Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno III - n. 5 - 15 settembre 1897

RIVISTA POPOLARE 01 POLITICA LETTEI\E E SCIE 'ZE SOCIALI T. J. Nakagava: Teatro Giapponese.1"elG•appone l'origine del teatro è di data recent'l e ~i rico11ega. come da noi, alle rappresentazioni sacre; esso pro·ede dalla gran li sa festa del Sarugaku o No, che risale al secolo Xlii. Era riservata all'aristocrazia e gli attori mascherati vi eseguivano pa~si in misura con accompagnamento di una orchestrina rudimentale e di cori. Nel i603 a Kioto, l'antica capitale, entro uno steccato a11'aria aperta, una compagnia di danzatrici girovaghe iniziava una specie di ballo. ad uso spettacolo coreografico. Gli spettacoli primitivi si chiamavano 0-kuni-Kabuki, ossia: danza di O-kuni dal nome dPl ronduttore delJa compagnia. Verso la metà del secolo XVII si erano molto diffusi in tutto il paese, ma il governo di Shogun, persuasosi che riuscivano daJJoosi alla pubblica morale li proibì. Col finire del secolo XVII[ Osak• era div,muta la sede del dramma nazionale e il suo primato durò sino al 1868; allora colla restaurazione del governo imperiale e colla capitale, il teatrv si trasferì a Toldo dove nulla si trascurò per dargli lustro. In quanto a scenari e ad illuminazione non si stava molto bene; però ora si riproducono scene con un verismo sorprendente e quali in Europa non si vedono che in alcuni grandi spettacoli di opere in musica. L'attore Danjiuro in un dramma storico, tra le peripezie del quale entrava una scossa di terremoto fece costruire sulla scena una casa, la quqJe, al momento buono crollava con tale violenza da frar credere al pubblico che si trattasse d•vvero di qualche con'"ulsione terrestre. Nel teatro giapponese vi è il mawari-balai o palcosceni~o girante, che suggerisce le più variate e sorprendenti illusioni. Altra singolare carattiristira è il hana-mihi. passaggio aperto a sinistra della platea, che corre da1la bocca scena all"ul1ima fila degli spettatori e serve alle entrate e alle uscite degli attori che fingono dover venire da lontano o di accorrere affrettati verso qualche luogo. La massi::-:a cura è consacrdta ad ogni più miouto particclare dell'abbigliamento. La ecuola drammatica giapponese è severamente accurata nella viva ed eflìcace manifestazione dei sentimenti e delle passioni ed l' estrema la cura degli artisti provetti ne11o insegnare ai novizi il modo più acconcio di estr:nsecare l'intima commozione; d'onde la meritata fama di superiorità di cui ~odono gli artisti giapponesi r.ell'esprimere i moti dell'animo. Di questa loro abilità si avrà idea adeguata quando si saprà che sul teatro giapponese non agiscono donne; ma gli uomini le imitano siffallamente che gli Europei, cbe lo ignorassero, non si accorgerebbero del travestimento. Gli uomini addetti alle parti femminili, anche quando non si trovano dinnanzi al pubblico e rinunciano persino ad ogni occupazi, ne propria del loro sPsso per dedicarsi alle femminili. Viceversa vi sono compagnie composte di sole donne. Ora c' è una tendenza a riunire i due sessi sulle scene e si dice che il primo tragico Danjiuro stia educando alla propria arte due sue figliolette. Si è discusso nel Giappone se il teatro si po~sa considerare come elemento di morale educazione del popolo e dai pili si conviene che la sua influenza sia riuscit 1 perniciosa. Dopo la restaurazione del governo imperiale si fecero tutti gli sforzi per migliorare il carattere delle rappresentazioni e sollevare le condizioni degli al" ori: i p'ù ragguardev- li fra questi furono nominati predicatori del Shiuto, la religi ne di Stato! I~ stata istituita una re"olare ceusura e le iodeconze cc nsentite uoa volla v,nner-> ~bandite; siccb<' ora le signor e, i tlaimios e gli addetti alla corte imper a·e cominciano ad as,istere alle rappreseotazioni. Taluni iotransigenti puristi, come Yoda, vorr, bbero esrl ..sr. dal teatro tulle I.i scene di amore per non ammettervi se non episodi storici e religiosi: 1-t noia scelleggiata. I trattenimenti durano spesso tutto il corso di giornata e gli spettatori si rifocillano nei vicini ristoratori. (Emporium) (I). Andréas Salomé: Letteratura Russa. La letteratura occidentale, blasée e decadente, fa sentire più profondamente la freschezza e la infantilità m'sticamente profonda della razza slava, mentre la stessa tri-tezza della sensitività e malinconia slava, diletta. Questa dolce ingenuità del pensiero russo, ba i suoi inconvenienti : l'as eoza di una forma. una tecnica non soddisfacente e 11eglettasono quasi sempre i difetti della produzione russa. In Tolstoi i diversi tratti dd carattere nazionale sono cosi compenetrati da formare un tratto colossa·e rhe ha fisonomia propria. La personalità di Tolst i è tutto. Il potere di questa personalità inalza rass,nza d'arte del romanzo russo all'al ezz~ di manifestazione del genio. L'ultimo stadio del'a sua vita è diventato un lungo sforzo per trovare il giusto apprezzamento della morte: una lotta titanica faccia a faccia, petto a petto. Nulla lo condu~e pèù da presso alla umanità moderna del suo costante senso della morte nella vita. Cosi la letteratura russa, personificata in Tolstoi si regge salda ed invitta di fronte a11'eteroo mistdro. (Cosmopolis, Agosto). F. S. Nitti: Il Congresso di Bruxelles e la legislazionesugli Infortuni del lavoro. Fu inutile la dis~ussione del tema : il sistema di a0 sicurazione obbligatoria favori~ce od ostacola l'espandersi del FOcialismo 1 per, bè ciascuno polè rispondere secondo le proprie convinzioni: gli uni negavano egli altri affermavano s'enza che nò gli uni nè gli altri aves sero elemenli di fatto in f~vore della propria opinione. Fu riprovevole perchè mostrò che la legislazione sociale non è disinteressata. La teoria del rischio p1·ofessionale è giusta percbò se nel costo del lavoro entra il logoro della macchina, con maggior ragione deve entrare il logoro del. l'uomo. Non é vero che l'operaio riceva nel salario il com penso del rischio che corre; tantocbè nei mestieri nei qual il rischio è maggiore i salari di frequente sono più bassi. L'assicurazione obbligatoria ò il sistema più opportuno per ovviare i danni degli infortuni del lavoro; nè vale il dire che questo sistema in Austria e in Germania ha fatto aumentare il numero degli infortuni percbè il f~nomeno deve spiegarsi con altre cause. Su tutte le altre !oggi sugli infortuni del lavoro, infine, il disegno di legge votato dal Senato ò il migliore in grazia dell'art. 22, che fa risorgere la responsabilità civi!e del padrone, dell'iodustriale in caso di colpa gi·ave che dovrebbe definirsi: il volontai·io abbandono delle nonne consuete cli sicure::;za e la inos•ervanza cosciente di una disposi::;ione della le_.;ge generale o clel regolamento di fabbrica. Le r~gioni in favore del"a responsabilità civile in caso di colpa grave sono tanto evidimti, .:be c' ò da augurarsi, che la Camera dei Deputati approverà il progetto di legge votato dal Senato. (Rifo1·ma sociale, Agosto i897). Th. Curti: li referendum svizzero. Esame completo del r.sultati c!el referendum sia cani, nale, sia feder11le, sia per leggi e decreti, sia per riforme parziali della coslitu• zione. Essi sono cccellont i sotto ogni aspetto e si può assicurare che l' istituzione ba superato la prova suprema. Non è vero che il rfferendum meccanizza ed atonizza il ,·oto popolare; la discussione preliminare lo regola, lo illumina e ne fanno strun1Pnto d: solidarietà; è uno strumen10 più pacifico e pii1 <lisrnitoso della Lanclsgemeiwte per trai tare gli affari pubblici; evita la rretta, nociva anche per le leggi e per le rifvrme buone; è cosa concreta. (I) Tutti gli artic-,H di questa rivista che si pubblica a Bergamo sono splendidamente illustrati.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==