RIVISTA POPOLARE DI POLITICA LETTERE E SCIE ·zE SOCIALI 233 c§perimentalismo§ ciale Un monopolio riuscito. Abbiamo tante volL1·cl'ipclulo che in questa 1·u.1Jrica si espongono falli e non si discutono teorie; anche oggi esponiamo alcuni / alti, che contraclclicono alcLme leorie prcdilcltc degli economisti ortodossi e che manciano, almeno parzialmente, le loro leggi naturali. E questi (alti li sottoponiamo all'attenzione dell'amico nostro Vilfredo Pareto, elle altra volta sui medesimi venne tratto in errore da falsi dati, che vennero pubblicati in alcuni giomali e in qualche autorevole rivista. Oggi vogliamo intrattenerci su di un monopolio ben riuscito, sebbene incompleto, con largo benefizio dei lavoratori, degli industriali e dei capitalisti: ciel monopolio dello zolfo, esercitato dall'/J11ylo-Sicilian sulphur compa11)". È noto che questa società per sorgere ebbe bisogno di parecchi anni cli pazienti tentativi e di studi accurati da parte sopratutto dcli' Ingegnere Riccardo Travaglia; cd è noto del pari che non si sarebbe riuscili nella coslituzionc della medesima se la crisi c1·onica, che tormentava eia un clecc11nio I' inclustria zolllfera, non nvcssc raggiunto proporzioni tali da diventare un scrio pericolo per l'ol'Clinc pubblico. Solo allora il governo, cui inclarno pc1· il pa salo si Cl'a fatto appelJo pc1· inlcrcs arsi clclla sorte dei zolfntari, si clccisc ad intervenire e dette il suo cflicacc contributo in prò di una intrapresa, eh' è riuscita in Italia di vantaggio a tulli - caso rarissimo - e che a1Tccò soltanto forte dispiacere a pochi banchieri cspo1'latori della Sicilia ccl ai grandi industriali clcll'cstcro. Coloro i quali spcCLLlavanolristamcntc sulla miseria degli operai e sul clnnno economico cli alcune p1·ovincic clclla Sicilia, affermavano che e' c1·ano ragioni ineso,·abili che costringevano a mantenere bassi i prezzi dello zolfo - appena ridotti ad un terzo cli q,1ello ch'erano stati in altr·i tempi - e che ogni tentativo per rialznrli in ullimo sarchbc riuscilo fatale ali' inclustria stessa, che volcvnsi aiutare; non esitavano anzi e consigliare ulteriori riduzioni nei prezzi sebbene questi fossero tali da pcrrncttcr-c solUrnto il. salario tlclln fame pri lavoratori e eia spingere nel baratro clrl {allimcnto gl' industriali. l'on tcncnclo conto della sopra-pr·ocluzionc clcllo zoHo, ch'c1·n poca cosa, ma che i 1Janchie1·iesportatori non volcvnno eliminata perchè a loro facc,·a comoclo per giustificare il mantenirnc11todel prezzo bassissimo ciel minerale prczio o, si affcnnavn ch'era terminato il monopolio naturnlc della Sicilia. ·on si me11zionava che la produzione delle Calalwir, della pr·ovincia cli Avellino a cli Cc c11anon bastò mai ai bisogni della sollbrnzionc delle vili nel continente italiano. La fine Licimonopolio naturale si a1111unziaw1fontlata su questi motivi: 1° si erano trovati dei soslitulivi allo zolfo; 2° i erano rinvenute grandi mmrcrc nell'America ciel ~ord e nel Giappone; 3° lo zolfo rigenerato col processo Chance, elimin.wa dal mercato lo zolfo 11alivocli Sicilia. ffoncle l'impellente ncccssitù per· vincere questa triplice conco1Tc11zacli ridurre sempre più i prezzi ciel minerale siciliano. 1 falli, clopo la costituzione della ,\nglo-Sicilian Sulphur Cornpauy, hanno smentilo in modo schiacciante questi tre argomenti accnmpali dalla speculazione ai clanni cicli'isola o meglio delle provincie cli Girgenti, cli Caltanisctta e cli una parte di quella cli Cntania e cli Palermo; e i fatti dicono elle appena costituito il monopolio aumentarono di circa il sesscmlct per cento i prezzi ccl aumentò contemporaneamente l'esporta- .:;;io11e. Così clovern essere e così fu per le seguenti ragioni: 1. 0 I sostil1ttivi dello :;,olfo. Impropriamente si adoperava la parola sostitulivo quando si accennava ali' impiego delle piriti per la produzione dell'acido solforico. Aci ogni modo le statistiche internazionali, opportunamente esposte e commentate due anni or sono dal Ca,·. Pagano di Palermo dimostravano elle da molti anni in quà erano aumentate parallelamente la produzione ccl il consumo dello zolJo cli Sicilia e dell'acido solforico estratto dalle piriti; l'aumento del secondo poi fu tale elle se si fosse clo,·uto ottenerlo clallo zolfo nativo in pochi imi anni tulle le miniere della Sicilia si sarebbero esaurite. J)a questo aumento contemporaneo clcllc due procluzioni e dei cluc conumi non sorge nll'cviclcnza la conclusione che tra i cluc pro(lolli non c' è concorrenza vera? 2° Le 111i11iere di .,./merica e de/ Giappone. l'c1· quelle del Ginpponc i sa che e· era una pr·ochrzioncdi ci1·ca 20,000 tonnellate all'anno che non pote,·a nuocere nl1'industria siciliana per l'u o sempre più IC:ll'goche ciel suo mincrnlc f'tlccvasinell'agricoltura e in srnrialissimc industrie. Le miniere amcl'icanc si possono oggi <lcsignar·ccome una cli onesta invenzione clegli importatori amcl'icani, che ne faccHmo fantastiche descrizioni in alcune l'ivistc speciali da servire soltanto per mettere paura nei pro<luttori italiani. J.a mistificazione era così volgal'c, che f'amcl'aviglia elle ne sia rimasto vittima anche un commerciante tanto colto e intelligc11tcquale il Saraw cli i\lc ina. Che si trattasse di una mistificazione vera si potè argomentarlo dalla ci1·coslanza che l'ultra protezionista tal'iffa i\lac Kinlcy la ciò libcrn la voce zolfo! La maggiore cspol'- lazionc ciel 1897 verso gli Stati Unili, elette il colpo cli grazia alle immaginarie miniere. 3° li processo Cltancc. Per· intcn(lere il rnlore cli questo temuto concorrente (lcllo zolfo cliSicilia si premette, che appena co lil11il.il'Anglo-SicilianCompany s" insinuò che gli pcculato1·i inglesi vi erano cntl'ali per tcn<lerc un insidia ,lii' illllustria i olana e p1·omuovr1·c lo sviluppo della rigencrazio11c clcllozollo in Inghilterra, in g11ia rhc alla caclenzn ciel monopolio, il neo concorTcntc, fallo adulto, avrebbr potuto schiacciare la pr·oduzionc siciliann. E siffatte panzane furono spacciate con i11a11clitasfucciatagginc in Sicilia eia qualche giol'llalc, che p1·eLcncleH1{lif'cnclel'llcgJ' interessi. La verità è assai tlivcrsa. L'A nglo-Sicilian intese così poco in itliar·c J' inclustria 11os1rn- e e lbssc stata vera In cosa il complice o la vittima dell'insidia sa-
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