RIVISTA POPOLARE DI POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI 79 scioglierle perchè vi scorgerebbero un pericolo. (Critica &cia"te 16 Agosto). Paul Louis: La politica estera della terza repubblica. È la critica inesorabile della politica seguita dalla borghesia francese nell'ultimo sessennio e che si sintetizza nel lllorussismo cieco. Questa politica ha umiliato la Francia, l'ha allontanata dalla causa della giustizia, senza farli:' ottenere alcun resultato che valga i miliardi prestati alla Russia e alla China per volere della prima. Hanoteaux si direbbe cbe non abbia avuto di mira 8e non gl' intere,si dell'alta Banca; e la sua politica è riuscita a guarentirli, poichè tutti i titoli fin rnziari ottomani dii Dicembre 1896 al 15 Giugno 1897 hanno subito un rialzo più o meno consicle_ revole. Quesla politica, però non è quelh che vorrebbero le masse ;:,opolari, che la riprovano, e la destano. È vicina l'ora di un radicale mu'amento d'indirizzo e d'iniziare una politica estera socia!ista, che abbia per obbiettivo la solidarietà degli uomini resi alla libertà. (Revue Socialiste. Agosto). Maggiorino Ferraris: Il rincaro del pane. Se la Rivista potesse occuparsi dei giornali politici quotidiani riassume. rebbe oggi su questo argomento, che preoccupa tutti, un buon arlicolo cli G. Segretant nel Fanfulla; non può faro a meno, pero, dì continuare a riprodurre ciò che si scrive nelle più autorevoli riviste e dai piìt noti scrittori. L'onorevole Fenaris analiZl.a quali sono gli elementi, chi\ contribuiscono a formare il prezzo del pane, che varia da una città all'altra. Un tempo il prezzo del grano era il coefficiente diretto; oggi coi grandi molini è quello delle farine, che talora viene monopolizzato dai graacli molini riuniti in 1'rusts. li dazio consumo dei municipi - cbe va da L. 2 a L. 7 al quintale in alcuoe città del mezz<'giorno - e il dazio governativo su; grano rappresentano un fattore im. portamissimo e poi vengono le spese di lavorazione e di smercio. la questo momento nell'Alta Italia, questi elementi vengono rappresentati dalle seguenti cifre: Costo del grano per quintale allo sbarco L. 18; macinazione e calo L. 9; dazio governativo e comunale L. 13 ; trasporto e lavorazione L. 11. In tutto L. 51. Siccome un quintale cli farina dà 118 chili di pane piccolo e 125 di pani grandi, così il prezzo medio verrebbe di centesimi 43 e 114 pel pdmo o di Centesimi 40 o 112 pei grandi o di prima qualità. Tenendo conto di questi dati di fatto si comprende che spesso le proteste contro i fornai e contro le autorità locali si ris,,Ivono in vuote declamazioni. Non è impos ,ibile che i fornai e padroni di molini abusino e allora contro i primi, i municipi, come si fa a Parigi ogni quindici gior· ni possono dare la valutazione officiosa d, 1 prezzo del pane. I molini cooperativi giover~bbero meno ai consumatori e più ai produttori di grano. I forni cooperativi potrebbero diminuire le spese di lavorazione e di smercio; ma il rimedio più efficace e p'ù sicuro starebbe nell'abolizione o diminuzione del dazio municipale sulle farine e governativo sul grano. Si deve impone il primo e si deve procedere più cautamente pel secondo. li dazio sul grano infatti, rappresenta oltre che uoa grande risorsa finanziaria, anche una necessità in difesa dell'agri, oltu:a; mi se il prezzo cl I pane tontinuasse a rialzar.i si dovrebbe pure ridurre il dazio doganale. Meglio sarebbe aduttare la sca'a mobile, ~h'3 a,s'curi all'agricoltore il prezzo del grano a L. 24 al quinlale alla fatto~ia, cbe corrisponderebbe a L. 35 per quintale di farine tlel!a inarca B. (Nuova Antologia, 16 Ag(sto). C. Puini : La limitazione della proprietà nella Cina antica. Questo studio originale prova che nella Cina antiPa, quando la terra era proprietà dello Stato e non e' e;-a diritto di vendere le proprie quote, le cose procedevano assai bene sotto l'aspetto economico e morale. La violenta riforma del Re Tsin Sbi-hwang-ti (221 anni av. C.) ridusse la proprietà qual' è oggi tra noi. I conservatori di allora. cbe sarebbero i rivoluzionari di oggi, previdero le tristi conseguenze ed ebbero agio dopo di constatarle. « L'ottimo sistema dei comuni agrari, dice un autore cinese, ,, fondato sul principio di equità. Gli antichi sovrani stimavano essere il molo cosa pubblica e riguardavano i bisogni del popolo come loro propri bis gni; laonde il frutto della terra era al popolo egualmente diviso. Questo principio mantenuto s,ldo, rese prosperi g:i Stati per oltre mi.le anni, flnchè la schiatta dei Tsin non s'impossessò del trono ». Un altro scrittore cinese constata, cbe abolito il vecchio assetto delle campagne venne data conces• sione di vendere e comprare le terre ; si ché cominciarono i vasti possedimenti :i>. A questa abolizione della proprietà dello Stato e dei Comuni agrari la maggior parte degli scriltori cinesi attribuisce un disquilibrio negli ordini- sociali e una mala ripartizione della ricchezza. U!}O scrittore del IX secolo più esp!icitamente afferma che 0On tale riforma le terre le ebbero coloro che non le coltivavano e l'agricoltura ne restò priva. (Rivista italiana di sociologia, Luglio 1897). Jessie White Mario: Il sistemapenitenziarioe il domicilio coatto in Italia. Continuazione di una serie dì articoli sull'argomento eh' è di vera attualità. In questo si esamina il movimento della delinquenza in !ngbilterra, il suo sistema carcerario si fa la tara agli entusiasmi per la diminuzione della criminalità e specialmente di quella dei minorenni e l'autrice trae argomento dai fatti esposti per osservare: « Irrita il vedere attribuito agli edifici rarcerari ed alla disciplina perfezionata introdottavi quel po' di progresso finora ottenuto. Ed irrita, percbè l'ostinarsi nello attribuire ad un solo fattore un miglioramento che risulta da tanti e cosi vari pr, vvedimeoti, fa veder troppo bene cbe si vuol porre in non cale il resto, per attacca"Si all'unico, che si accorda con l'indole e con ltl intenzioni della classe dominante, cioè al carcere :i>. Il progresso morale in Ingbillerra inveca in minima parte è tlovuto al carcere e al sistema repressivo in generale e nella maggiore a quell'insieme di provvolimenti politici, economici, edu~ativi, che costituiscono la grande ed efficace prevenzione sociale. (Nuova AntoloJia, 1 Agoslo 1897). Prof Giovanni Marchesini: L'educazione nei convitti. Si studia l'azione dell'ambiente in rapporto ai fenomeni sessuali. « Più che i pensieri, si trasmettono per suggestione, per contagio e, in generale, per l'azione dell'ambiente, le emozioni, e specialmente quelle che banno origine istintiV9, come le sessuali .... La consonanza, il contagio, può av venire per il beae, ma può avven:re anche per il male ... Ha una grande importanza pedagogica la solidarietà r.be l'ambiente u~iforme stabilisce tra individui aventi tendenze comuni. sia nel pensa, e come nel sentire e nel volere ... Riguardando in particolare l'azione edurativa dell'ambiente, questa risulterà di più elementi i quali agiscono specificamente su ciascuna delle disposizioni psicbicbe individuali come comporta il modo speciale del loro combinarsi. Così sarà diversa l'azione che sullo syolgersi della sessualità e dell'amicizia esercì ta l'azione del convitto da quello, che esercita l'azione della famiglia. Un esempio di ciò si ha nella strana impressionabilità deslata in convittrici o convittori da fatti minimi .... Fuori di col egio, in generale lo cose si vedono con occbio, per cosi dire, più sincero, senza troppi eccessi di fantasia, con criterio più proprio. Si fa1-
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