscati. Ma la per.;;ecuzioue contro i Valdesi continuata. da Carlo Emanuele I e da Vittorio Amedeo I attinge l'apogeo della crudeltà più efferata sotto la. reggenza di Madama Reale, la pia e devota duchessa Cristina. Fonda a Torino la Propaganda Fide; mette lo Stato sotto il dominio morale dei Cappuccini: si rubano i fanciulletti valdesi per farli cattolici. Poi nel fatale anno 1665 semina le valli e le rupi del Piemonte di lagrime e di sangue: immòla alla ferocia cattolica uomini, donne, vecchi, fanciulli, incalzati dal ferro dei fanatici giannizzeri di balza in balza come belve feroci: ciò che la spada non miete, mietono gli stenti, i geli e la fame. L'Europa si commove così vivamente che lo stesso Pontefice, lo stesso Cardinal Mazarino invocano pietà pei valdesi ! La pia duchessa non cede che sotto l' eroica, indomabile resistenza di quelli audaci ribelli alla inquisizione, di quei liberi e generosi che, senza tetto e senza pane, resistono combatteodo per la libertà della loro coscienza e non posano le armi che il giorno in cui forzano la pia gentildonna a riconoscere i loro diritti. Dinanzi a questa· apoteosi della intolleranza 1·eligiosa impallidiscono le persecuzioni che si successero fra i discendenti, con pertinacia crudele, versopoveri Valdesi. Allorchè tramontato il periodo Piemontese comincia con Carlo Alberto il periodo italiano della Casa Sabauda, i tempi profondamente mutati si sono già imposti ad uomini e cose; ma nello spirito dei
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==