Il n JST-\ POPOL-\HE lll POLITICALETTEHE E SCIE'\ZE 80Cr.\J,1 lo drlln popola:i:io11e,si rnnnifrsla nri l'C'illiconlro In proprirlù. \ ia via che il dissesto è (' l'l'SCiulo,Chl' Iulle le 110 Sire 1·eg·io11illl' son \'('IIUll' (I riSClllil'llr, che i è CSLr: so nel ogni branca di cilla<lini, è srnto come un con. Iagio, grave conlagio i11prog1·essivoaumc1110,il quale 11·ovaH1le ragioni di esistenza e · di s,·iluppo nelle condizioni materiali. Ecco le medie : I delitti di pubblici ufficiali elle possono essere l'indice della moralità e dell'onestà cli cll.i è preposto alla cura della pubblica cosn, sono cresciuti così: 'cl triennio 80-83 erano ad una media annuale di 1360, cioè 4,81 per ogni ,100000 nbitanti, nel biennio 93-05 ascesero a 2,022, cioè 6,58 per ogni 100000abitnnti. Le frodi i11 commercio e i11d11stria e i de/il/i preveduti dal Codice di Commercio, che sono il sintomo ciel funzioflilmcnto prntico clclJ'Economia di scambio, da 1,103 che e1·nno in media fra il 1880 e il 1883, sono saliti graclunlmcnte nelrullimo biennjo 03-95alln enorme cifra di 4,558. I furti pure sono aumentali fra 1'87 e 1'89 e1·ano annualmente 98,005, coll'ullima mcclin 03-05 sono saliti a 111,122. Le lm/fc da U,8!)8 che erano nell'87-80 on alite a 18,362. Quc to può dimo lrare co111ela clinicollil a Jlrocunirc 011cstamc11lcun compenso alle 1wo1wie fatiche, acl impieg,11·ele proprie atliLudini, a quaclag11arc i11so111111a011csta111e111e, prodotta clal malo e c111piodelle classi superiori, dall.i fiscaliliì del sisle111alribulario ·ic110 il maggiore alimenlo della delinquenza. ;\ella categoria dei delitti contro le pcrsù11e vi ha 1111a11011lieve cli111i11uzio11c,11aquesti assai mc110si co11ncttonocolle condizio11ieco110111ichee polilichc. c. Leideepolitiche esocialid E.Heine. (Continuazione e fine \ledi N. 18. Anr o 2·) Ghicbheit ist blossaufdem. Kirchliof. Se ru caso o <liscg-110,non so: la coincidenza è strana. li 23 febbraio del 48, Enrico Heinc e cc clall'ospC'dale prr recar i a ca a, e s' i11co11h'a0011le prime orclc clclla l'ivoluzio11c. '011IJasta. La carrozza, che do,·crn ricoudun·c il poeta, che si 11·0H1,·ain quello staio, <la lui lesso can1tle1·izzatoco11la lri le C'sprcssio11e" tom/Ja dei 111atcrassi », scn e per le l)mTieate. Egli Yi(leLulto {I), e lo spettacolo (li quella rholuziOII('.che doveva avere il suo rpilog·o nelle g·ior11atecli Giugno, quella .-i,·oluzione il cui grido e1·a « vh·a i\laral ! » « viYn la ghigliottinn ! ", g·li apparve in tutta la sua feroce frc11cia. e UII0Ci dc crive il Yi o cl' llei11c ili ((U('igiorni; si clic<' (2) solla11loch'abbiu tlcllo : - Peccato I avrei dovuto es er sano o morLo. ~ SignHicanli parole I Come L'gli chiude le ulti111r111r11101•ie, c·o11r1uell'c,·ocazio11ecosì strana e po1c11lc<l<'I111011,,c·olefonne e lebbroso ciel ìllcclioEvo, che a11111111zia l sua prec11zaal suono delle cas1ag11cltL',così, a mc, 1·iJegge11do le quattro co1..-ispomle11zein quei giol'lli nefasti, a 1i1c,par sc111p1·cin r1uel monaco riYcclcre Enl'ico Hcinc, i cui occhi, otlo il cnppuccio, brillano di una gioia pam·osa : im•cce della castagnetta, uno scroscio cli risa, che finisce in Llllsinghiozzo. Quella rivoluzione era stata fatta in nome della libc1·tà, del progresso, clcll'ugunglinnza, secondo il signo1· Lamarlinc. - li connm.ismo anà una gran pai·tc nella tragedia moderna - aveva detto, im·ece, E1ll'icoHcinc. Clli aveva ragione? 1"on cran passali molti mesi eia che il nostro poeta si t1·0,,ava a Parigi, che già lo vediamo partecipare alle riunioni cli H uc i\1011igny, presiedute eiaEnfantin. Il sa11si111011ismo nll ra era nel suo più alto s,,iluppo. Come spicgnrc questo conve1'limcnto ? Una certa tendenza a consiclc1·arci mal.i, le ingiustizie sociali, delle quali vittima, pcl primo era lui stesso, dovevano neccssarinmcnle pingerlo verso la <lotlrina meno pericolosa e più poel ica nel medesimo lempo, che mumctteva u11areligione. )la la r3gione per la quale cg·li si diede co11tanta facilità ccl entu in mo alla pazza utopia cli lluza1·cl,ru sr111plicrmr11Lc una: Hcine ru pnnleista, ccl il sansi111011is1110porlò o nlmcno trntò lrasporlare il pnnleismo cli Spinozn in politica, mr1·ci.· dic ✓lssof'iu!iou dc1· I ij//iCI' 1111/erci11a11dcr1111der 11/cuschhcit 111it Ed- /Jollc » (l). Puossi perii affenni11·eche il 110 I ro pol'la, ru 1111 a11si111011ista. in lulla res1r11sione della parola l: o. Accellò la religione clrl sistema, rico11oscenclo hello qursto stesso, ma ritenne i111prn<lc11te, a <lir poco, la pm'le riguardante la ])ropl'ietil. - Dev'es e1· considerata meglio - scl'ircva a tliÌI di 11113111ico; Nl aggiungeva, parlando cliChcvalie1·,che il san imonismo i trovava in buone ma11i. Egli capiva quali conseguenze po sano clerivai·cda una cli CfltC te idee, che si trovino in balia cli un qualunque triJ)Un0, e quale u o ccl abuso possa n1rsi cli esse. Cose tutte, del resto, che si ve1·ificanoa11che a quei trmpi, in cui, a Pal'igi, massimamente, il com1111i110illlj)Cl'ara. ()ui nolo che r lici ne hn p1·cco1·o qualche co111cmpon111eo,nrl mosln1re, come runica doll1·i11ache nel popolo possa allignal'c sia solan,ente e semplicemente il co1111mis1110: ogni allra sarà i11Lesasollo I' inl111c11za di quella e sarà sca111biatacon quella. Le idee fol'sc di cguaglia11za di Sai11I-Si111onon conll'ilrniva110 il rinvigorii'(' q11ellr dei C0llllllliSli? « Le dolli11r SO\\'c1·silTha11110in Fl'ancia pre o le « classi solli.'1·cnti:11011si lralla J)ilL clelreguaglia11za ,, dei clrilli 111adel <lritto ad eguali g·otli111c·nli,sulla « lC'ITa. (1) FebruarrevoluLionVoi. :XII. (2) Strodconann.Heine Leben und \\·erke. (3) Epistolario - Enfantin ad E. Heine.
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