Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno III - n. 6 - 30 settembre 1897

106 RIVISTA POPOLAREDI POLITICALETTEREE SCIENZESOCIALI « zia, la maclrc cli ogni vizio e la sorgente cklla di- " pcnclenza, era amala sopra tntlC' lC' eosr. Come oggi « in Irl.ancla, prevalevano in Iscozia i <lt'littiagrari: ... « gli ScozzC'siinfine rrano asinli, pig,·i, vendicativi, « rissosi, sa11gni11arì. » (/ftmals o/ Brilish Pcasa11flJ· p. 150). 1\011si clirelJIJr_.chelo scrillore angl.o-ccUico parti <lei Siciliani e elci S,ll'(li o<licrni? E e' è (li meglio. Il Loml)l'0SOSl('SS0in uno dei snoi ravvieinamcnli etnici esclama : « Le grnssazioni acca- " dono in Sardegna come nei clan Scozzesi o nelle « tribLLArabe. n (Nicc{oro p. 65). Duncruc? Dunque: habernus con{ìtcntem reumi Questa grassazione che sollo il regime <Lcl clan carallcrizza i Sareii, gli Arabi e gli Scozzesi elimina Ja distinzione trn le razze e alla razza, in se stessa, loglic crualunqne speciale potere criminogeno. * Potrei ancora dilungarmi su qucslo tema e adclurre nuovi fatti storici in favore cli ciò che sostengo, ma la lLrnghczza cli (JLLCstoarticolo m' impone di porre termine alle citazioni; mi Hmiterò soltanto a rico1'(lm·c che alla fine ciel secolo scorso .la Loml)a1·cliae il PicmoHlc clic oggi sono oggC'tto lii ammi1·azionc e cli inviclia, erano in conclizioni morali assai clivcrsc; i caratteri dei piemontesi sopratullo si avvicinaYanomaggiormente a quclfr elci Sardi e dei Sici.liani o(licmi. (Vedi Tivaroni: L'Italia prima della rivolidonc francese p. 153, -158 e 272). Ciò dctlo mi affrclto alla conclusione per chiedere: Si può sperare che in un avvenire più o meno prossimo e promovcmlo opportune trasformazioni clclle concliz1onisociali queste razze, 0ra tanlo proclivi al rlclillo, progrediscano moralmente? Pc1· la .::;onadelinquente il Niccforo lo esclude recisamente; egli ne ritiene la razza, elle l'abita inallallabile, impossibilitata a progrcclirr, e a<l evolversi, cristaUizzata, immersa in 1111 passato, chr non ha pi1't ragione cli csisten·. (p. 58 e o!.J). Questa la sua <lesolanlr concl11sioor; la quale se rosse giusta eonsigliercbl)c l'uso del l"l'rro e del fuoco per clisL1·111·g1l1ic abitanti. La Sarclegna così p1·r,cntcr-elJbc 1111azona <loppiamente malcllella: maledetta nrlla terra, che J'on. ìUacola ha proclamala immo(lifìca!Jilc - malcclctta negli 11omi11ic,he non hanno racollà cli aclattamcnlo alla civiltà! La conclusione sa1·cl)bcallclirilt11raclolOl'0a; e meno male se 11011 si trnttassc lii applical'la che alla piccola zona dclinquc11tc clclla Sa1·llcg1ia.lUa I.a logica sugg·c1·isccallrimcnli: la razza malcclclla, elle popola lulla la Sarllegna, la Sicilia e il mezzogiorno li' llalia, eh' è tanlo affine per la sua criminalità alla prima, llovrcbbc essere ugualmcnlc tratlala col ferro e col fuoco - cla1malaalla morte come le ra::.::;cinferiori clcll'Africa, (lcll' ALtslralia ccc. clic i feroci e scellcrali civiliz.::;atori dell'Europa sislcmalicamcnlc clistrug·gonoper rubarne le terre. i'on esagero per· comodità clipolemica. Chi conosce la leltcrnlura della scuola (li antropologia cr•iminalc sa che tra le lincl' cli ogni sua pulJJ)licnziouesi legge siffatta at1·occ co11cl11sio11Sr.e esplicitamente non vi è formulala lo si deve alla p,111ru dell'impopolarità; paure elle nou ha avuto il i'licefo1·0, il cui pensiero genuino si rileva eia ciò che egli scrive sulla eredità, che costituisce, come <lissi, l'influenza alliva clclla ra::::a. « L' crcclilariclà psichica è fallo ben salclo e « ben organizzato che non sparisce - come crcclono « il D'I raussonYillc e il lloll, di fronle all'imitazione « e alla educazione; è la psiche che si trasmette <lai « padre al figlio, falalmc11tccon Lutlo il cumulo dei « suoi clifctli,come ne fanno fc<lcle strane genealogie « cli Lcmairc, cli Cllrclicn, del beone i\Ja, - le os- " scrvazioni lii. Thompson, cli , irgilio, di )larro, cli. « Kocll; è l'organizzazione <lei carallcri morali, che « passa dal generante al generato per mezzo del mi- « sterioso fenomeno clcll'credità psico-organica " (p. 68 e altrove. E qui ripeto: se non si lrallassc clrc cicli'opinione pc1·so1rnlcciel l\iccforo la si potrcl)IJCprcnclcrc come una clcllc solilc csagcrnzio11idei giovani e dei neofiti; ma è il macstro,Enrico Ferri che lo loda per le opinioni manifestate. Nella Prefazione elciFerri, infatti si legge: « Lontano da ogni reliccnza e eia ogni convenziona- « lismo, il Niceloro chiama « pane il pcmc » così nelle « premesse cliagnoslichc come nei suggcrimcnli della « cura. Forse qualche particolare affermazione o in- " clLtzioncmeritavano il crogiuolo di una osservazione « più oslinata; ma le lince genernli e i dati principali « e le conclnsioni non sono che documento nuovo « della f'econdità teorica e pratica portata nel campo « clella criminologia clal mctoclo sperimentale e clios- " servazionc clclla scuola posiliva. » (p. I e II). Est0cc clai1·? La solidarietà è completa tra il maestro e il discepolo; solidarietà, che apparisce meglio dalle parole ciel maeslro, che il clisccpolo riporta a p. 07. E l'el'rore, fortunalamentc è ncll' uno e nel- !' altro. L'eternità, l'immutabilità elci caratteri clclla razza emerge chiara clal modo cl' intcnclerc l'eredità. Questa concezione si adatterebbe perfettamente alla teoria di Wcissmann, che nega la trasmissibilità ciel caralteri acquisiti; ma riconosciuta crucsta trnsmisslliilità, senza la quale non si piegherebbe il progresso morale e intelleltuale, dall'uomo primitivo, dal selvaggio all'uomo civile attuale, l' ipotesi della perennilà elci caratteri clclla razza, s' inl'rangc dinnanzi all'evidenza dei fatti. Questi caratteri non muLano se non interviene l' azione cli altri l'attori - elci!' cclucazionc e clclla istruzione sopratutto, come bellamente, tra lanli altri, ha insegnato il Guyau. Se gli Scozzesi cl'oggi quanto agli .istinli sanguinari sono tanto diversi clai loro non remoti antenati e l'omicidio è tra loro un n1tto eccezionalissimo,lo si deve a quella legge scolastica elci IG96, che prima che in [nghiltcrTa diffuse ne.Ila Scozia l'istruzione. La benefica infinenza di quella legge da tanti riconosciuta vP.nnctcstè riconf'crniala clal Hus cli Garnicr. L'crctlilù elci caratteri criminosi, certamente verrà rinforzala da una educazione calliva; ccl è il caso dei Lemail'C, dei ìllln. etc. - casi inclivicluali cd eccezionali coi cruali non si può spiegare I.'evoluzione clcllc collettività. Del resto nella stessa Sar·dcgna e nello stesso Niccforo si trova la smentita alla teoria clclla scuola cli antropologia criminale. Nella Gallura egli riconosce elle una volta prevalse l'omicidio per vendetta; oggi invece al nemico si uccillono le pecore e le viti. (p. -14) Il progresso non è poco. Jlcglio questo progresso nrllc criminalità di lntta l'isola avrebbe poluto constatarlo se avesse posto rncutc a ciò elle era l'omiciclio per· vendetta in Sardegna alla fine del secolo scorso e sul principio dell'attunlc (E. Heclus: Geographie Univcrsclle Voi. J. p. 09G). Ancora: I.a Corsica, tanto vicina psicologicamente e geograficamente alla Sar(lcgna, colla sua diminuzione notevole cicli'omicidio - gli omicidi eia 23,H P<'I' 160,000 abitanti 11cl 18io-38 llisccnclono a 9,78 nC'I 1867-80 - stncliata dal compianto Hournc-t, (Dc la rrimilwlilé c11 Corse) riconl'crma la fcclc confortante nella moclifica!Jilitàclclla ra~=a e perciò nel progresso clelr umanitù <lappoichè per· qua11to fantastici i signori loml)rosiani non a1·1·ivc1·annao sostenC'n', elle questa e1101·rnceliminuzionc ncll'omiciclio, che ha messo la Col'sica. tanto eclcl)1·c - e 11·istamentc per la 11c11c/ella: a livello clellc mig·liori r·cgioni celte cl'Italia sia clov11taalla sostituzione cli una rnzza a quella 111cditcrrcwca. Il ft•nomeno è dovuto escl11sh'anwntt•al mutamento nella conclizionc sociale. Potremmo e clovrcmrno disperare clclla Sardegna e ciel mezzogiorno cl'Ilalia se rosse provalo che un governo onesto e inlclligcnte per lu11gaserie cli anni in-

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