RIVISTA POPOLAREDI POLITICALETTERE E SCIENZE SOCIALI 111 Epperò, io intendo sempre parlare di utilità relativa, e non assoluta. Non Ilo mai pensato di negare la utilità della scienza i cui frutti sono incontestabili: aflcrmo, crcclo cli potere aflermarc, che la scienza impartita al popolo, con l'intento di sviluppai·nc la ragione, ha una utilità relativa ali.a spesa, al proclotto, nulla. Altrove ho cercato provare come una giusta funzione clella vita si abbia nello ccruilibrio stabile ed eterno fra ctto1·c e cervello, ragione e sentimento, equilibrio che è turbato da uno sviluppo maggiore tldl'una e dell'altra facoltà, con manifesto turbamento della funzione della vita. TI professor manchi si rallcg,·a, come naturalista, che nelle scuole non si reciti più il credo (1). lo non clivido né l'allegrezza dell'illustre psichialra, né le paure ciel deputato novio, pel rruale ogni prete i_, un baban, pur riconoscenclo che i maggiori mali del nostro paese dal clericalismo traggono origine. Doppia è la funzione di Dio: e' è il Dio, fattore dcli' Universo, che spiega il mondo, (2) - e' è un altro Dio, che non spiega niente, elle altro non è, se non la espressione di quell' incoscio, elle alimenta lo spirito, ·manifestandosi in tutte te forme dcll' ideale, che è poesia, rassegnazione, speranza e fin sentimento estetico. La scienza distrugge il primo, non dovrebbe toccare il seconclo. l\Ia, si noti, quanto più scendiamo giù, nel popolo, tanto più troviamo elle il primo co11cello si confonde col secondo, il quale non può salvarsi eia! naufragio del primo. A parte anche questo, non si ha il cliritto di abbauc,·c, quanclo non si ha come sostituire il clistrutto ! Proprio come quella povera donna alla quale in nome della legge e pel bene della società, si scques11·avaun piatto cli peperoni. - Faranno male, pigliateveli pure, ma datemi qualche altra cosa eia mangiare. - « La grande inllucnza clella Chiesa, dice il lllcngcr, si clcvc al fatto, ch'cssa giunge a tulli ». Ecl essa giunge a tutti, ricordi l' iUustrc professore, solo pcrcllè al cuore si volge, laclclove la scienza solamente sul cervello può e cleve contare. Come spiegare altrimenti la ingenua aifermazione del Colrn « i corsi d'arte erano i più frequentati " ? Se una educazione superiore vuolsi impartire al _popolo, all'arlislica si clcvc ricorrere come quella che nelle lotte della vita può offrire un qualche conforto (3). C' è ancora cli piì1. i.\"onsi può negare che la maggioranza d'un popolo sia composta cli nw,:;::;;e coscien,:;e, la somrr,a delle qLtali costituisce appm1to, la coscieu,:;a11a:::io11ale. La scienza non farebbe nel caso nostro che SYilupparc, e forse esageratamente, lo spirito cli esperimento e cli critica, il (i) Non si fa recitare al fanciullo il« Credo in Dio », ma si provvede col « Credo nello stato onnipotente ». Bel progresso in veri Là! (2) Il Naturgott di '\Vundt: system der Philosophie. (3) La funzione dell'arte è questa sola: « rendere la vita più sopportabile». Wagner. quale, in conclusione, porta la distruzione completa della fede nel soprannaturale. E caduta (Jttcsta, che resta cli costoro? Io non voglio affermare, come il nrunètierc, che il socialismo sia il prodotto veridico della ragione; ma ch'csso s;a il sintomo - per lo più - cli uno s1ruilibrio tra cuore e cervello, il proclotto cl' un soverchio sentimentalismo (utopista) o cl' una dialettica diabolica (anarchico) non dubito. Chiunque infatti avvicini uno elci tanti « propagandisti cli fatto » non può non restar meravigliato della loro Iogica stringente, che trova riscontro ncH' alLI·a serrata elci numerosi opuscoli, i quali rnnno per le mani elci giovani neofiti. E preferibile, per l'umanità, un Fouricr, un Sai11tSimon, un Campanella, ovvero un llabcul~ un Jlakounin? P urc ammettendo, poi, la utilità clcHa istituzione, la sua funzione è irta di scogli, che clilficilmcntc pos, sono evitarsi. - llacliamo, clice lo stesso ;uengcr, la se noia non si volga a prò di questo o di quel partilo; non si discuta, si disinteressi dalle oclicrnc questioni e l'insegnante e l'uditore. E possibile questo disinteresse? È possibile che i So::;;ialclemolìralen non corrano numerosi? Non ha, allora, l'insegnante inncm::;;i tutto, il clovere cli combattere ogni supersli::;;ione? Guai a tutti se questo, non fosse il primo compito dell'educatore! Sarebbe proprio il caso, di ricordare, agli iUustri interpellati, il griclo di un anarchico parigino: « Com• pagni, stucliamo la chimica! » III. Fra i tanti giudizi, letti nella Zulmnf t, saggio e J)l'H• tico ho trovato quello del Forcl cli Ziiricli, diviso in parte eia! Gaestn(lr di Jcna. « Più utile e piÌI sano ritengo mostrare al popolo « le lince fondamentali clella scienza, clallc quali esso « trac la tecnica (al minatore ad esempio qualche « tratto generale sulla mincrologia). Così il popolo « vecla, che la tecniw, la Cfliale tanto meravigliosa « gli sembra, un gran valore, per sè stessa, non lo « possiccla, e che il suo principal trionfo, in particolar « moclo, alle ricerche cli cruegli uomini si debba, che « la loro opera e vila alla scie11~apura consacra• « rono. Parole, elle il Prof. W. Hasbach, cli Khiel, in una sola espressione riunisce: « wissc11scltaftliclte rortracge ii/Jer ili.re wirlsclwflliclte Umgebung "· Ecl allora solo, capisco come la rol/;shocltsclwle possa, scconclo il l\larriot, « metter uomini e donne « nella conclizione cli innalzarsi ad una concezione più « alta clclla vita e ciel lavoro ". Pcrcllè, mi pare, che la prima questione eia porre, nella presente discussione, era l'uflicio, il cònipito, la estensione di codeste Hochschulcn. Questo non si è !atto, e (li tanta ill11streprosa non resta che... la conclusione tcclcsca: videa11l co11sulcs, cioè : provveda lo staio. Resta l' 11 pologia clcllo stato, di cruesta piovra, impotente, che, come clicc Schopenhaucr, allo scatenarsi
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