6 InYJSTA POPOLAJm DI POLITICA LETTEHE )~ sdEN'ZE SOCIAU l'unificazio11cclcllc condizioni cli vitn ? - Ln cn11sncli ciò llCl'CSisolo l'icercal'c nelle val'ic co11llizionimaLcl'iali ll'csistc11za.pr·o(lolte in riascuna rrgione dalle vnr·ie conclizioni drl suolo. J,'agTicollurn è runica fonte cli ricchezza per· la lllaggiol' pal'te d·llalia; ma 1·ip1·cdomina, specialmente nel Lazio t' nella Sicilia, la barbarie lici latifondo llcserto; è molto estesa Italia la superficie monLuosa di scarsa e difficilep1·0lh1zione; Yi è assai vario il clima cd assai varia la clistl'ibuzionc delle acque; infine la forma geografica cicli'llalia metle le varie sue parti i11 conclizioni cliYcrsc rispcLLoal morimcnto ciYile: q11imli diversità cli Sl'iluppo sociale tra l'Italia esclusin11nenteagricola tlel sucl e l'Ila Lia anco industriale e commerciale tlel nol'CI,tra le regioni del latilondo e quelle della piccola e media possidenza, tra gli abitanti clclla montagna e quelli clella pianura, tra le ciltà clellointcmo e quelle cleJla marina, tra le prol'incic cli confine e quelle insulari. La scarsezza ti' .imlustric e cli commerci lascia alle differenze agi•icole tutta la loro azione sulle differenze sociali; e nell'agricolLura perdura sterilizzante la prepotenza feudale della proprietà fondiaria. Le condizioni della Lerra, dnl.le quali 11nscono Je condizioni socinli arl'clr·ale, possono benissilllo modidificarsi coli"i1J1piegocli cnpililli e lii mezzi meccanici. La natura fisica ciel suolo e lici cl.imn non è, come i lalilonclisti asseriscono, cli ostacolo alla 1n1sfo1·rna1,ione agricola del Jatilonllo: attol'llo a Comuni posti in mezzo a lalilo11(1illrserli ll'ovasi una zonn clig·iardini e cli vig11e; quillchc a11ticolatifondo si t· visto lras(orrrnu·e in l'idrnlc e popolosa carnpagm1. Il solo ostacolo a questa lr-asrorr11azio11èe il cliritto lii l}l'Oprietù pril'ata CleliatCl'l'a: l' i11LcresseJ)Cl'SOllale(Id pallrnne non trnva tonwconto acl i111·eslil'ecapitali i11 rnig·liorir, 111alo trova nel goclirncnlo llclln ren(lila londiaria sempre c1·escc11leiasè per l'nCCl'C'SCe(r!sei lla popolazione; e r interesse <li ciii pigfa1 La terra i11af~ filto o a mezzadria no11può cssl'l'C quello <li migliorare la cosa non sua. La trasfor11wzio11ellrl suolo, t· di conscg·ucnzn il prog..-cssosociale, può solo an·e11iresosliLuenclo I.' intcn:sse i11clil luale lici proprietario con quello collellivo della societù. Solo il socialismo può risoll'crc il IJl'Oblcmaclella ternt, e quinlli, collle Jw potuto dimoslrar·e, il probll'rna 11011a11con1 risoluLo llcJI·u11iLùsociale cl'llalia: In quale u11itii11011 è che un gnHlino per il trionfo finnlc clclfunitù umana. IJ. 5° Tutto va alla possidenzafondiaria. ]11un IJl'Cl'l' per·io(IOlulli i. j)l'incipali prollolli ciel suolo in Sicilia furono successirame11te colpili eia Cl'i,i intc11sae duratunt. Queste er•isi clt'i pr·oclotti siciliani da una parte si collega11ua quella crisi gc11e11er·aleagraria. che ha p1·odollo una f<H'teclepressio11e economica in tulla 1<:w·opanell'ulli1110quarto <li serolo; ma (l'altra parte pigfamo car·attere par·lirolar·e clalla l)l'C\"i1lc11z(laell,1J>roprielà f'olllliaria nella vila cco11omicae sociale clcll'isola. li malessere i11Sicilia, per una parle Lrova le stesse cause clell"orlliumncnto sociale, che in lulto il monclo ha le sue J)asi nel!' ingiustizia economica, e per allra parie ha carat1e1·i spiccalarncntc propri pr·o(IO!li dalla naturil e dalla sto1·in. 1:; unanime il giudizio cli ritcne,·e il lalifoudo dcSel'to cli mig•Jior-icla causn p1·incipnle (lcllo stato miserevole dcll'ag1·ico1Lrn·asiciliann e clella classe agricola. 11 latifondo non è una particolnrilà tlclln sola Sicilia; esso esiste in varia misura ovunque; ma la sua pre,·alcnza nella superficie agraria, con ln sua assoluta nuclità eia cleserto, è fatto principnlmentc siciJjnno. Per esso la ricchezza si accentn1 in poche mani, e si perpelua un organismo agricolo SC'mi-fcuclale con l'innesto novello dello sfruttamento capitalistico. I proclolli, che SUCCCSSÌl'8ll1Cfl1wt'eOIIO colpiti da crisi, sono : il grano, il cotone, il seme-lino, il sommacco, il vino, lo zolfo, gli agrumi. Per ciascu.no di essi, a volta a volta, si chiamarono i poteri dello Stato in niuto, si elessero conn\1issioni, si fecero progetti. i\Ia in ogni proposta, intesa ad allevinre il clisagio clella possidenza e elci lavoratori, la borghesia mostrossi stolta ccl impotente. Anzi le crisi servirono agli uomini politici per rinfacciarsele il viccncln, come se esse fossero fopera cli un ministro. Che non si disse pe1· la crisi vinicola? Che non si dice proprio ora per qurlla agrnmm·ia? Qun pa1·va sapicntia ! !Un le leste quadl'c dcJl,1politica e clella scienza borghese, non /wnno pensato che quelle rrisi. anzicht• inllipc11clenli ccl isolatr, sono il pr·oclollodi una causa unica e prolomla, ciot·, clrll' iniqua dislr·il)llzione clcllil l'iCchezza. 1'ellc c-r-isilii cui pa1·1ia111l0a <linicollù a I l'n(lcn· 11011(leril·a da eccesso cli Jll'ocluzione sui /Jisog11i <li consumo, ma cla eccesso sulla polcn :a llclle masse a comprare i p1·o(lotti J>isog·nevoliL. a pro(luzionc vinicola non è csubcrnnLe, e 11011è esubcranLc quella agnrrnaria : se tuLLoil vino e tull i gli agrumi pl'Odolli si clividcsse1·0il tuttn In popolazione italimw, ne loecilerebbe a ciascuno meno elci giusto bisogno, e non ci sarcl)be eia lottare con i mercali esteri. Quei prodolli semJJrn ora che soverchino, perchè la massa della popolazione lavoratrice è mnntcnuta così povcl'a eia non potere col. pl'Oprio lavoro ricomprare ciò che col lavoro stesso ]}l'OClucc. J,a maggior parte del prezzo dei pl'Odolli agl'icoli SCl'l'eora a pagare il cliritto cli propricli1 pril.ila della terra. I proprietari, per il loro scnr·so nurne,·o, possono co11s1rnrn1·peoca parte elci IOl'Oproclolli, per quanto ne sciupino : i lavol'atori, pe1· la I.oro scarsa rncrcccle e pc,· la frequ<·111eclisoccupazionc, nou possono compr·,11·cr iù rlrc a1'a11zaclalla parte toccata ai pndroni. I\è questo squilil)rio, che 11vl'ie11etra i JWO(l11llo1a·igricoli, si col'regg-e con lo sca1111Jidoei pro(lolli del suolo con quelli delle manif'allur·e, prr·cllè in ogni rnanil'all111·ac,ome nella tena il pa(lr-om· pigfo1 da solo sproporzionatamente cli più <li lutti (Jllilllli i la1·01·11lol'i. 11 male ,Hlllll(lllesta nelrorg·a11isn10sociale stesso, e 1101p1uossi ctn·ar-Jo coi pa11nicrlli calcli e con le ciarlatalcrie (lei polilicaslri l)orghcsi. Di lutti i progeLLi,folU Cl(lUnl)org·hcsia per risol-
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