HO RIVISTAPOPOLAREDI POLITICALETTEREE SCIE ZE SOCIALI battute le asserzioni pessimiste de Le Bon, Faguet, Pearson, Madame de Barine. Se le razze inferiori entrassero nel circolo della nostra ci viltà, questa ne riceverebbe incremento e il benessere di tutti serebbe aumentato. Il Novicow, sia detto a sua lode, quantunque individualista, non si spaventa neppure per la poss;bile tirannide sociali.sta. L'A. mette bellamente in canzonatura il Lapouge coi suo dolico-biondi e brachi-bruno. La lettura del libro gioverebbe anche ai lombrosia.ni d'Italia. Sir JoH" RouERT SEELEY: Formalion 'de la politique brilannique. Traduction du Colonel Baille. Paris. Armand Colin e C. (2 volumi). Il Seeley conosciuto per molti lavori !atteri e storici e specialmente per l'opera sull'Espansione dell'Inghilterra con questa sulla Formazione della politica britannica chiuse brillantemente la sua vita. Il libro venne pubblicato dopo la su\ morte (1895). Non diremo dei pregi dello stile, della larghezza di vedute del Seeley, ch'era un liberale (mperialista - nel senso che si da a quest:i. parola in Inghilterra - ma accenneremo di volo ai oaratte1•i principali, che contrassegnano il periodo storico trattato, che va dalla regina Elisabetta alla regina Anna. Gli eroi principali del nostro autore sono Elisabetta, Cromwell e Guglielmo 3°, che considera come i veri fondatori della politica. estera nazionale della Grande Brettagna. Ed è della politica estera che essenzialmente si occupa, Folgendo in pari tempo e in modo magistrale quella delle altre principali potenze di Europa : Spagna, Austria, Francia e Paesi Bassi. La politica estera britannica. in quel tempo sta in intima relazione col movimento cattolico iniziato da un papa c1•istiano - Paolo IV -, che costituisce la contro-riforma che fa capo al Concilio di Trento. L'ultima fase di questa contro-1·i(orma viene contrassegnata. dall'arrivo di Giacomo 2° al trono in Inghilterra e dalla revoca dell'Editto di Nantes in Francia. La politica estera esercitò una influenza decisi va sulla. politica interna in Inghilterra. Vollero. farla dinas•iea. Carlo I e Giacomo Il e provoca1•ono due grandi rivoluzioni, che condussero il primo sul patibolo e il secondo in esilio. Si considera di ordinario, dice il Seeley, la rivoluzione del 1688 dal solo punto di vista costituzionale e se ne fa una rivendicazione della libertà contro le pretese del potere assoluto, del protestantesimo contro il cattolicismo. Invece la rivoluzione fu causata a preferenza da.11'opposizione alla supremazia francese, che veniva favorita dalla politica dinastica degli ultimi Stuardi. Guglielmo III fu il grande riconciliatore che stabili un compromesso soddisfacente tra la nazione e la dinastia., tra la politica estera e la interna. La seconda rivoluzione, perciò, ebbe una eccezionale importanza internazionale e fece dell'Inghilterra il fattore principale dell'equilibrio europeo. La politica estera nazionale iniziata da Elisabetta - col concorso di Draka e di Raleigh - ed arrivata alla maturità sotto la regina Anna, quando cessa di esserJ Ù!Jlese e '.liviane d1,vve~o britannica coll'unione definitiva della Scozia. Allora il commercio divenne il tratto caratteristico della nazione; il suo organismo speciale - debito pubblico, banca, armata permanente - fu in pieno vigore; e l'opinione pubblica, avente per organo il Parlamento, rimpiazzò l'interesse dinastico nella direzione degli affari esteri. L'unione colla Scozia, che generò la politica britannica, non avvenne, secondo l' A., per i motivi ordinariamente indicati, ma per l'influenza degli interessi commerciali e marittimi, che divengono prepondel'anti dopo la secc•nda rivoluzione. Questi interessi commerciali e ma. rittimi, che divengono preponderanti dopo la seconda rivoluzione. Questi interessi commerciali mettono l'Inghilterra in lotta con tutte le nazioni in 1 Europa. e la inducono anche ad una legislazione feroce contro l'Irlanda. La politica estera nazionale formatasi nel periodo che corre da Elisabetta ad Anna ha dato origine allo Stato Commerciale; ed è la politica., che dura ancora. L'Or>-'ra del Seeley riesce alla dimostrazione della grande preponderanza del fattore economico nella Storia. lUONTESPERELLI ZOPIRO: Dal sen fuggili - Versi - Bemporad, Firenze. È un volumetto di riusc'tissimi versi, quello che il nostro amico Prof. Montesperelli, fra una lezione e un articolo di giornale ha compilati, riunendovi le sensazioni e gli sfoghi del suo temperamenio di artista. Elegante il volume, come i verili, i quali hanno tutti forma squisita e andatura vivace. Da essi scaturisce sempre con forma incisi va, un pensiero eh' è Ol'd.profondo, ora arguto, ora elevato. Ve ne sono di quelli affermanti una eletta concezione artistica, altri inspirati ad idee sociali; cosi il sonetto su Cristo, quello Pace, Il Mare, I Miserabili ecc. La Casaeditrice BRIGOLA di Milano, ci annuncia la pubblicazione entro il mese di ottobre dei Ricordi di fanciullezza di Jack La Bolina del Il Braccialetto di Luigi Capuana delle Note letterarie di Domenico Oliva e del Il Giglio di Egisto Roggero. È in corso di stampa e comparirà al principio del 1.898 una seconda edizione, ampliata e corretta del libro del Prof. Napoleone Colajanni sul Socialismo. Di questa vei·rà spedita una copia a tutti quegli abbonati che avranno sodisfatto anticipatamente il prezzo di abbonamento alla Rivista. Per abbonarsi, spedire lettera o Cartolina-Vaglia a/l'Onorevole Dr. Napoleone Colajannl - Roma. L' Italia ùBPl opolo Giornale repubblicano quotidiano di Milano Fondatore 'DARIO PAPA- Direttore GUSTAVO CHIESI Anno L.15 - Semestre L. 8 - Trimestre. 4,50. Dr. Napoleone Colajanni proprietario,direttore-responsabile, Roma, Tip. Tiberina, Via de' Gigli d'Oro, 16.
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