Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno III - n. 4 - 30 agosto 1897

76 IlIYISTA POPOLAREDI POLITICALETTERE E SCIENZESOCIALI inca,·nò la resistenza. La co11(Mc1·azioneclegli slati ciel ])amrl)io rnluta da .Kossuth, non fu un semplice sogno cli patriotn e di ftlosoro; ma av,·el>bc potuto clivenlare una realtà, se i mag·iari non fossero stati vinti alla battaglia lii \ iclegothc. Si sa pu.r·eche dopo i'lagcnta e Solrcrino, gli Abslrnrgo ru1·ono coslrctti dalla più clemcnlar·c prudenza a mollo concedere alle aspirazioni federaliste clcllcpopolazioni clcll'impcl'O. La conlcclcrazione ge1rnanica è il risullato clella politica prussiana. Berlino, cioè la Prussia, può riassumersi nel suo arsenale cli guerra e nella Borsa. Cesare che tencle la mano ali' Ebreo, Cesare e Giucla elfo assorbono e succhiano l'intero paese. ì\la fra il Prussiano e il Tedesco la distanza è enorme. Visitate la Sassonia, andate in Uaviera o nel Wurtemberg e vedrete quanto siano sensibili le differenze cli carattere, e siano cliversi i temperamenti, le tendenze, i costumi. Qui non vicl-il Poloniam non vidit Gennaniam si diceva una volta. Oggi non è più così. Per conoscere la Germania, bisogna percorrerla eia nord a sud, dall'est all'ovest. Berlino ci clà il Prussiano; ma sol.tanto la Germania potrà darci il Tedesco. Quest'ultima era contraria all'annessione dcll'Alsazia-Lorena, ma il prussiano trionfò e il militarismo si è imposto esigendo dall'Imperatore codesta annessione. Il prussiano guerriero, pesante, paziente, na::;io11alista non è altro che il prodotto dell'atmosfera viziata della birreria, come la Prussia non è che un prodotto della caserma e ciel·· giuoco di borsa. A Berlino si può infatti notare il gusto della città per le armi, per la ginnastica, per le lotte corporali; nu1, a Drcscla come a i\lonaco, si nota l'amore per la musica, le belle arti e la letteratura. Il pt·ussiano apprezza soltanto lo sviluppo fi. sico, pcrchè esso non eia valore che al sol.dato e alla fol'za brutale; ma il tcclcsco, che non è affollo pnrssiano e an;r,isovente lo clelcsta, pone l'artista sopra il soldato, e preferisce la lolla dei teatri e delle accademie, alla lolla elci campi cli battaglia. E' cel'to che la lingua è una causa di ravvicinamento f'l'a i popoli; ma c1uesta 11011basta: 0CC0l'ronoaltre C0Jl(lizioni, e la prima i· il libero consentimento degli Stati di cui si compone una federazione. Le patti contraenti debbono csscl'c ugualmente trallalc, ciò che non accaclc nella confcclcrazionc tcclcsca, in cui il prussi,1110 Ycro paclrone, vuole asservire le altre parti ri<luccndolc alla schiavitù. Insomma 11011vi è feclcrazionc possibile là dove il governo è monarcllico-mililarc e autocratico. La fcdc!'azionc sarà fatta wccismncnlc per finirla con q11csfostato di cose. La triplice alleanza che turba l'Europa attualr, conservandola in uno stato di guena cbc rovina le nazioni e disonora l'umanità, di fronte ai paesi Ialini feclcrnti sarù obbligata, in un prossimo avYenil'e, a proclamare la rc- ))Lt!Jblicae ad abbassare le al'mi. Lo spirito cli clccentramcnto era così pt·ofonclo nei greci che, abbandonati alla mcrcè del sultano clalla f'orza brutale, non si sottomisero se non clopo aver ottenuto la facoltà cli reg·olarc da sè stessi gli intcl'CSsidelle loro comunità e cli consel'varc ai I0l'0vescovi la giurisclizionc civile. I paesi oggi imlipenclcnli come la Gl'Ctia, la Serbia, la Jl11ma11ia, il )lontcncgro e la llulg·aria si mostrano gelosi della loro autonomia percl1è, essendo slali Ji. br!'ati ieri, hanno bisogno di Lulla la loro lilJCl'lùJJCI' fortificarsi e sviluppasi, e se i Bulgari che sono slavi come i H ussi resistono alla politica moscovita, è piuttosto pc1· paur·a di pcl'clCl'ela loro aut011omia ccl inclipcndenza, che pcr oclio del Busso. :\la r idea elle clomiua è lungi dcll'csscl'c una tcnclcnza clccc11tralizzatricc, clal punto cli vista 11azio11aleAuzi la tcmlenza verso la f'edcrazionc ì.· nnla <lalJospirito cli unione cli questi diflcrenli piccoli popoli in vista clella clitcsareciproca della lol'o inlcgritù ccl aulonomia contro un eventuale invasore. Parecchie associazioni e clubs si sono costituiti fl'a i cittadini dei p;icsi balcanici per la propagamla e la clif'csadi questa idea, elle conta fra i suoi partigiani il re Cal'I0 [0 di Humania, il suo rx 11,inislro RraLiano, l'anlico reggente cli Scl'IJia ll11stich e ìUuUcva attuale ministro cieli'interno i11 llunwni.t, Delyannis cd El'icupis, ministri gl'cci, Stoilo(~Grcgori, Stoncgas, Ul'ccchia cd altri. A questi bisogna aggiuugcrc Argyriadès che clifcnde nrlla stampa cli tulli i paesi l'idea feclcrath'a. La clifficoltà elle incontra la costituzione cli una federazione cli popoli nella penisola balcanica sta nelle inimicizie che separano ancora quei popoli. Ma questi sentimenti cominciano acl attenuarsi, e si fa strada la compressione del comune interesse. Abbiamo pai·lato elci serbi elle sono slavi, diciamo una parola anche del federalismo in Russia. Ciò può parere quasi un' eresia; ma invece i Russi sono assai vicini alla federazione. Cosa curiosa! A lato del• l'impero, questo popolo originale, non ha perduto i benefici elcile comunità primitive: il mir comunità agricola e l'arte/, comunità inclustrialc. Nei villaggi russi la Lcrra da coltivare e i pascoli sono proprietà del nrir, che è responsabile innanzi al tesoro imperiale clella somma totale delle imposte che esso deve pagare. Nella grande fortezza clcl dispotismo cesareo le comunità rmali sono ccccllenli specimens dell'autonomia amministrativa locale. L'arte/ completa il mir. Alcuni sono semplici società ambulanti di operai. Questa forma primitirn tende a sparire coi progressi della granclc industria. In qualche città vi sono dcg·li artels più stabili, socictù permancnli e ricche che sono responsabili elci loro mem- !Jri, qualche cosa di simile alle corpol'azioni. cli mestiere prima della Jlivoluzionc Francese. Contrnriamcntc a ciò che avviene uclla Europa occicle11lalc,clO\'e lo stesso opel'aio venuto <lni campi 11011 è più legato da alcun vincolo al suo paese nati\ o, in Uussia il lllC'lllbl'0clcJJ'ur/e/ appartiene scmJJl'Cal suo mir <l·ol'iginc.Esso continua ad aver di• l'illo SII tulio ciò che gli C0lllJ)rll'e acl avCl'llCi carichi. In gcnernlc esso possicclc una casa nel suo comune, là egli si ritira quanclo sia vecchio o gli manchi lavoro. La Russia sarà forse l'ullirna 1i;1zio11e cl' Europa a raggiungere la re<1erazio11rc p11b1Jlicann;ma essa vi ,l1Til·cl'à, avcn<lo nella sua costituzione, nl'i suoi costumi e 11c1Jctendenze <le·suoi abitanti tulle I.e co11clizio11icli riuscita. U11staalla Spagna il 1;1ttocli avere cluc climi uno dolce e tcmpcnllo come quello del· l'Europa occidentale, l'altro torrido come quello dell'Africa, pcl' stalJilirc una cliflèrcnza pro1onda nel temperamento clc' suoi abilanti. :\la le razze che hanno occupato la Spagna sono di provenienza clivcrsa; esse vengono, o flaH'Africa, come l'elemento iberico, berbero e moresco, o dal mediterraneo orientale come i Celli e gli Joni, o dnl norcl dcli' Europa come i Celti biomli e le triJ)Ùgcrmanicllc elci Yandali, Visigoti ccc. Tutti questi clementi. etnici possono ridursi a tre tipi: il tipo ibcriro. il tipo aria'llo e il tipo semita, ngC'nli lliwrsamc111csulla costituzione clcllc nazionalilù. Ora è noto elle gli IIJèl'i vanno sino alla conl'Nlerazionc tli ciltù; gli Ariani, per la fu iouc clei Celti con gli IIJì.'ri,proclucono l'aggregato clcllatribù, e i Semiti pot'l,1110quello spil'ito separatista che fil clclla spagnuolo 1111cosmopolita, un ranatico e un ca11toJ1alist,1. _ Qual mc1·1wigliadunque se, 1111 eia' tempi della dominazione m·a))a,la spag11a si u·ovò clivisa in un certo m1mc1·0cli Stati a11Lo1101m11ai legati eia un patto feclerale '/ La fcdcrazi0JICsaracena fu più elle una fol'· mula di li11guaggio,una vera istituzione politica. Gli sfol'zi clcHcmonarchie non giunsero mai a ca11ccllarc la p1·ofo11cliam))l'0nla che gli pagnuoli. conservarono cli quella orga11izzar.io11eU. f'cdcl'alismo è rimasto

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