HO RIVISTA POPOLARE DI POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI quelle classi, per le quali si vogliono istituire gli « Tonte acquisition, dice Spencer (1.), a cleux gcnres hochsclwllmrse11. cc dc valeur: l'une commc savoir, l'autrc commc éduE si noti, trattasi di Monaco, trattasi della· piLt cc catio11, ou discipline i11tcl/ect11ellc ». grande rollts!toclmlvcrci11. Nessuno, pure, degli illustri professori ci manifesta Acceltare il giudizio dello Schultze, secondo cui i il lato da cui devesi guardare la scuola superiore. corsi supl'riori debbono supplire la lettura di certi Parlare di sapere, non sarebbe nemmeno serio: lihri, per la quale manca il tempo e la / or::a, signi- ogni corso si com1Jone di sci conferenze, ciasCLma fica ridune la istituzione ad un gabinrtto di lettura. delle quali viene impartità n11avolta per settimana e Non rn<'no mrravigliati, però, si resta udendo il dura un'ora. Lamprccht, secondo il quale la nuova istituzione sai- E le più elementari nozioni cli pedagogia, per non wrà il monclo, a dir poco, l' risolverà la questione dire addirittura il più meschino senso comune, son socialr. sufficienti per dimostrare l'assoluta inulilità cli quelProprio il caso di ripetere: troppa grazia ! l'opera, che, in tali condizioni, a quel fine mir·asse (2). cc Essa - clicc lo Scbultze - eliminerà il pregiudizio Uesterebbe quincli, il lato educativo. Il principal che la scirnza sia risrrvata a pochi». compito d'ogni educatore - troppo ahimè! oggi scorAnchr qui, ben mrscllino sarebbe il frutto di tanta dato - è quello di tener sempre d'occhio l'albero (3), opera. i\Ia così non è. pur contando sui frutti, percbè non accada che, ocSe è vero cbe la scienza è patrimonio di tutti, cupato interamente in questi, quelJo vada a male. non è men vri-o eh' è cibo cli pochi, come non è men Se è così, mi pare che gli egregi professori agircbvero elle i suoi rcsultati appartengono a tutti, i suoi bero come quel medico che, prescrivendo al l>imbo benefici effetti si fan risentire su tutti, bencllè colti- gracile, ginnastica, cominciasse col mettergli in mano vata da pochi (-t). un manubrio di cinquanta chilogrammi. Cbc poi, finalmente, gli insegnanti, stando a con- ·on solo: si è bene esaminato l'ammalato? se intatto con le classi sofferenti, ne possano studiare fa- vece dei muscoli, bisogna rinvigorire il sangue? cilmentc e meglio i mali, intenderne i bisogni e prov- Vi sono due educazioni, che hanno in mira due vedere, non dubito. • organi diversi: cuore, cervello. Io dubito, invece, dei ristùtati cli codeste osserva- C'è la educazione del cuore, c'è la educazione ciel zioni, ciel valore di questi studi. cervello. Ed il mio dubbio è confermato, mi pare, dalla sta- Perchè, ricorrere alla seconda ? tistica del Brcntano. Yoi vedrete attorno alla vostra catteclra un pubPotrà mai aversi l'intervento completo clrlle cosi- blico, che eia poco ha lasciato le officine, i campi, le elette classi so/ferenti? Se esse soffrono, non chiede- fabbriche. ranno conforto alla vostra scienza ! (2). Che direte loro? l\Ia, soggiunge un altro professore, se non altro, Avrete il coraggio cli esporre nuclamente tutti i rifacciamo che il popolo invece di andare alla bettola, sultati ottenuti dalla scienza vostra? venga da noi, invece cl'esser preda dell'alcoolismo, ri- Avretç il coraggio cli annunziar loro che il vostro ceva contorto dalla scienza. compito, infine, è quello d'abbattere e distruggere Sante parole I ;.,.. ~ senza ediOcar nulla? All'alcol, elle uccide lentamente l'incosciente, ma che Potrete dir loro che tutto l'umano sapere consiste dà ebbrezza e fa dimenticare, all'alcol che cahna i in una folla cli ipotesi? Eppure, voi nascondete tanto bruciori della fame, si sostituisca la scienza, bevanda il ,,crso di Goethe. che non clà nessuna cl>brezza, che non calma, ma « Une sidlt'dass wir nicltls lten11enlt0cnnen » I aguzza gli stimoli dclJa fame, che non rende inco- l\la cruanclo avrete strappato tutto ciò, che chiamate sciente, ma sveglia la rag.ione, ed uccide lentamente, superstizione, e che pure e' era cd era necessario apdispcratamentc, con una agonia lenta e disperata e punto pere/tè c'em, che cosa metterete a quel posto? con una sete più disperata di quella dell'alcol, una L'operaio vi parlerà di mo11ismo, di conce.:;ione sete cli sangue, cli distruzione, cli vendetta! meccanica. Questi i frutti! IL E questi sono tutti i benefizi, qttcsta tutta la utilità, che consiglia la estensione clclla istituzione: questi gli eOetli probabili e non dimostrati, contro i quali, timidamente, qualcuno oppone il solo pericolo della mc,:;,:;acoltura. (i) È così che io intendo le parole dello Humboldt, e, quindi non citate a proposito dallo Scbultze: i\1it dem « \Vissen kommt das Denken, und mit dem Denken der « Ernst und die Kraft in die Menge. (2) Se poi si concbiude col Lassalle: « Die saziale Frage istr etne Magenfrage » s.tan proprio freschi tutti gli egregi professori ! Condiziono essenziale d'ogni educazione superiore è questa : che si possieda la !orza, la capacità cli riempire i. vuoti che la scienza, necessariamente, lascia, soslituenclo ideali ad ideali, aspirazioni ad aspirazioni forza e capacità che solo una eclucazione progressiva e compiuta può clare unita, anzi agevolata clal contributo ereditario. Ora nel caso nostro difficoltà•fisiologichc e psicologiche, presenti e passate, annientano tale capacità. Quincli anche qui, la assoluta inulilità - per non clir clanno - della nuova istituzione è eviclentc. (i) L'ÈducaLion. Alcan 94. (2) E notino, i lettori, si tratta di fisio-psicologia, meccanica, latino ecc. (3) Spencer. Opera citala.
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==