Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno III - n. 5 - 15 settembre 1897

JHYISTAPOPOiu\RE D1 POLITICAJ.ETTEHEE SClli 'ZE SOCIALI imaginc della ociclù onde 1rac rnoli,·i cd alirncuto, dal prescnlal'c e agital'C i pl'oblcrni che (Jucllasocielù commuovo110in quanto s11scila110scnlin1enti e pa · sioni vil·r, e, ,111danctopiì1 oltl'(' di quel che il Chiappclli ,·orTcbbc, 11011·olo agili, ma r·isoha qucsli pl'0· blcmi, ciOL'rappl'cscnli nel 1·0111anzoe nrl dl'amrna azioni e fitlli che contcugano in1plicila la soluziouc (li essa. Ma, si dice, in quc to modo si convcl'lc il palcoscenico in trilmna, il l'0manzo in libl'0 di pl'opagancla e chi ne scapita è l'arte. Basterebbe ,·iflettcre che a lesi pcr· lo più è il romanzo russo e il recenti simo 1·onumzo inglese cli i\Jrs Warcl a Olive Scb1·ci11cr,il dramma scanclinarn clcU'lbscn, elci Biorson clcllo Stl'inclbcr·g e il clramma tcclcsco clcllo Ilauptmann e elci Suclcrmann per capire che in ciò che si comp,·encte sotto il nome di lelteratm·a a tesi è necesso,•io far•e certe distinzioni. Yi è un'ai'le a tesi, in cui il poeta p1·irna pensatore che artista parte eia un' iclca0Sll'otta e cerca ri\·cstirla di forme sensibili, cli incarnarla in fatti e personaggi otli a rappresc11larla ; ma I.a cosa non va ncccs ariamente così; al contrario il poeta pensa per inrngini, l'iclcale e il reale, l'astratto e il concreto sono nella suo mente una sola cosa, la tesi e il fallo concreto si fonclono e confondono, la rappresentazione non è mezzo a la climostrazionc, ma una stessa cosa co11 <rucsta ctl l· impossibile <lir·ese l'azione interessi ))Cl' sè o per la tesi. E come ,·i sono due p11nlidi partenza, vi 0110due forme di dimostrazione; spesso nel l)t·imo ca o lo sc,·iltol'C pr·orccle logicamente e dialctlicamcnlc: i <liicr·si momr11li dcli' aziouc L' i dil·e,·si pcl'sonaggi r·apprcscutano le clivcr·sc parti di un sillogismo di cui la cala Lrofc i· la concl11sionce, come se non haslasse, piullosto che fi11· agil'c, il porta fa <lisculcr·c i suoi porlalol'i <li idee: 11cYicnr chL•rnzione nppan; Hl'Iifìciosa e poco , ero imite, i pel'so11aggiftm• tasrni e a trazioni e runa l' gli altri 1·algo110solo 1>er la lesi. cioi· 110n ha11110,·ila a si·, eioi:·a11rora 11011 hanno esisle11za ar·tistica. Il che 11011l'ieta chr. se il poeta ha gl'an potenza, rarlc 11011possa fi11·vilCl'C i suoi Ycrhi incal'llali lii una ,·ila l'Calce le , uc ()Cl'S0· nincazioni conl'e1·tirc ili persone 1·ive11li.Jla 110ll è il clialcltico il solo modo di climo trazione come nella scienza, così nell'arte: ,·i è un a llro mctoclooggellirn o storico, pel quale la te i, già una con l'azione nella mente elci poeta, resta talmente fusa con questa che a fatica certe volte si può cstrarnela e ad ogni modo non si sovrappone, ma balzo fuor·i s1)ontaoea dal clrnmma, poiChl' que lo per· Sl' la C0lllicnc. rn (JllCSt0 caso si può veramcntr co11li1111m·cn parln,·c di 1·a1)· presentazione tlirnostn1tiva o 11011si <lo1TclJhci11vcec di rapprc cntazionc ig11ificatil'nclclla ,·ita '! Ora appunto f'i'.1 le 1c1Hle11zc caratlcr·i tielle dcll'ar'lc odierna i· la 1·cazio11eront,·o quel realismo impL't·souale,o,;-gcllivo, lhlografico che si ,nntnva di rapl)l'CSClll.Jrla l'ila da11sSU ('J'(ISSCi11sig11ifìa11cc d e1·a il p,·odollo 11cccsario di una gl'11erazio11cscettica e pessimi ta rhc nella vila non ,·cclcva un senso o ,·edcva 111110n senso : Per 11oii111·cceelle cerchiamo nlfannosam entl' o ahhiamo I1·0,·ato le sc11s dc la t•ic, e· è arte appunto in quanto e· i· quel l'attore personale; l'arte è la ,·ita vista a I1·a1·erso11011solo 1111 tempera. mento. 111a1111· i11tcllig·cnzae un' a11i111,1. è u11ar·appr·csc11tazio11csig11ificatila, una idealizzazione una interpr·l'lazione o secondo la clcfinizione <li JI. Al'lloltl, 1111 crilicism ,,( li/è. E l'al'le l)l'('S('lllC C f'11l111·a i (' saril llll criticismo sop,·alullo della ,·ita soci>1lt'il chr, notiamolo orn, 11011 impo1ta neccssal'iamcntc 1111'arte o tesi: qual è infatti la Lesi di Germinai o elci WclJcr·, cicli' Ave e dcli' ln• canlcsimo, clcllc liriche cli W. Witllman o cliA. Negri? Qui non si climostrn, si mostra: si rappresenta cioè o lo vita sociale direttamente (letteratura sociale cli costmni), o la vita spirituale che essa suscita negli incliviclui (lcltcrdtm·a sociale psicologica), o i sentimenti che 1·isvcglianel poeta slc so (lirica sociale). Bravo, dicono qui gli ultimi esteti : clunquc nei primi cluc casi l'uomo ncll' ambiente, cioè il naturalismo, nell' ultimo la poesia cli occasione : come se non vi l'ossc contro entrambi w1 argomento invincibile quale è questo : l'arte pel' essere ctc1·nadeve rappresentare cose eterne : eterno è l'amore e in genere le passioni dcli' indil·icluo, ma elle di più mutevole elci conflitti, clellc concnti cl'iùcc, dei problemi e clegli ideali sociali ? Unendo le due cose \'0i unile un \'iYOa un quasi cadavere e avrete un'arte nota morto. Yccliamo brevemente .• -tnzitutto non è vero che gli stati dcll'nnirna inclivicluolcsiano eterni i11tulio e quanto a l'it11101·cnoi non amiamo come già in Gl'Ccia e in Homa, e chi non sn quale rivoluzione eia I' antichilù ia a,·vcnula nei sentimenti morali? Ora, poichè pnssioni e sc11lirncnli evolveranno anche in futuro, clo1Tcmodunque per :rs icm·ai· la cl11ralndell'opera d'arte rappresentai' di essi olo gli clementi elc111cntm·i,la ubslanlia senza gli aeciclcnli e contcnlarci cli una lellc1·at11radi sogno, fantomatica, di i.elcenel senso pln1011ico?La ,·<·r·ilili· che vi i· negli siali d".i11imoi11<lividuali liii rlclllenlo Clel'IIOl'(IUII0variabile. come in lullc le cose. come, fiJl'SCin proporzione clivcrsa, negli slali (l'anima tlclla coscienza collclliva, nei co11l1iltidi iclce di inlrrcssi di i<lcnli,nrgli 01·clinamcnliJ)l'0hlcmi e ideali sociali. La lolla, per esempio, l'l'a ricchi e po1·cri 1·appr·csc11Lalai11Germinai e nei Wcbcr, i·. 11011 ostante le spcl'anzc dei socialisti, p111·11·oppoclc1·no e quincli eterni i sentimenti elle esprime la lirica di Walt Withman11 o di Ada :\'cg1·i, ccl eterni so110i conflilti rappresentali nell' Incantesimo fra la passione e il prop,•io do,·crc sociale e fra l'indi1·icluo e la collctlività, o quello dell'Ave fra l'ottimismo sociale per cui si spcl'a in terra l'a,"'·cnto ciel regno cliDio, roppr·cscntato nei diversi tempi eia fenomeni diversi, dal proft•lismo ebraico a l'ollicrno socialismo dcrnocr:ilico. e il pessimismo sociale pel quale. disperando di tale a,, enlo in tcrnr. si , olgo110gli occhi al Ciclo, come fece Cristo e f'a il cristianesimo sociale odierno. - Così la 1·apprc cntazionc cli quc~ti f'e110111c11i sociali quali ogg·i si p1·cscnlnno può essere simbolo non astratto, non allegorico. non schcll'Lrico,110nsagonrnlico, come le illlcgoric cli certo simlJolismo oclicl'llo, ma l'ivenlc l' ('()ll('l'C'I0di l'0Sl' l'l('l'll('. purehi• si sappia mcllC'l'C in ('\ idenza 1\•S.~l'llZiall'r l'ell'l'IIO. lo 11011<licoehe l'iò sia focile l' per· l'Sl'mpion!'II' .\n· dl'II' All)e1·1azzipanni troppo pn•,·alga l'elc111c11toc nlingt·ntc ~li (!lll'IIO()l'l'elln(' rio(' la li>l'llla altuate del

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