Rivista popolare di politica lettere e escienze sociali - anno III - n. 7 - 15 ottobre 1897

RIVISTA POPOLARE DI POLITICA LETTERE E SCIE 'ZE SOCIALI 135 suo predecessore ricorclnnùo molli altri pnssaggi nei quali il linguaggio gitLridico è notc\'olmentc spropositalo. Così ora non si sa più se Shakespeare era un avvocato, o se era un callivo flY\'0Cato, o se semplicemente era un gran(IC spirito profetico che si clilcllarn cli JJl'eparare ai suoi poste1·i queste clispule accanite c111aoloinutili. i\la pur troppo i commentatori delle grancli opere ciel genio sono inC\'itabili: questa è la sola muffa che possa fiorire sulla loro eterna giovinezza ed è così innocua e clivertente che è bene vi sia. Tutti oratori ! iU1·EUiot Stock ha avuto un'idea luminosa per alleviare le pene degli oratori d'occasione. ll illanuale del Presicle11te testè pubblicato è acCLtratamcote fatto per soccorrere con argomenti eia trattare, con ricordi storici, con opinioni auto1·evoli, con tirate efficaci e a grande effetto, tutti coloro che hanno la S\·entura di dover frequentemente presiedere nieelings banchetti ed altre pubbliche adunanze e sono costretti al ])rinclisi o])bligatorio delJa fine. Con questo prezioso prontuario in tasca il più taciturno deputato può passare per un Caslelar agli occhi degli elettori attoniti i quali d'ora in poi si spiegheranno il dignitoso ilcozio ciel loro rappresentante alla Camc1·a, come fina diplomazia parlamentare. Gli uominì colla coda Alla società antl'Opologica di Parigi, in una delle ultime sedute, il signor Zabol'Owschy, ha dissipato la leggenda degli uomiDi colla coda, che secondo alcuni racconti cli viaggiatori, popolerebbero certi villaggi nell'Estremo Oriente. Ecco a qual proposito egli ha follo la sua discussione: Un antico funzionario coloniale racconta che durante un suo ,·iaggio nell' Indochina, nel 1890, si è trovato dinanzi acl un uomo dal tipo Jloy. Costui era anampicato su di un albero, quando fu sorpreso dal uo arrivo. Subito, con un'agilitù eia acrobnta, discese e mentre egli parlava coi viaggiatori, gli annamili del seguito, scuoprirono la cocla elle gli ornava la parte posteriore. Lo credettero una scimmia parlante. L'incligcno in lingua annamita affel'mò che Lulli i suoi simili erano un tempo provvisti clella cocla, ma l'unione di essi con altre razze a\·e\'U in breve tempo fatto scomparire, nei piì1, questo carattere antropologico. Zaborowscby, crede che il funzionario sia stato troppo credulo e che l'indigeno si sia burlalo cli ltLi; efTcltivamcnte è impossibile che vi sieno delle tribù di uomini colla cocla, giacchè questa appCl1(1ice è una anol'llialilà, anzi una (lcformilà eccezionale. La coda i è trovata su degli i11clivicluidi tutte le razze come anomalìn, non è però un cn1·.1Ueredi UnLivoetnico. Poco tempo fft, un cosc1·illo di ì\lontmait·tre, rcsultò alla visita nvere una cocla cli oltr·e G cenlimcll'i. In a11lico un certo Cnn•illicr, grande nemico dei turchi, contro i quali fece a11clte il pil'ata, a\•e1'a pure un'appendice coccigea, parimenti un negl'O cli forza erculea cJ1iamato J\Iohame<I e elle fu os crvato dal i\Jaillct. J\larco Polo dice che gli incligeni cli Sumatra ave\'ano la cocla, grossa come quella di 1m cane. Eckcr, ha o set'\'ato parecchie cenlirrnia cli fl'ti umani e l'iconosciuto che mai una volta la fcll'ma cmbriouale del coccige, che è cruella di un' appendice acuminala nel quarto mese, si è mantenuta realmente al di là della gestazione. i.\'on e' è da stupirsi che l' individuo possegga una appendice caudale in un certo momento della gestazione. i.\'ell' alveo materno l'embrione umano non è che una cellula unica, poi questa eia origine a delle altre, le quali si moltiplicano e formano una colonia di cellule elle costituisce l'embrione. E allora un zoofita, poi un mollusco, infine un vertebrato provvisto di brancbie come i pesci, cli ([UÌ passa allo stato di vertebrato n respirazioze polmonare. Questo processo fece dire al celebre Haekel, che l'uomo in nove mesi percorre lulli gli staclii che la specie animale ha percorso nei tempi geologici per giungere fino alla complessità dell'uomo. Rasse[na dipubblicazioni ec omiche sociali La Rivista Pupolare dovrebbe avere le dimensioni della Nuova Antologia per potersi occupare, come vo1-rebbe di tulle le pubblicazioni che le pervengono in dono. J:\on avendole è costretta a di:e breven1ente delle più notevoli raggruppandole da oggi in poi secondo la materia di cui trattano. lniz,an,!o questa rassegna diamo il primo posto all'ultimo libro del nostro illustre collaburatore Acbille Loria (La p,-oprie à fvndiaria e la quistione sociale Verona. Drucker. 1897. L. ::S). Comprende quattro monog1·afìe: t· La legge di popvla:::ione e il sistema soc1ale; 2· Cai-lo Dancin e l'Economia politica; 3· La terra e il sistema sociale; 4· La na::ionali:::::azione della te,-i-a. Solo l'ultima è nuova; le altre sono ristampe. Nella prima stabilisce la necessità di avere un principio generale, cbe spieghi tutta la fenomenologia economicosociale e che egli trova nel principio di popolazione. Combatte il maltusianismo convinto com' è che sono le condizioni economkhe quelle, cbe regolano lo sviluppo delJa popolazione e che la differenziazione odierna della fortuna non dipende dalla verificazione della legge ruallusiana, sibbene da fenomeni giuridici e sociali. Considera le leggi naturali uel senso ortodosso come una sterile fantasia della meta Il.sica sociale ed accetta il socialismo di Stato; vorrebbe che ti materialismo storico non fosse preso troppo al.a lettera. Si sa che in quanto a queste due ultime quistioni il Loria ba mutato alquanto di parere; noi ci troviamo d' accordo col suo antico modo di vedere. In Carlo Darwin e l'Economia politica fa vedere in quale misura il metodo darviniano può giovare allo studio della economia; ma combatte vigorosamente e giustamente l'applicazione delle principali ipote•i darviniane alla società umana. Nella Te,-ra col sist,ema sociale riprende l'argomento precedente, per di::1ostrare che rella rncittà attuale non trionfano i migliori, ma i peggiori. Espost~ le Ya•ietà di materialismo storico co le quali si tentò sinora di spiegare !"evoluzione sociale mette in evidenza la suprema importanza della terra, la cui appropriazione da parte <li pochi da origine a lutti i f"nomeni deplorevoli del capitalismo e preconizza l'associazione mista e libera fra il produttore

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