lUVIS'fA POi•LOAU.EDCPOLCTICALETTEREE SClENZE SOClA.Ll quanto l'estensionA riel territorio e_l11tradizioni, non sian° favorevoli al l?Overno direttr, in Francia. pure a temperare Ili' inconvenienti del regime parlamentare snebbe utile introdurlo 1?r:1d~tam,mtoaccoròanrlo l'iniziativa ad refe1·endum prima ai Consiali e-ene"ali A nos"i"- ai consigli m•t· nicinali. Con ciò si otterrP.bben i vantaggi del governo dfretto e di quello indiretto (Revue politique et pàrlementai1·e Settembre). Ré.néPinon: Chi sfrutterà la China? Dop(\ la guerra rhinor.iapponese la situazione della China può dirsi miidi~rata. Essa a nord ha cominciato a coltivare le relazioni colla Ru~sia. ed ora che la ferrovia tr~nsiberiana sta per essP.r compiuta, avrà C"n essa diretti scambi, che alimentati dalla sua immensa produzione se non minac~eranno l'Europa col pericolo d'una invasione gialla. le faranno risentire effetti economici di assai piÌI seria importanza. La preminP.nza ottenuta dai iriapponesi, delinPa altresi una influenza da parte loro sul Celeste impero, ed oirgi che essi hanno acquisite le forme di produzione europea. e p ssono largamente svilupparle colla indennità di guerra riscossa, la loro affinità di razza, la loro operosità potrà dirigP.r<i in una via di sviluppo economico serio e moderno la C~ina. Tanto la Russia quanto il Giappone potrebbero dunque assicurarsi lo sfruttamento delle naturali forze produttive chinesi. se un attrito cbe la Gran Brettagna ha sempre cercato di tener vivo fra i due imperi. non li fal)esse rivali. La Francia alleata della Russi,, amica del Giappone, confinante al Nord dei suoi po~sedimenti Iadocbinesi col Celeste Impero, può essere il mediatore della conciliazione. Essa che non può direttamente coltivare quelle sue colonie dell'Oceano Pacifico, avrebbe un largo vantaggio se i Giapponesi applicando la loro attività nella China. si PStendessero an(\he a queste colonie. Lo sfruttamento della China da prrrte dei Russi e dei Giapponesi avrà sulla vita economica del mondo iutiero una grande ripercus~ione, ma il sapere se essi divideranno all'amichevole i frutti di questa messa in valore di tante ricchezze, oppure se le disputeranno colla forza, é importante al più altro grado agli interessi vitali di tutte le grandi potenze (Revue des deux mondes 15 Settembre). Yves Guyot: Gli accidenti del lavoro in Germania. Dieci anni di esperienza dell'assicurazione obbligatoria in Germania giustificano il detto di Leon Say: « ogni istituzione. che diminuisce l'ini:;iativa e la responsabilità individuale è nefasta. » Cosi il sistema tedesco dell'assicurazione ob · bligatoria per gli accidenti del lavoro è venuto meno ai suoi fini in ·tutto e per tutto. i. È aumentato, invece di diminuire il numero degli accidenti da 23, 78 per 1000 assicurati nel 1882 a 37, 90 nel 1895 - un aumento del 60 010. I casi d'incapacità permanente furono 1,09 nel 1886 e 3,57 nel 1895 -un aumento del 237 0[0. 2 Non si e riusciti ad indennizzare tutte le vittime; perché in ogni anno furono pareccbi i casi dichiarati non professionali. 3. Sono aumentati i litigi e g i appelli alle sentenze : 1886 litigi 2446, appelli 267; 1896 litigi 38,647, appelli 9,273. 4. Non si ottenne la cosidetta pace sociale, perchè i socialisti aumentarono anziché diminuire. Bismark facendo del socialismo burocratico per combattere il socialismo rivoluzionario, ha fatto come l'imbecille che si gettava per metà nell'acqua per paura che la pioggia lo bagnasse. 5. Sono aumentati i pesi delle industrie: a) le spese generali sono aumentate da 1,42 per 1000 marchi di salario nel 1886 a 2,03 nel 1895 ; b) in rapporto alle indennità pagate le spese di amministrazione rappresentano circa il 22 0t0 delle indennità pagate; c) i soccorsi e le indennità rappresentano 0,76 per 1000 marchi di salario assicurato nel 1886 e 9,64 n91 1896. Gli stessi risultati o quasi. si ottennero in Austria. Perciò giu•tissima si appalesa la conclusione di Numa Droz : il rischio pi-ofessionale è la porta per la quale il socialismo può penetl·a~·enelle istituzioni moderne. Un minor male rappresenta la legge inglese, c"e mantiAne il principio della responsabilità, che non organizza alcuna corporazione. nè alcuna cassa di Stato. Se la. Francia deve entrare nella vi~ del socialismo di Stato con una I.P.ggedi claç.çe come qnesta cléll'assicurazione obhligatoria, mee-lio è che s'ispiri alla leQ"ge inl(lese eh' è la meno cattiva. (Revue politique et pm·lementriire. Settembre). Paola Lombroso : li senso drammatico nei disegni dei bambini. Il Snlly in un capitolo dPgli Studie• of Childood e la Sbinn nel volume intero Notes vf Child•·ens Draioin_ç, hanno mostrato come segua l'evoluzione del senso artistico nei disegni del bambino dal primo inizio. La Shinn nota la quasi Mssuna tenden1,a al disee:no de~orativo geometri~o. che pure parrE1bbe present~re minori difficoltà. Il bambino diseg-n~ per sè. -per soddisfare una spenie d'impulso interno e quindi Rolo le cose che lo interessano, per qnanto possano riu~cirgli piÌI rlifficili e imoerfette. Di punto in bianco vuol rappresentare gli uomini, gli animali, rappresentazione che pas•a per una serie infinita di gradi; prima è sempre la testa e le cose singole rlella testa, gli occhi, la lJocca, il naso che lo colpisce e che per lui diventa quasi il simbolo della figura. Ma di che genere sono i personaggi e i drammi che egli pretende e crede di rappresentare? Reciprocamente i suoi disegni rivelano la Sila psicol<'gia e la sua psicologia spiega i suoi disegni; e' è corrispondenza, analogia fra questi dis0 gni e i primi tentativi mimici del bambino. Appena sa rrggersi sulle gambe, il bambino cerca subito di scimmiottare qualcuno, di contraffare un personaggio: cammina con aria spavalda come un soldato, o finge di andare colle dita nel taschino come uno studente, o s'illude con una matita fra le labbra di fumar la pipa ecc. ecc. Questa sua ideazione egli la trasporta nel disegno. preoccupandosi sempre di rendere o Pespressione o il movimento di un personaggio e di dare alle rappresentazioni graflche un senso drammatico. Il bambino tende a riprodurre, ad immaginare delle scene drammatiche eromanzesche non solo, ma quando non riesce ad immaginare una trama, dà almeno un colorito drammatico ai suoi disegni, insistendo ed esagerando certi dettagli. C' è, infine, nel bambino la tendenza drammatica, perchè la drammatica sta alla poesia e al documento come il rosso, colore dinamogeno per eccellenza, sta al rosa e al grigio; e il bambino come il selvaggio afferra il fatto, il momento culminante, il colore che abbaglia più della sfumatura delicata, che solo possono afferrare quelli che possiedono una differenziazione psichica maggiore. (Emporium. Agosto) (1) Lester .F. Ward: La sociocrazia. La generale arte sociale. la direzione scientifica delle forze sociali da parte della mente della società pel suo vantaggio in stretta analogia con le arti prattiche del mondo industriale, è ciò che io fin'ora ho chiamato sociocrazia. Talvolta è stata confusa col socialismo ed io non posso, forse, meglio concludere la serie di articoli che vi ho consacrati, che col notare brevemente io quanto - secondo l'idea cha io ho del socialismo - la sociocrazia differisce dal socialismo ed anche dal regime di concorrenza prevalente, dall' individualismo. Ciò può farsi soltanto, al punto in cui siamo, con poche proposizioni antitetiche; (I) Ogni articolo dell' Empor·ium è splendidamente illustrato.
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