Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno III - n. 4 - 30 agosto 1897

RIVISTA POPOLAllE DI POLITICALETTEllE E SCIEi.\ZESOCIALI 69 sicura della condotta dei si1rgolienti. Conlcmpo1·anearne11tcaiula l'opera rifonnatricc tielle pul)l)lichc inslituzioni e dù ai sistemi finanziarii la eJaslicilù voluta dall'imlolc e tlall'mnpiczza sempre crcsecnlc clcllcfunzioni amministrative. Un quesito, e non licw·, acl ogni modo adunquc si presenta. Quali sono le l)asi impo11ibilipit'i.adallc alla nalu1·a agli uflici dei corpi locali? Si lrovano sollanlo nella proprictit reale o JJ111·anconelle manifestazioni di1·cuco indireuc del rrtlclilo J)ersonalc? O converrà slu(lia1·c ordini J11islimeglio rispomlcnti ai carallcri speciali delle sing·olc caLegoric di corpi locali? A llliO modo di vedere è ormai rnù1ssioma di Lccniea finanzia1·ia la preminente allilu(linc tiella propriclù reale alla tassazione locale. Fu a lungo discusso - specie in Germania - se le imposlc munici1JaliStLlrc(ldilo (nilor localivo, di. fallliglia ccc.) poLcsscrn ofl'ri1•crorlllCconve11icnli(li illlposizione. iUa la doltrina - ccl anche l'esperienza (I) - tendono ad accostarsi vicppiù alla opinione negativr1. i.Uanca anzilnllo il (lesi(lcrato legame tra la base imponibile e l' inclolc delle spese locali. Il rcclclito mal si evolve li.a chiu i o lilllilali ambicnli, né da quelli consegue incrcmcnli effettivi,a lllcno elle i comuni e le provincie non usurpino le funzioni clello Slalo. ArlJilrario 1101d1i ra1·0 è l'accerLamcnto e sogg·iacca muHiformi influenze o 1wcconcclli, a cui sa sourarsi l'azione finanziaria ciel governo. Si assoLtigliano invece le fonti naturali dei prodolli erariali e vi cospira l'azione sparsa per lutto lo Stalo degli enti minori. Indole ben diversa offre alla tassazione locale la proprietà reale. I lcrrcni e i 1'abl.J1·icalriisentono di continuo gli cffolli della spesa elci comune o clclla provincia. Quanto più si trasformano e rcmlono perfolli gli 0l'(lini catastali, l'acccrtarncnlo cli quei profitti è soltralto a irritanli controversie. iXè,per quanto l' impo izionc personale possa comprendere anche il 1·cclclilotlcrivante dalla prop1·iclù fondiaria, siccome rnia manifestazione clcll'allivilà economica ciel conlribucnlc, l'imposta reale riesce a sottrarre ai poteri del fisco alclma delle sue proprie risorse. Si potrebbe clulJitarc, se non fosse opportuno cli.raccomanclarc il sistema tributario locale a tutli i profitti anche commc1·ciali, non a quelli solo derivanti dalla proprietà reale. E se ne pot1•cl)JJcro,Hlclul'l'c1·agioni,né poche, né lievi. i\Ia, a ben g·uartlarc, data la mutabilità e la Yarictà clcll'ordinamcnto moclcrno delle industrie e <lei traffici, dato il suo continuo 1·apporto col sislcma nazionale cli. internazionale del commercio, clata la agevolezza con cui la proprietà Jondiaria e il capitale mobile potrebbero mcrcè l'azione elci potere politico rcciprocamcnlc rirnlcrsi l'un sull'altro elci peso elci carichi pulJIJlici, 11011crcclo di. diparlirmi dal concetto aclollato. Certo l'estensione clcll' imposta locale ai profitti inclustriali può trol'arc un qualche r1pparisccntc appoggio in molil'i cli cquitù. )la i pericoli ne son troppo gra,·i, né si cornl.Jallono che da popolazioni fornite di la1·G'acollu1·a e di clclli scn~i cil'ili. In ogni caso però la soluzione, che fa (lei prolilli ({) Le imposte locali sul reddito hannoproYocato3nche di recente in alucune grandi città olandesivere esplosioni di malcontento. reali la IJasc imponibile clegli enti minori, ha d'uopo cli vcnil· completata c1uando si tenga conto li.ella cliversa natura dei n11clci.comunali. La profonda clifforcnza esistente fra i comuni runili e le cillù, specie le grandi cillù, non puù passare ina, 1·crlila. Imponente ~ il fabbisogno finanziario lii queste. Dnllc prestazioni locali risentono vantag·gio ,lllchc il capitale mobile e il lal'oro, e in ,uia misura supcrio1·ca quella elle alla pr0J)l'iCtà foncliaria fosse dato parzialmente cli ripercuotere. Taluni bisogni materiali delle grnnlli cillà dil·cnumo poi cli lanlo Jll0llleuto da asswncrc il ca1·aucre cli esigenze cl'orclinc i11Lcllcllualce mortJle. Ora ))Cl'le ciLUì,specie per le gTnndi cillit, le imposlc sui Lc1Tcnie sui fal.JI.Jricalinon sarebbero suITicicnti a colmare la cifra ciel fal.JI.JisognoS.embrc1•cl.Jl)cmcil'altronclc erroneo lii clccamparc dal primo conccllo, 1·iservanclo ai soli. grancli comuni o alle città un polcrc cli clirclla imposizione sul rcllclito pc1·sonale. iXc vcrrelJl)c turbato l'allllnrnenlo cli lulla la riforma. Ora o si esplica un concetto razionale in ogni sua parlc o torna meglio non applicarlo. Più ulil.c consiglio l'assicLu·ai·cai nnmicipii urbani ima partecipazione percentuale (dola=io11c) sul prnll.olto complessivo cli quelle imposte personali, sia sul cousumo, sia sul rcdclito, elle l'erario avesse a riscLt0Lc1·cnelle singole aggregazioni cittadine. Uguale beneficio ne vc1Tcbl)cai comuni, ma l'azione di controllo, cl'acccrlmncnto, cli direzione e cli rH'orma rimancbbc allo Slatò. Concludendo, una saggia applicazione ciel concetto razionale ciel clcccnlrameuto suppone le scgucnli innovazioni: 1° Determinazione esalta clcllc funzioni e delle spese locali, a parte claUc funzioni e clauc spese clcllo Stato, in conformità ali' inclolc e agli uffici elci singoli enti. li° Assegnazione allo Slalo e ai corpi locali cliclue sistemi tributari separati c. clislinti. 111° A111•ibuzioncallo Stato ciel recidilo pc1·sonale come base imponibile, ai corpi locali della proprietà reale, ferme le restrizioni accennale nei riguardi elci comuni urbani, specie delle grancli cillù. Applichiamo all' Halia questi concctli e 11cclisccnclcranno alcune conseguenze cli pregio 11011trascurabile. Talune funzioni, oggi esercitate, per quanto parziahncntc clallc provincie o clai comuni, clovrcbbcro assumc1•si clallo Stato. Fra rrncstc l' inscgmnncnto primario. Oltre a ciò ccsscrel)i.Jc l' ilwiclo sistema clipartecipazione degli cnli minori al!' inscg11amc11Lsocconllario e uniYCrsilario; il. quale, senza 1·iuscirc ali' i.ntcnlo, perturba e imrniscriscc le finanze locali. Le prestazioni cli carallcrc inlcllcllualc e mo1·alc ollrcpassano Jc Lcnclcnzce i Umili di capacità e cliespansione crun comune o tl'una prnvincia, nè possono che venir co1npro111cssctla ristrctli appag·amenli o all'opposto sacrificare con larghe e generose S0lltlisfazioni. la finanza clegli enli minori. più colli. Allo Stato clo1TCl)l)rroassegnarsi tulle le imposte personali: quincii anche i clazii cliconsumo. Ai comuni ccl alle J)l'0l'incic le illlj)0StCsulla proprictù (lri ICI'-

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