Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno III - n. 6 - 30 settembre 1897

,J0:2 llIVISTA POPOLAREDI POLITICALETTER E ESCIBNZESOCIALI In questi giorni, i voti e gli auguri di tutta Italia si volgono a Siena, dove MATTEO RENATO lMBRIANI posa sul letto del dolore. In un giorno solenne, mentre ai piedi del monumento commer.:iorava gli ultimi caduti nelle lotte per la liberti'L Italiana,, ,egli cadde, e l' improvvìso malore troncò sulle sue labbra una nuova invocazione alla libertà: la perenne aspirazione dell'uomo, la divisa sua di paladino. Intorno al suo capezzale si affollarono e si affollano ancora gli amici, alla sua porta è un pellegrinaggio di popolo che trepidando chiede se può ancora sperare; per tutta Italia è un'attesa angosciosa che vela gli occhi di stristezza all'annuncio di un peggioramento e li fa brillare di gioia quando il telegrafo f'a sapere che un'aìtra crise è superata e la guarigioné; parziale o totale è possibile. Che cosa è questo, se non l'affetto che dovunque, fra tutti egli si era accaparrato? Proprio quando più si scriveva che in Italia siamo fatti scettici; che nulla ornai scuote la fib1'a delle masse, il pe1·icolo di quest'uomo, il solo forse che superstite di una genernzione di e1·oi sac1'ificatisi pet' la Patr;a, non le abbia mandato il conto ed abbia continuato a dedicarle come gli altri se stesso; il pe1·icolo di questo generoso ha fatto ::;erpeggiaro per l'Italia come •un fremito e Mur1icipi, associazioni, cittadini, amici, tutti hanno dimostr-ato che la minacciata sciagura. Ct'...1la, sciagura delb pat!'ia e che i voti ai·denti di tutti la scongiura\'ano. Bovio, ha splenclidamente sintetizzato questo fotto così: « Il popolo sa quello che fa; ImiJriani non è scienzato illustre, non è gurrriero famoso, non è artista predaro. Eppure a nessuno scienziato, a nessun guerriero, a nessuno artista YCnnemai pro(ligato tanto tributo di affetlo. Egli è che Imbriani è eminente uomo cli cuore c(I il popolo lo ha i11tuilo; egli è il difensore dei deboli contro l'oppressore; la sua voce J1atuonato contro i (lcprcsso1•idi una nobile c(I infelice nazione, quanto per l' intlividuo malt1·atlato e percosso (lai poliziotti. lrniJriani ha il coraggio elci !con!'. e il p11(101·e <liu11al'anci11lla;ha riunite insieme la \'il'ilitù della vc11- <ll'tta e la g·cnc1·ositùdel perdono, E lo scienziato, il filosofo, il. gucl'l·ic1·0, l'artista, restano indietro, c(I hnllriani cmcrgr, pc1·chè il popolo lo Ila immcdc,imato in se stesso, lo sente, lo capiSCC',quasi carne (lclla sua cnrnc ». E noi che tutte queste sue qualità a,bbiamo da vicino ammirate, e sono state a noi stimolo e fede nella lotta; noi cl1e sentiamo quanto l'opera sua di difensore d'ogni giusta cau a sia necessaria in questi tempi tristi ali' Italia, auguriamo che la scienza esaudisca i voti fervidi, dovtmque si levano e lo renda alla sua vita di lotta, al suo ::ipo::tolato, all'affetto riconoscente del Paese. ~~~~ Perlarazzmaaledetta Gl' illusi, i !)ricconi e gli igno1·a11tic,he vogliono tro• val'C un'elevata giustificazione al brigantaggio collclti\'O, cioè nlla politica coloniale, parlauo con grande sicumera delle razze inferiori e clcllc razze superiori proprio come i llapagnetLa ]>'Annunzio parlano elci wpcruo111i11i, elle hanno il diritto di vivcl'c e scialare alle spalle ciel gTcgge vile dei lavo1·atori.Queste razze inferiori, elle si dovevano distruggere senza 1·impianto nell' interesse della civillà, altraYolta si cercavano nell'Africa, ncll'Asi1t, in America, nell'Auslrnlia - dovunque c'erano terre fertili eia con(Juistare, miniere eia $fruttare - qualche cosa insomma eia annaspare. I progTcssi dell'antropologia e della sociologia adesso hanno portalo le ricel'che in Europa dove hanno riscontrato razze inferiori, di rui - sempre nel!' interesse delle Ci\'iltùcd anche della mo1·alitù- bisognava augurarsi la pi-onta ~cornpursn elle all'uopo si può anche aitificialmcntr p1·ocurarc. ll Lapougc è il 1·npp1·cscntantc più geniale e più logico di crucstiani ,·opo-sociologi, che {)Cl'vcclc1·eJ)l'ogrctlirc e migliora1·cl'nmanitit vor1·ebbc1·0(list1·u1·ncal111cnouna buona metil. Jn Italia, pc1·ò, e' è tutta una scuola rinomata - quella del Lombr·oso - che, se l'ossc logil'a e non fosse impcciaia di opporlllllislllO, dovrcblJc a1Ti\'a1·e alle iclcnlichc conelusioni cui pCl'\'Cnncl'twto1·cdelle Sclcl'!io11s Socia/es. JI LomiJroso, infatti, in numr,·osc e ben note pub- ])lica,;ioni, J1a sostenuto sempre, che l'alta delinquenza di alru11i paesi. spccialmcnlc di alcune l'Cgioni ()cli' Italia, clcvcsi ali' influenza cli un fatto1·ci1'l'iducibilc: la n1Zza. A Lombr·oso, in questo si uniscono inconclizionatamcntc gli altri cluc triumviri clclla scuola antropologico-c1•iminalc, Fc1'l'i e Ga1•ofalo. I clisccpoli cli questa scuola si sono crccluti nel cloverc cli esagerare gl' insegnamenti ciel maestri forse non senza compiacimento degli ultimi, cui talo1·a mancò il coraggio clellc conclusioni rac\icali. E di cluc c\isce1)0li.il Fc1Tc1·0e il Cirnolo Hamnctt, la Rivista si è occupata. Oggi è la volln cli esaminare ciò che ha scritto tcstè un altro (lisccpolo, cui non manca il cornggio della p1·op1·iaopinione. Si potr·cbl)Cpnssar sopra al volume cli Alfrc<lo ·iccl'ol'o: La dcli11q11c;;1a1in Sardegna (Palermo, Hclllo Samlt·on) pr1-rhè ha ])rn poco valol'c scicnl ifico; ma il l'lllllUl'e illl0l'IIO al mcdcsilll0, sollernto con J'al'a aiJililù e co11vcl'a solicla1•ielùclaicompagni (li scuola, consiglia alll'imcnli; e impone poi un diligente esame pc! l'alto che il Ferri al libr·o ha aggiunto una prefazione, nella crualc lo p1·cscnta come uno elci saggi più compie/i di sociologia criminale. Combattendo il 'iccforo, (l11nrp1r,si combatte Il F<:1Tie tutta la sua

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