Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno III - n. 5 - 15 settembre 1897

RIYISTA POPOLAREDI POLITICALETTERE E SCIE1"ZESOCIALI OL Si è chiamato fcminismo il movimento che nella società contemporanea tende a l'cclamarc per la ùonna gli stessi llirilli che esistono pel' il sesso forte. Nalu1·almcntc, ogni buon socialista è partigiano ciel rcminismo. Pure la quistionc è tale che val la pena cli consideral'la. L' i<lca dcli' equivalenza dei sessi è tutta moderna. i\cl passato, la clonna è la schiava. Le legislazioni antiche non le l'iconoscono alcun diritto importante. 11 cristianesimo non fece ·nulla pe1· elevare la condizione della clonna. Al conlral'iO ! E per ogni clericale imbevuto delle leggende della Genesi, la donna è un cssc1·e cli perdizione, una delle figlie cl'Eva cacciata dal Para<liso in castigo clclJa sua curiosità c..... llclla sua ghiottoneria. Come pena essa prncrea nel clolore, cd essa fa traballare i santi suU'ol'lo elci peccato. Con i pl'illli Padri della Chiesa si hanno contro la donna imprecazioni ed anatemi veramente curiosi. Le famose discussioni del concilio di 1\lacon son rimaste leggendarie. Le citazioni sarebbero facili, ma basta indicare che da molti secoli l'inferiorità della donna è stata consacrata dalle istituzioni, dalle leggi, dalla religione. E' dunque da meravigliare se col cervello costl'Ctto eia tutte queste antiche influenze noi clobbiamo stental'C ad accettare un'idea opposta sul di1·itto della donna ? L' intèriorità della donna sembra a' più una cosa tanto normale, naturale, necessaria elle mi si ùomanderà forse se questa inlèriorità vrramcnte esiste e di elle cosa io mi lagno e che cosa lamentano gli zelanti del movimento feminista. Purtroppo non è necessario darsi gran pena per mostrare quali differenze di trattamento - ora riclicole ora odiose, sempre _ingiustificabili - le nostre leggi riserlrnno al sesso debole. Io ho accennato ai pregiudizi, profomlamente radicati nel passato, che bisogna vincere per esaminar la questione. Noi siamo tutti, anche coloro che credono cli esserne emancipati, al.l'ambiente cattolico; e noi abbiamo tutti degli stupidi preconcetti che ci impecliscono di veder giusto. Volete voi un'altra prova dell'azione nefasta per la donna clevota ai pregiudiz'ì cattolici? Paragonate la legislazione dei differenti paesi: la troverete progredita - per ciò elle risguarda la donna - nei paesi protestanti, e molto retrograda nei paesi cattolici. In questi ultimi l'evoluzione fcminista non si fa che lentamente, clifficihnentc tra.verso le più sorde resistenze. In teoria, senza dubbio, si proclama l'eguaglianza, ma la teoria è rimasta come si dice platonica e le leggi e le istituzioni le sono contrarie. Nei diritti politici l'ineguaglianza è eviclentc. L'inventario dei diritti politici. della donna è presto fatto: si riassumono a zero. Per molti uomini, e anche per coloro che hanno energicamente reclamato U suffragio tmiversale, è inutile riconoscere quei clirill i. J.a clorma elettore, la donna clcgibilc scmhra loro tma cosa assurda come la clonna avvocato, quantunque essi abbiano già acccuato la clonna rneclico, la donna negoziante e la clonna operaio. E' sempre lo stesso prcgiuclizio sulla inferiorità della donna, JWCgiuclizio ciel quale Yoltail·c ha ratto giustizia cliccnclo: « Le donne? Esse sanno fare tutto quello che noi facciamo, solt,rnto esse lo ranno più amabilmente ». Se v' ha un terreno ove l'intervento cliretto della donna non Ila bisogno d'essrre giustificalo esso è il terreno professionale. l'cr lutto quanto riguarda le condizioni ciel suo lavoro, salario ccc., l'operaia clcve essere consultata direttamente. Suo padre, suo marito, suo fratello, competenti in alt1·i mestieri non possono votare per lei. Questo principio è giù penetrato cnchc nel diritto publico del Uelgio, ma le applicnzio11isono ancora scarse. Jlamministrazione di un comune comprende St'rvizi diversi: insegnamento, igiene, beneficrnza, ccc., nei quali l'intervento della donna potrebbe essere molto utile. Jn rnghilterra, le madri di famiglia sono consultate sull'educazione da dare ai loro figli. Esse hanno reso i più grandi servizi a questo riguardo e si pensa ad accrescere la loi·o attività invece cli restringerla. Allo stesso nl(odo, le donne più abili nell'arte di utilizzare le risorse di un bilancio, piLLcaritatevoli e più previdenti, possono riescire preziose in tutto ciò che si connette alla beneficenza. E infine, quale ragione si ha pe1·rifiutare alle donne il diritto di partecipare alla vita legislativa, a quelle leggi alle quali esse debbono ubbidire? I principi moderni della sovranità nazionale conducono, per logica conseguenza, al suffragio femminile come al suffragio maschile. E' specialmente assurdo, per esempio, 1rnrlare di rappresentanza proporzionale quando la metà dei governati non ha modo cli far intendere la sua voce. E rammentiamoci che quello che ci sembra così stravagante ha vigore, senza inconvenienti, in diversi Stati d'America e d'Australia, .dove _ledonne non solo sono elettori ma son membri <lelleCamere legislative. In politica, la donna col suo senso pratico delle cose necessarie, apporterebbe un elemento di conservazione e cli stabilità, ma anche la sua generosità e il suo cuore contribuirebbero spesso a dare alle risoluzioni del potere un carattere più altruista e più benevolo verso i deboli. Inutile entrare in particolari, intorno aJla ammissibilità della donna agli impieghi. Sotto pretesto che la donna (che noi vediamo ])Cl'· tanto amministrar delle imprese complesse e difficili) è incapace di occuparsi d'affari, la si tiene lontano dagli impieghi pubblici. ì\Ja i privati nell'industria capitalistica, non sono stati così difficili: questa tcl'ribile divortihice di uomini Ila voluto nello stesso tempo divorare donne e fanciulli. L'industria le ha chiamate nelle officine malsane con clei salari inumi, estenuamlo generazioni intiere, opponcnclo ai reclami clell'operaio la concorrenza clella donna pe1· ridul'rC tutti in sua balìa. Ci voUcro clellc leggi per mcttCl'C(Jll(llcllcfreno all'Ol'CO,e queste leggi sul lavoro clcHe donne e elci fahciulli son dovute all'agitazione socialista. In questo campo del lavoro inclustriale il movimento fcministn formula molto semplicemente il programma <lcllcsue rivenclicazioni: « A laYoro uguale salario uguale"· Nulla può essere più cviclcnternentc ecruo, e tuttavia nulla e meno praticato. Per riuscire le operaie clcbhono convincersi che, il

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