Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno III - n. 5 - 15 settembre 1897

100 RIVISTAPOPOLARE DI POLITICALETTEREE SCIENZESOCIALI Volendo renderlo obbligatorio si deve limitarlo ali' indispensabile, lasciandolo facoltativo per il resto. Per introdurlo presso gli altri popoli bisogna tener conto di tutte le particolari condizioni, che vi si riscontrano e adattarlo con opportuni temperamenti. (Revue politique et parlementaire. Agosto). RECENSIONI. A. NIOEFORO : Il Gergo nei normali criminali e nei degenerati. Fratelli Bocca 97. (Bibl. Antropologica Gilll'idica). La scienza moderna, abbandonando i vecchi fantasmi della metafisica e della teologia, inalza il suo splendido edificio su una base di fatti, che va dal cristallizzare del minerale nella roccia profonda, allo svolgersi deJle forme sociali, dallo schiudersi del flore, a quel complesso di fenomeni psicologici che costituiscono il fondo dell'animo umano. La scienza moderna guarda in faccia la realtà e cerca di cogliere tutte le mani fesi.azioni, di fissarne le leggi, e non si arresta di fronte a riò che é triste, doloroso, ributtante. Lo studio delle varie formazioni umane più basse, richiede molto coraggio e franchezza : esse cresrono nell'ombra e poichè han sempre qu,lche cosa da nascondere e poichè producono efflorescenze morbose e son cinte di marcio e di vizio, sono state sempre gelosamente coperte. s'è detto, per non propagare i germi della infezione nella parte buona della società che vive intorno e sopra di esse. Era ciò conseguenza d' un concetto della scienza mancante e falso, era anche un sentimentalismo convenzionale e dannoso, onde il quadro della bassa vita con i suoi misteri era concesso solo al romanzo che fu detto con apparente disprezzo, verista e naturalista. La scienza è entrata anche in ,:iuel campo di buio e di tristezza, e studiandolo in tutti i suoi particolari, tende alla rigenerazione, pur attirandosi le accuse di corru,trice e d'immorale. Il gergo, l'argot di Victor Hugo. che incominria a disegnarsi in certe condizioni della ,ita normale ed in questa sua forma iniziale è assai comune e diffuso, conduce appunto nelle tenebre dei bassi fondi sociali. Esso è, come il Nicefero largamente dimostra nel suo libr.o che ha dato argomento a questo discorso, l'arma di difesa misteri< sa e spPsso prodito· ia del!' in~iv duo, della coppia, del gruppo più o mero esteso DPllalotta per l'esistenza che s'impegna contro il mondo esteriore. Esso non è dunque qualche cosa di stabile e di fisso; dipende da una certa formazione e ne segue le vicende dal sorgere al cadere: la sua essenza e la sua importanza sono il risultato di tr.i elem• nli, l'estensione del gruppo che l'adopera, il carattere e lo scopo di esso, la somma di ostacoli che si debbono superare: il suo valore ed il suo significato scientifico, da una specie di ostilità o congiura verso gli estranei, come dice Cesare Lombroso, giunge ad un vero segno di insensibilità morale e di delinquenza. Dal parlare furbesco e a sottintesi drg•i amici che non vogliono farsi comprendere, per divertirsi a bell'agio e sicuramente; dal linguaggio convenzionale e di difesa di associazioni varie, tra cui si contano anche alcune che hanno avuto un valore storico come quella dei Filecloni di Pietro Maroncelli, che l'A. illustra. si passa al gergo simbolico degli amanti che si tengono con esso in comunione a traverso mille sospetti e mille osta<'oli familiari e sociali. Indi dalle volgari espressioni d'insulti velati e maligni si passa al discorso che copre e maschera turpitudini e passioni brutali e che trova sottigliezze indefinibili, ripiegamenti misteriosi; al discorso che tiene legata e stretta l'associazione criminosa in mezzo alla società contro cui agisce. È un procedere lento m~ inevitabile Aduna comnlessità sempre crPscente e nel Ji'l)ro del Nireforo Ri vede qw:,sto svolgArsi del gngo verso il mal11e l'llhi11zione.scAnclendo dall'amhiente della normalità e dA1!'amicizia e dPIJ'Amore, alla grande palud" dei malati cli Krafl:-Ebing. al triste campo dei delinquenti. Noi assistiamo tra le miRPrie inenarrabili delle case dei poveri, nPll'aria chiusa e triste ilei laboratorii e degli opifi<'ii. al fermentare dei germi dPI m~le: poi sboccia malignamente il gPrgo e questo, mettendo al cooerto l'espressione de1la depravazione che in quell' ambi~nte s'è venuta formando, la rAnde più profonda e più larga. Così la fosca pittul'll di tanta miseriA fa sf'lnt.iretutto il bisogno d'un miglioramento mate,.iale di «'erte classi e d'una forte rigenerazione morale. Così si delinea sempre piil il valore psico-antropologico de' gPrgo nelle basse stntiflcazioni umane. come prodotto di condizioni anormali, come mezzo di degenerazione via via maa-giore. A tali caratteri si ngiungano poi. nel izArgo rlAlcriminali veri e proprii, mille altri elPmenti che meizlio lo ileterminano: l'atavismo, la metafora, il simbolo. lo sc,.itto criptograftco, il geroglifico, che la S<'uo 1a nnsitiva italiana ha profondamente stn<iiati, é che adeguat.amente illustra per il sno tema. il libro del Niceforo. Noi siamo dunquA con Psso davanti ad ui1 nuovo importante contributo alla S«'ienz~poRitiva, e davanti ad una bella speranza, ad una salda promessa per l'avvenire. E. TROJLO. È morto a Reggio d' Emilia il giorno 3 Settembre, il chiarissimo nostro collaboratore Prof. UGO RABBENO. A soli 33 anni egli si era guadagnato la fama d: valente economista. Insegnante negli Istituti Tecnici di Perugia e di Bologna, era da qualche anno professore ali' Università di Modena. Il suo libro sulle Cooperative di Produzione, gli valse larga considerazione fra gli economisti, e ne ebhe anche fra gli studiosi d'ogni genere oer i suoi articoli di Sociologia pubblic~ti da Riviste straniere Al coro di compianto che l'immatura perdita ha sollevato, uniamo la nostra voce, per l'amico e compagno di lavoro, deplorando che con lui sia manc.1to alla Scienza Economica Italiana una delle. sue più promettenti energie. CA - È in corso di sttimpa e comparirà al principio del 1.898 una seconda edizione, ampliata e corretta del Ubro del Prof. N11.poleoneColajanni sul Socialismo. Di questa om·rà spedita una copia a tutti quegli ahbonati che avranno sodùfatto anticipatamente all'abbonamento della Rivista. L' Italia delPopolo Giornale repubblicano quotidiano di Milano Foudatore'DARIO PAPA - DirettoreGUSTAVO CHIESI Anno L.15 - Semestre L. 8 - Trimestre. 4,50. Per cambiamenti di indirb~i rivolgersi al Sig. G. iUO 'TALJU.~O • S. Nicola da Tolentino. N. 45 • Roma. Dr. Napoleone Colajanni proprietario, direttore-responsabile. Roma, Tip. Tiberina, Via de' Gigli d'Oro, r6. . .

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