RIVISTA POPOLARE DI POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI 109 mico per la istituzione di scuote snpcriori popolari. Jn breve la cosa ebbe vita e la nuova istituzione cominciò a funzionare. Ogni corso si compone, in meclia, d'un ciclo di. sei conferenze: ogni inscritto paga una lirone, ogni insegnante riceve un onorario cli 15 a 2J fìoriui. Alle spese si p1·ovvedecol provento del.le tasse, e con I.a sovvenzione dello Stato, la quale ogg·i, è cli 600 fiorini ei1•ea. Secondo una statistica elci Prof. Reycr il risultato ottenuto, finora, sarelJbe il segue11te: ·1891-95 1.895-96 K. 'X. N. N. Serie dei co1·si degli udi tori dei corsi degli uditori I. 2/4. 2557 22 3l07 TI. 2/4. 2232 18 2253 m. LO H09 22 21-20 L'esempio fu subilo seguilo cla altre Università, fra le quali quella di Gratz, elle in breve, come aflerma i I Rollet, aprì •l2 corsi. D'altra parte la cosa non è completamente nuova: non e' è città della Germania, che non conti almeno un paio cli associazioni private, il cui iscopo appunto sia codesta istrnzione superiore popolare (l}. Leggcnclo le numerose risposte pu!Jblicate dalla Zulmnf I, si nota subito la grande simpatia che Lulli gli illustri interrogati manifestano per la istituzione, senza cliscuterne gli elfclli senza giustificarla. Il professore A.Menger, piLLdi tutti, porta alle stelle gli lwcltsclml/,urscn, la cui estensione ritiene non utile, ma ueccssaria, l)er le seguenti 1·agioni: I - l' icleale sociale odierno, che consiste nella più completa estensione clella scienza, si compie per(ellarnenle in tal moclo; Il - la tendenza benefica all'avvicinamento, all'unione delle cliverse classi, ivi trova la sua sodclisl'azione; III - la influenza clella Chiesa potrebbe essere, in certo qual moclo, col tempo, sostituita da quella del1'Università. Crede proprio il i\Ienger che la estensione della scienza sia l'ideale sociale, che va cli conserva col 11azionale? O piuttosto, e con più ragione, quello enunziato dall' illustre professore è l'idecile scientifico moclerno? Di tm ideale sociale non si può parlare - cd il Gumplovicz, or non è molto, ne diede una splendida dimostrazione nella medesima Zu/mn/L-(2)- per la semplice ragione che gli ideali sono infiniti: uno, certo, sarà c1ucllodel Mcnger; ma è poi il pitì ul'ilc? Altri al parer mio, sono gli ideali sociali che senza essere cosi alti, sono più pratici. piLLnecessari - mi perdoni l'illustre maestro - e primo fra tulli l'iclcalc della libertà, ancora da raggiungere. ì\"cssnn cllù)bio che il progTcssivo sviluppo della scienza porterù i I. suo contributo non ctisprezzabil.c, ma sviluppo non vuol dire estensione - intesa questa parola nel senso (1) · MolLi~sime, t.Pdesche, si intitolano cla 1-lumbolclt; llumboldsoe,·ein fiir \"olk,bildung; moltissime, svizzere da Pestalozzi: Pestato::1.i Gesellschaft; oltre le numerose 1"ereiti fii1· ethische Kultur, Volkih?chschulverein, ccc. (2) Vèdi N. 35. ù1 cui In .intende iJ :Uenger - come il mag;,iore o minor numero degli scienziati non è condizione necessaria per il progresso della scienza. Cllr lo scopo clella politica interna deg·li stati europei sia stato e sia quello cli avvicinar tra loro le diverse classi sociali, eliminandone le differenze, non cliscuto, come non discnlo se sia possibile, o sia utile questa eroica impresa; clomanclosolo: pcrchè giusto la scienza ha eia esser I' inle1·mccliaria, la buona comare elle rncllc la parola di pace tra le due contendenti'? Non è una prol'anazione? O cbe coerenza è (Jltcsla per parte cli coloro che della scicnzn fanno una religione? Ogni mezzo prima cl'esscr proposto, cleve esser dimostrato ido11co. Fa questo iJ ;.ucnge1·? No ! Ebbene, chiunque allora, ha il clirillo - pur riconosccnclo che una aflcrmazione partita eia uno scienziato ha un valore - cli credere il contrario. Ci fu un'epoca, nella quale si scrisse e si discusse, molto, sulla possq:>ilitàdi tm tempo, in cui la morale avrc!Jbe sostituito la religione. Non ci volle fotica per mostrare l'assurdità cli una tale ipotesi. Che il i\Icngcr voglia inaugw'are un nuovo periodo cli cliscussioni con la sua utopia? i\Ia e' è ancora: socialmente sostituibili sono clue istituzioni - né e' è bisogno di provarlo - i cui effetti, le cui funzioni se non eguali, sieno almeno equivalenti. Fra Cbiesa ed Università, Religione e Scienza, c'è un abisso profonclo, come delle istituzioni, che hanno o dovrebbero avere funzioni e còmpiti clivcrsi, come dottrine, che si rinnegano a vicencla, perchè, checchè se ne dica, la scienza è atea I E basta qui, per ora. Io non dubito dell'attenzione, clella diligenza, del profitto degli uditori, magnificata dal Jiorel, dal Cohn, clal Lamprecltt. Io ammetto pure, come alferma Lujo Brentano, elle gli scolari si interessino delle lezioni fino al punto da discuterle tra di loro. Che prova ciò ? Percbè - se non erro - solamente con questo trionf aie argomento gli illustri interpellati vogliono mostrare la utilJtàanzi la necessità degli hochschullwrsen e delle Università popolari. Il corso tenuto dal Brentano a i\lonaco è stato frequentato da 14/4.0 uditori, che, secondo una statistica compilata dal medesimo professore, così van ripartiti: K.iùfleutc uncl Bankbeamte 226 TechnisclleBeruJ'sartenuncl Fabrikanten •102 Boomw M Offizirrc mHLSolclatcn 28 Gelehrtc Bcrufsarten 33 Kunstlrr und Kunstelcven Scllrifsteller, ccc. Lchrstancl Studircnclc Beutner llanùwcrker und Arbeitcr Damen ohnc bestimmten Ucruf 50 26 83 Hl l 1428 256 Risullalo lJcn magro ! i\Iagrissimo poi, se si osserva che una metà degli iscritti, circa, non appartiene a
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