IUVISTA POPOLARE DI POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI 3l J)rc, come delle grandi persone, come delle personalità a parte ; 3° ncU'educazionc guardano alle necessità future, alle necessità nuove della vita e non alle condizioni del passato ; 4° hanno cura precipua non solo della salute (tra i latini e i tedesclli del resto assai trascurata) ma dello sviluppo completo della l'orza e (!ella energia fisica; 5° avviano di buon'ora i figli alla pratica delle cose materiali; 6° insegnano gcneralmcnfe ai figli un mestiere manuale; 7° mettono al corrente i figli di tulle le novità utiJi. Perciò vantano I.a lotta pc1· la vita : slruggfc /i)r /ife e l'attitudine a trarsi d'imbarazzo tla loro stessi : sel/ help; 8° ustrno pochissimo, nella forma, delle loro autorità verso i loro ·figli ; 9° e, come conclusione, i figli imparano che i genitori non s'incaricano di c1·ear loro una posizione. * * * Il J)cmolins esponenclo dettagliatamente i principi e i metodi che riescono in Inghilterra a creare degli uomini veri, dotati di energia fisica e morale, ha avuto l'obbiettivo di agire JJeneficamcntc sui propri concitta(lini; ha avuto cura, perciò, d'infondere in loro la coscienza di potere ottenere quei risultati, che si ottengono al di là clcllai\lanica, eliminando il prcgiLLdiziodella ·ra;:;;:;a, che taluni vogliono far pesare come una cappa (li piombo sui latini. i\lolto avrebbe potuto sc1·ivcre su questo proposito; ma a llLi bastò l'icorclarc che i francesi clcl secolo scorso, pur non csscnclo di una razza diversa di quelli contemporanei, sa pera vano di gran lunga gl' inglesi negli studi; aggiung·c che i Celti irlandesi nel.la -Gran llrctlagna e negli Stati Uniti si trasformano e, com'egli dice, si sassoni;:;;:;ano. Per combattere il prcgiu(lizio della razza nelle stesse pagine del Dcmolins, però, vi sono degli argomenti e clclle prove di cui egli stesso non ha tratto tullo il wmtag·gio che possono somministrare. Infatti inglesi e tedeschi r.1pp1·csentano poi· eccellenza la stessa ra;:;::ca; cppu1·e l'educazione loro attualmente è molto divergente e sccon(lo il linguaggio ciel nosll'0 autore, riesce tra gli uni alla formazione essenzialmente particolarista e tra gli altri a quella comunitm•ia : i'ol'mazionc diversa, che spicg·a i rapidi progTcssi elci so- -cialismo in Germania e quelli assai più lenti, in Inghilterra e negli Stati Unili. Non credo che certe clistinzioni stabilite clnlDcmolins siano destinate a(I avere per lungo tempo la parvenza clclla verità; certo è, però, che la scuola e la eclucazione, non la ra::c;:;a, r.rnno ciò che sono - nel bene e nel male - gl' inglesi contemporanei. Non lo ricorderanno abbastanza gl' italiani, nelle cui scuole l'educazione vera è sostitu.ita dallo cluw.f!a.?c per gli esami e dalla Yacua esercitazione rettorica, elle ci danno i Gingilli11i, elle popolano le amministrazioni pubbliche e private e i Girella, che ne disonorano la vita pubblica. Gl' italiani, che non mancano di splendide - e non remotissime - tradizioni; che fm•ono i banchieri dei Re cl'Inghilterra; che educarono gli inglesi alla pratica commerciale; rinnovino, rimodernandolo, lo spirito che cleggiava nelle scuole di Vittorino da Fcttre e di Pcstalozzi e ridaranuo ai propri concittadini le doli, che oggi invidiano agli inglesi. Lo ZOTICO. Pelra insequestrabilità degstiipendi (I) Napoli, Luglio 1891. Onorevole Professore, La questione sulla insequestrabilità degli stipendi, che alcuni impiegati di pubbliche Amministrazioni hanno risollevata e tengono viva, pare, se si deve prestar fede alla stampa periodica, sarà prossimamente risoluta con provvedimenti legislativi. Intanto permetta a me, modesto impiegato, epperciò direttamente interessato alla cosa, di sottoporre all'autorità di V. S. O. alcune considerazioni in proposito. Non r-ianderò Je varie fasi attraverso le quali passò la vecchia questione, dibattutasi nel '64, nel '85, nel '88 fra le esigenze non sempre legittime d'un limitato numero d'impiegati e gli espedienti non sempre basati su criteri sicuri e pratici del legislatore, perchè occorrerebbe lavoro di maggior mole, non una lettera dai confini modesti. Tenterò invece di esaminare la questione sotto la forma che presentemente è VE}nutaassumendo. Gl' impiegati governativi, da una parte, stretti nel cerchio di ferro delle restrizioni della fogge del 1864, che sanziona l'assoluta insequestrabilità del loro stipendio, domandano al legislatore provvedimenti che li sollevi di tale jattura, che ostruendo l'adito al credito, nel commercio della vita li fa considerare quasi nullatenenti. Ed il sollievo lo escogitano nella facoltà, da darsi per legge, di poter cedere volontariamente un quinto dello stipendio alle Cas e di Previdenza, Mutue e Cooperative fra impiegati, a condizione però che lo stipendio tutto intero rimanga intangibile come Roma. Gl'impiegati di pubbliche Amministrazioni non governative, dall'altra, che per la legge del 1888 godono il vantaggio della volontaria cedibilitd e della sequestrabilità, limitate entrambe a solo un quinto dello stipendio, ne invocano dal legislatore l'assoluta revoca con legge che abbia carattere (1) La Rivista pubblica ben volentieri questa lettera indirizzata all'on. C<>lajanniperchè tratta una quistione che interessa vivamente una numerosissima classe di cittadini. li Russo impiegato anche lui, non può essere sospettato di non avere a cuore la sorte dei propri compagni, che dovrebbero meditare sulle sue parole e trarne no.ma pei voti da formulare. N. d. R.
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