Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno III - n. 2 - 30 luglio 1897

38 RIVISTA POPOLARE m POLITICA J,ETTERF, E scrnNZF, SOClAU ratista delle colonie; ciò chr, drl rrsto, i falli spiegano e giustificano lw11issin10J..'rnon11e sviluppo di l,011clra e l'accrcscinirnlo quasi q11oli<lia11<0lella sua popolazione conlri!rniscono a rar nascere quel dis 0 1·cga111en10 che non pot,·it Irom re rimr<lioe soluzione se non nel sistc111arcdcralivo. Basta osservare ciò che av,·ir11r ora in Irlall(la. E la testimonianza non è sosprlta venendo <la una pa1riota ar<lcntc e sinecrn, l\liss :11audGonne, che si i_· consacrata alla libe1·azionc <lcl suo 1wcse. Dopo che il papa Acll'iano, liii inglese, nel 1150 fece clono dcll' Manda a Enrico 11°, l'Inghilterra ha vanamente tentato cli assimilarsela. Essa ha tenuto questo paese sollo un giogo di ferro; ma non ha mai potuto soggiogare l'ani111acc.Ila. L'occupazione inglese è stata la rovina dcli' Irlancla. J,' inghiltcrra vi ba dominato con l'assassinio segreto, coi massacri e il tradimento facenclo opera cli devastazione e di sterminio, domando gU irlandesi con la carestia organizzìlla. Dal 1816 al 1849 sn una popolnzionc cli nove milioni tre clispnrvcro. Più <li n11 milio11cemigrò; g·li allri SOIIO111ortidi litlllCC (li fel)))rc JJl'0\'0cala dalla 1;~mel.\on Si Sl'J)J)Cllinmonem111c11i0IIIOrli. :.\'cl 1848 stanchi di soffri1·cgli irlamlcsi si rivolta,rono; ma questa 1·ivolla durò poco e i capi fhrono imprigionati. i\lullHIIIIICIsuo libro Fi/lJ' Yew·s Nalional Progress dice parlando del regno di Yiltoria : Questo regno è stato fra i pil'1disgraziati dopo quello clella regina Elisahctta. J,a statisi ica seguente lo prova: morti di f,mic l.22o00U, c111igrati4-180000. J/ inghilte1Ta ha srmpre trattato più duramente i prigionieri politici irlandesi dei prigionieri per reato co11w11e.Su l2 prigionieri politici attualmente a Porllan<I 5 s0110diventali pazzi in seguito a cattivi trattamenti. , i è chi si stupisce di vedere un paese naturalmente ricco come I' ll'lancla i11uno stato <li miseria permanente, i\la la vcritù è che l'Inghilterra ha distrutlo, a una a una, tutte le sue industrie supposte rivali delle industrie inglesi come l'industria clclla lana, della seta, del cotone, dello zucchero, della stearina, 011,·ela grande cs1jortazionc ciel l)estiamc. Così il popolo fu obbligato cli chiedere alla terra la sua sussistenza. ma la terra dopo ogni raccolto seguito da confisca passava nelle mani dei Iords o delle grandi compagnie inglesi. Dopo che gli inglesi cl)bcro :iclatlato il /ree lrnde la situazione dcli' lrlancla s'aggravò anche più. La concorrenza americana rovinò completamente le coltivazioni. I proprietari credono più profittevole di tenere le terre a pnscolo e oggi lo spettacolo è desolante. In pianure immense sorgono soltanto clcllcmiserabili capa11ne. l contaclini s0110espulsi, e si vedono nella nrccssitit cli rirugiarsi sulle nwntagne e in ·luoghi aridi e selvag•gi <101·rla terra è ll'Oppopovera per alimentare gli animali. ~on che dar ta1110eia pag·a,·c l'aITitto la !erra è insu0icic11tc a rar ,·il·e,·e il lavoratore. Per socl(lisli1rcalle esigenze tlcl proprietario l'irlandese emigra nel tempo del raccolto e va a offrire il suo l)raccio i11l11ghillcn·a e i11lscozia. Le evizioni ricorclano le scene più oclioscdella feuclnlitù. Nè l'etù, nè la debolezza, 11èla malallia,nè l'agonia trovano grazia innanzi agli esecutori. La situazione cicli'Irlancla, della Scozia, dove si manifesta lo stesso spirito cli l'ivolta e quella flcllc colonie che Ol'ganizzano li·a loro indipendentemente clalr Jng·hilLC'JTa, 1111• unione stabililil su basi economiche, pl'ovano che nella razza sassone, e' è una fol'tc corl'Cnlc fctlel'alistn. La j)Olilica interna dcli' InghillCJTU,i11questi ultimi cliccianni, obbeclisccessa stessa a tendenze di questo online. Che sono, inratti, le modificazioni più impol'tanli dcll'org-aiiisrno an11ni11istrativo:il lucal yl)ver11c111c11t ciel 1888 e il Parish cou11cifs Bill ciel -l894, se non misure pratiche cli decentramento soclclisfaccnte le aspiraz!oni cli autonomia locale? Le stesse rngioni che consiglinno ali' Jnghilte1·1·ala federazione pcl' le sue colonir, prcYalgono per la Scozia e per l'Irlancla. Nel suo bel libro La lradi:;ione federale in Italia pubblicato nel 1879, il signor Gustavo Chiesi, uno dei più noli pubblicisti italiani, mette in evidenza l'aspirazione costante clcllc J)l'Ovincicitaliane attranrso i secoli, aspirazioni giustificate clalle concllzioni geografiche della penisola. A queste conclizio11inoi dovremo aggiungcl'C le emigrazioni dei popoli di differenti razze che rimpiazzal'Ono i primi abitanti. E, infatti, mentre gli emigranti del sud furono Ellcni, Fenici, Arabi ccc., quelli elci norcl fm·ono Galli, Celti ccc, Nel ccntl'o clella penisola pe1·sistc la •·azza storica indigena etrusca. 1'1a la sua stessa persistenza non è che una nuova causa cli cliffcrcnziazionc. E evidente clte al nord, al. centro al sue! ciaSCLUJla'Cgionc cl' Jlalia con la clitTercnzaanche del clima, deve logicamente aYe1·cavuto, in ogni tempo l>isogni e pcl'ciò abitudini e attituclini cliffe1·enti. i: impl'essione cli un viaggiato1·c che ha percorso l'Italia è quella d'esser passato in poc!Jigiorni, in poche ol'c clalla civiltù europea alla civiltù Ol'icntalc. A queste carte geografiche e sLorichc noi dobbiamo aggiungere pure la tendenza federalista clegli Etruschi, vale a clil'Cclella rnzza itnlica JWimitiva.Sismoncli appoggiandosi sulle testimonianze cli Tito Livio, Polibio, Plutal'co, El'otloto, ha potuto giustamente affermare che gli etruschi, sig11oricli tutla la penisola, la reggevano a fedc1·azione. Og·ni 1·egionc confederata o Lncomonia era autonoma e non dipendeva dalln Yulsinia, la capitale, se non nelle cose della guerra e della pace. Il carattere repubblicano o almeno antimonm·chico risulta da un passaggio di Tito Livio, cloYc ti parla di dodici lucomonic toscane, quando i Yegcis violanclo il patlo comunale vollero eleggere un re, La conquista romana distrnssc la confcclcrazionc. Tuttavia l\icbuhr e Srhlcgel assicurano che molte lucomonic 1·esistcttcl'Oancora per tre secoli e quando cloYcttero mTe1HlCl'Sailla forza, Homa tl'ovò le lo,·o J)l'el'ogalivc ,·t•gionali tal111cntcradicate che le rispettò come cosa ;;·iusta. g clu1H1uestabilito che qua11<10 r impero ronrn110fu minacciato, Lospirito regionale cl' Ltalinco11tl'ilJugì ranclcmenlc alla sua cacluta. Solo r impero cli Carlomagno riuscì a unificare la pc1ùsola; ma 11011ci pervenne che sotto la forma di un semplice protettorato

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