lHVISTA POPOLARE DI POLlTICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI 83 Reclus cd un Kropotkinc bisogna non correre troppo nel clisprczzo o almeno c'è l'obbligo cli fa1·c le opportune clistinzioni. Più equamente ne apprezza alcuni i1 critico dell'anarchismo, quanclo li classifica tra i metafisici. ,Jl[cntre Lomb1·oso e Plechanow nel tlcfinirc e giudicare gli nnarchici pare che non abbiano tenuto conto che elci Loro caratteri patologici e cattivi, I' Hamon come conclusione tlclln sua inchiesta psicologica, che vorrebbe essere scientifica, pare che sia caduto nel di!etto opposto di mettere in cviclenza tLLtti i loro caratteri fisiologici e buoni. Così egli arriva a stabili1·e elle " l'anarchico-socialista è un individuo rivoltato, libcrta1·io, individualista, nltruista, sensitivo, sensibile, assetato di giustizia, logico, CLU'ioso,p1·oselitista. » Questa descrizione, osserva i1 Renard, non ha che un difetto: non riesce a distinguere l'anarchico dall' intlividuo appartenente a qualunque altro partito e che ha spiccate alcune qualità buone ed altre anche cattive. Rientrano nell'orhita di sitfatta descrizione sinanco Voltaire e Leone XIII! Il vero si è che tra gli anarchici ci sono i buoni e ci sono i cattivi, ci sono i filantropi e ci sono i criminali come tra i membri cli tutti gli altri partiti politico-sociaU; nell'anarchico come in ogni altro uomo, c'è del bene e c'è del male in varia proporzione ,\ con preponderanza ora dell'uno ora clcll'altro. Veri pazzi o veramente disonesti o semplicemente ignoranti sono coloro che giudicano tutti gli anarchici acl unn stregua, cioè tutti delinquenti, sanguinari e violenti: onde smentirli - a parte i numerosi anarchici, che ognuno cli noi ha avuto agio <liconoscere e cli apprezzare per fio1· cli galantuomini - basterebbe la L}1isa 1'1ichcl, la verg111reossa, la santa donna che a Parigi e nella Nuova Caledonia, si è rivelata l'angelo clella cnrità, sublime per la sua mitezza - nonostante le sofferenze inaudite e le persecuzioni subite -, per La sua abnegazione. Per pazzin, per igno1·anza, per clisonestà, inoltre si potrà asserire che la propaganda del fatto scellerata e ocliosn, <l.crivi fatalmente e necessariamente dalla dottrina anarchicn, che le sin connessa come la cansa all'e/fetlo. Tanto varrebbe l'nffermare che le lotte sanguinose e secolari tra le sette cristiane, le scelleratezze cli Guzman e cieli' Inquisizione, gli orrori della guerra dei Trent'anni, le persecuzioni degli Albigesi, le Dmgonnades, le nefandezze di Pnpa Borgia, le teorie del Pnclre ì\lariana sul regiciclio, e i regicidi consumati o tentnti eia Ravaillac, Dnmiens etc. in nome della religione cristiana siano connessi come causa ad effetto nlla snntn dottrina di quel Gesù, che sul Golgota non seppe trovare, che parole cli perdono contro i suoi carnefici. « L' indagine scientifica, (lice lo spagnuolo Posacla, eh' è un fior cli conservatore, fatta con supremo disinteresse, non per provare questa o quella cosa, non è responsabile per le conscgucm:c, che gli uomini traggono clni suoi 1•isultnmcnti; così non si può nccusnre Darwin cli. ciò che qualcuno pLtò commettere in nome clclla teoria della lolla per La csiste11;:,a. , E l'anarchia, come clottrina non può considerarsi che come un indagine scientifica. Certe applicazioni clei suoi fanatici, se mai, si potrebbero meglio spiegare colle accennate dottrine brutali della clarviniana lotta per la esisten~a, che furono e sono tanto care ai ben pen~anti della borghesia. .. * * Il rnmorc e l' indignazio_ne che sollevano i delitti anarchici nei paesi lntini costringono i governanti allo stuclio elci rimedi adatli n fare scomparire il male. Se clawero g·li anarchici rossern pnzzi o delinquenti ~ ancora se In stessa dottrina anarchica fosse la fatale preparatrice cli siffatti delitti la vcrn cura spicciativa sare))hc quella cli rinchiudere cruanti la professano in gniera o nel rnaniconùo come misura di preven• zioue sociale logica e benefica. ì\la le vedute dell'nntropologia criminale sono erronee e non lo sono meno quelle degli anacronistici politicanti, che, non ammaestrati dalla storia, credono che il boia sia il medico migliore per lillerarli da uomini e da teorie che a loro riescono incomode. Chi stuclin, invece, il fenomeno anarchico con criteri obbiettivi e sperimentnli per rimuoverlo duraturamcntc ne indaga la genesi, che può dargli la indlcnzionc lcrapcutica causale - la sola efficace per li• ))erarc la società clali' incubo che la opprime. Lo studio comparativo dello sviluppo dell'nnarchismo nei clive,•si stati di Europa e soprattutto della propaganda del fatto avvicina maggiormente alla conoscenza elci.le cause, che la genernno. La mancanza di libc1tù, il nrnlcsscrc economico, le stridenti disuguaglianze sociali colle relative iniquità che ne conseguono e la percezione delle medesime, divenuta oggi più facile pc1· la cli!fusionc della stampa e per i l'l·cqucnti ,·apporti commerciali e industriali, prepan1no l'amlJicntc in CLLisi trovnno le condizioni opportune per lo sviluppo <I.ellateoria anarchica e della propaga11dadel fatto. Cosi in Russia ed in Ispagna e in parte in Italia si ha la fioritura più rigogliosa della mala pianta. Ycro è elle In Francia e Chicago potrebbero infirmnrc questa spiegazione; ma nessuno crede che le cause accennate siano le sole ecl esclusive; si ritiene invece che clcbbano considerarsi come preminenti. E l'esempio della Svizzera e dcli' Inghilterra dove vanno a trovare rifugio gli anarchici espulsi eia tutti gli altri paesi e vi trovnno non solo libertà, ma in certl momenti e sotto un certo aspetto nnche protezione, senza elle diano luogo ai sinistri inconvenienti lamentati altrove, basta eia solo a confermare l'Ipotesi pri• ma enunciata. Che le condizioni politico-socinli cattive siano i fattori meglio noti e più efficaci delle violenti manife. stazioni nnarchichc è ammesso con tnnta concordia dalle parli più clispnrate, che davvero non e' è d'uopo cl' insistere nella dimostrazione cli siffntti momenti etio• logici. Per l' Italin è sintomatica In ciJ'costanza elle in termini cqLLivalcnti abbiano manifcstnto un giudizio cli tnl genere e In Tribuna cli Roma e la Persevera11;:;a cli iUilano, che rappresentano - per quanto clissimili in certe appnrcnzc - due varietà dclln corrente conscrvntricc. Si aggiunga, anzi, che il loro giudizio espressero con vivncità, inusitata ad entrambi e quasi quasi insciarono intravvedere che ritenevano
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