RIVISTA POPOLARE DI POJ,TTICA J,ETTEJrn F. SCIE 1ZE SOCTAT,I 47 IL SO0IALISJ\IO I SICILIA e la nazionalizzazione dellaterra (Continuazione e fine • Yedi :--lum. l.) . . . . . . . i Siciliani, Che fur già primi, eran da sezw. Petrarca - Trionfo d'amore IV. 6° - Il socialismo agricolo(1). L'evoluzione agricola corre con il 1·itat·do di una fase in confronto alla evoluzione clelle industrie manifatturie1·e. Quando le mti fabbrili erano sola mente esercitate dalle maestranze, l'agTicoJtura em in mano ai servi, il feudalismo nelle campagne fu contemporaneo con le corporazioni delle arti cittadine. Quanclo l'industria venne accentrata nelle g1·ancll Jilhb riche, nell'agricoltura prevalse invece la piccola prop rietù, la cruale la riscontro alla l)ottega clcll'aiteficc. Qum1do il capitalismo avrà espropriata tulla la picc?la possidenza la procluzione industriale delle fabbriche sarà per e;sere socializzata. Questo ritardo nell'evolu zione agricola, in confronto a quella industriale, deriva dalla clilferenza dello strumento tecnico usato come f attore pi·oclullivo, che ncll'agricoltm·n è la terra. Nel l'agricoltiu·a il fallo1·c te,-,.ci può csse1·emoclificntodall'uomo fino acl un cC'1topunto, al cli lù del q1iale la n atura s' imf)0ne alla volontà 1mwna, mentre nelle ind ustrie mani(ttttm·icrr gli tn11nenli cli [)l'0Cluzione po s 0110 essere meglio della Lel'l'a aùallali ,u·lificialmcnt e p~r (lai•<' la quanlitit e la qualità cli p1·ocloltovoluto e 1 11 o"·ni tempo clell'anno. ì\'rll'agl'icollurn il pl'Oclo llootli~n i solo nell'epoca ciel rnccolto e con le qu ,111litù l' qualilit vari!', clel'Ì\'illlli dal ,·m·io ancl,llll('lllO clclle t·,,,.io11ie clrlla nalul'a \"ill'ia del suolo. Inoltre uno st~;so ti·auo cli te1T/I ])uò in l'ag·ione cli lC'mpo clcslinarsi a l)l'Odolli cliversi, passanclo eia 111iarnllu ra acl llll'allrn, eia 1111 li o acl liii altl'O; invece 1111Lel,'.iono11 può cleslinarsi a ltlacinare e un molino non puo destinarsi a stampare. Infine la te1·1·a,nC'llostc so tempo che serve alla produzione agl'icola, è cmprc la slanz_a clell'uomo, e cruincli non pc,·clc mai complcta1~ 1.ente11 valoi·e come llll apparecchio che non serve p1u. Dci·iva da tutto questo che la procluzione industr iale è più intensivn, più costante e pit'.t go,·cn_iab_il ~clall'uomo che non sin q11eun agricola; e crumclr 11 lavoro it~cluslrialc riesce più facile organizzarsi in Yasta scala e a socializzarsi. La lcrm può pl'ocl111·1 ·ca sufficienza con il olo mezzo cli primitivi utensili (li lavoro e clà sempre lllale1·icpt·ime; im·ccc I(' illl hl lrie p1·cndono queste matel'ic prime PCI'Lt·asfill'llHll 'lc;e vi sono l)l'0(IOlti indusll'iali che 110ll possonsi 0l lencrc senza la fOl'lllilZionc cli l,'l'illlCliinipianli mecc ,llliei: ceco pc1·chè l'agricoltura t1·01·asi,IITNrata nell' Cl'Oluzionc pl'odullil a. Le arli lltallil'allll!'iCl'l'.SOilo la pn•ssione Clelia crcSCCIIL('popolazione l' (lei c,·e CC'llli1Jisog11i,IJl'I' sosle11c1·ela concol't'enza devono .rpplicare le forze ni llu1·ali con macchine SC'lll))l'Cpiù JJO(IC'l'OSC', accC'nlrnnclo il (1) Qufsto capitolo i· tratto dal mio opuscolo: lt socialismo e la questione di stomaco. 1:i,·01·0spC'zzato f' pa,--o clegli nrligiani, in grandi opilicì (li 1111solo pacll'one. li p;1clro11c (li queste grandi int1·ap1·l'e, clcvc associare il l.rvoro cli lutti gli operai neccssarì, pcrchè lulti co11co1Ta110con funzio ni cli.- , erse al fine 1111ico<leH'imp,·csa; i11olt1·('agli a ssume nel!' impresa, la Jl,ll'lC'clireti ivn, sia personalment e, sia l)C't'mezzo cli 1111(llllminislratol'e, e PCI' ((llC'Sla f1mzi0ll(' J)l'ClldCnei l)l'0filti la pal'le ciel Icone, danclo agli operai 1111tanto cli lllCl'cccleche basti a conse rvarli in vita. Se al capo cli una tale imp1·esa si tog lie la crualità di proprietario, e si lascia crueUadi amministratore nell'interesse degli slcssi operni, l'impresa con i suoi pi·ofitli cln individuale clivicn col lettiva senza mollo sfo1·zo. Questo che si è tletto per le. imp1·esc inclustr iali, molti non vedono come possa applicarsi nel c ampo agricolo. Quando sarà tolto il proprietario elci campi, chi and1·à a coltivarli, se il lavoro cli cultura persisle1·à slC'gato e in gran parte avventizio? - A questa obiezione la ri posta è facile. li collcllivismo è impossiJJilc con le attuali condizioni clell'agrìcollura , allo stesso moclo chr, non lo sai·ebbc con le arti dn bottega. Oggi la produzione agricola non è inni tanto inlen iva (Jltanto cruelln inclust1·ialc : il più ricercato p1·oclollo dC'lla terra non richiecle capitali, mac chine, sl11cli,ccc., quanto il più comune prodotto cli' manifallurn. Inoltre tnlla la Lel'l'it è ben lontana ancora eiaessere coltivata: alcuni paesi p1·ocluconoeiasoli.tanto g1·ano, lantn lana, tanlo cotone, tee., eia inoncl nre il me1·cntomoucliale. Or l'agricoltura non può pel'Clurare clC'1·namcntc in qneste conclizioni : J'amnento della popolazione c· i magg·io1·ibi ogni, come la nec essità (li difC'nclCl'Sidalla co11correnza ll'anic1·a,clevon o l'Cll· clrrla ,·irppiì1 intensiva con 11wggio1·eimpiego cli capilali l' (li llli.lCCltine.La lllilCChinacome f'a chi uclel'e la l)Olll'ga l' crC'a lo lal)ililllCIIIO,CO ì ftll'Ù sparire la J)iccola economia cull111·alcc1·eanclola grand e c11lLt1l'a.Si anebbr prima il p1·01wictariocliuna g rnmle i111JlJ·esagl'icola. e poi l'rsel'cizio cicli' impresa stessa ncll' inte1·C'sscelci lavo1·atOl'i. 1 paesi mC'no l'cl'Lilie i più sfh1ttali, non 1·cggo 110 aIla concotTcnza dei paesi nuo,·i; e non posson si abbandonare a sè stessi, dernno trnsformarc il loro silema agl'icolo : le te1Te della veccllia Europa tro1·ansi in que ta filsc critica. Pc1· rendere inclus t1·iale, rag·1·icoll111·a,con la hwo1·at111·ameccanica e i co ncimi chimici. occo1·1·onomolti enpilali; e finchè questi mancano. 1;1tn1sformazione non può avvenire. Il ca pitale 11011~i Jorma, o si fèwma assai scnl'samente, p erchè nel pl'oclollo della ter1·a I irnno troppi pai·assiti: proprietari. nccapa1Talori. ca11101Ti'li,111rzz,111i ,u urai, lacll'i. ('(i il lisco. l't'I' Il'0\'lll'l' questo capilale basterebl>~-eonfiscan• la ren11ila I\Hlcliariade1·iv,mle clalla i'l'l'lilililnallll'illl' l' le ('!'l'(lilù. ili di lit (ii llll eel'I0 grndo cli J)ill'l'lllt'la. l' inipiegar(' il. J)l'Odollocli (JllCSla C0II· fis('a nl'llil clt'lla lraslo1·111azio11e. -\.n en11la la Cfttale. l'('SIilll(lo l'.rlluale (liStl'ibuziollt' clC'llal'ieehczza. l a procl11zio1H·ilCCl'l'SCilllilll0ll lro,·er·t•l>l)e con Ul llalo1·i, p1·1-rhè il rispal'lnio cli mano t1·ope1·a c,·ccrebbe 1111 illtlll('IISOllllllll'l'0 cli SJ)0Slilli,i quali ll011 larn rando 11011l)0ll'C'hhel'OCOlllJJl'(ll'Ci proclolli clella lel'l 'a ))Cl' cou umm•li; e cl'nlll'a parl(' i ()l'O(I0llinon potre bbero
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