466 IUVISTA. POPOLA.RE DI POLITICA. LE'fTERE E SOIENZE SOCIA.LI a cui si vendono la sedia, il tavolino ed il pagliericcio: così in Sicilia si ebbe il maggior numero delle vendite con il 37,23 per mille abitanti ; mentre con il solito movimento inversamente discen· dentale si ebbe il 30.73 nel Napoletano ; il 23. t 6 nell'Italia centrale, ed il '13,51 nell' Italia settentrionale. * * Se gli uscieri hanno mietuto e continuato, così · largamente in Sicilia, i messi dell' Esattore fanno strage addirittura. È vertiginosa la progressione delle esecuzioni esattoriali per debito d'imposta: gli esattori che nel 1892 compirono 9,471 vendita giudiziaria d'immobili, nel 1894 iniziarono num. 23,602 esecuzioni e compirono num. 14,779 vendite giudiziali. Il confronto non è più possibile col continente : sembrano due paesi regolati da leggi differenti. Così nel 1893 - l'anno terribile - il distretto della Corte di Appello di Palermo dava il num. di 2658 vendite esattoriali, mentre i più popolosi distretti di Tor·ino, Roma e Milano davano rispettivamente il numero di 498, 293 e 132; e di tutti gli altri distretti, appena tre raggiunsero o superarono di poco il migliajo. Nella stessa guisa nell'anno 1894 si aveva in Sicilia una media del 21,45 - per ogni 10,000 abitanti - mentre nell'Italia settentrionale appena il 2,03; e nella centrale, soltanto l' 1,98. * * * Con una popolaziono così misera, nella maggior parte affollata nei corridori dei Tribunali, vessata dai creditori - come se si dicesse dagli usurai - straziata del fisco, a,;pettatevi il rispetto alla legge! A chi possieda soltanto le prime nozioni di Sociologia Criminale, riesce indubitato che nella Sicilia la delinquenza debba esser frequente; ed infatti infierisce. È risaputo r.ome l'Italia abbia tenuto, per molti anni di seguito, il primato nel numero degli omi. cidii, in tutta r Europa. La Sicilia vi dà un notevole contributo, in guisa che, anche per lei, questo triste primato ci si è - ormai in maniera incontrastabile - assicurato. Nella criminalità più grave, alcune tra le provincie siciliane, occupano il primo posto in tutta Italia. Nei reati contro il buon costume e l'ordine delle famiglie, stanno a capo le due provincie di Catania e Siracusa; per le estorsioni, 1·apine e 1·icatti si notano le provincie di Caltanisetta e Palermo, che occupa il terzo posto anche per il numero degli omicidii. Una provincia gravemente rattristata dalla crisi zolfifera per parecchi anni, Girgenti, se, nella storia antica è illustrata dalla grande figura di Empedocle, nella statistica recente è segnata di nero, primeggiando sinistramente per il numero e la gravità dei delitti di sangue e contro la proprietà. Girgenti, è la provincia italiana che dà il maggior contributo alla delinquenza omicida, alle rapine, alle estorsioni ed ai ricatti. * * * Una dolorosa osservazione c'ins.pirano le tristi risultanze dei numeri: essa sorge dall'evidente 1·apporto di causalità t1·a la miseria e la delinqurnza; così la regione piu infelice d'Italia, vede la miseria economica farsi causa di una immensa miseria morale e spingere al delitto, che spesso all'occhio spremuto di lagrime e vaneggiante, si appresenta come l'unico mezzo per iscongiurare i terribili crampi del ventre digiuno. A. GUAl<NIERI VEN'rIMIGLlA LA LIBERTÀ DI STAMPA IN INGHILTERRA. ( Conversazione tra giornalisti italiani ed inglesi). - Ma dite, tsiste o non esiste questa libertà di stampa in cada vostra? - Se esiste? Voi dunque non ci conoscete. La. libertà di stalll;pa, come la libertà di piattaforma.,~ la nostra vit•. E l'anima delle nostre istitu:doni. E la storia del nostro paese. Senza di essa noi non potremmo vivere. La sua assenza vorrebbe dire la nostra morte. Noi non saremma più inglesi. Sa.remmo una nazione di schiavi. - Va bene. - Il primo che passa vi dirà che la nosti-a press è libera, comrletamente libera. Non c' è più tribunale o a.utorità pubblica che possa, a ragiono o a torto, notate, sopprimere il nostro giornale. Il Paterdon che è, di1•emocosì, lo storico delle nostre li· bertà costituzionali, vi dirà· che i proprietarii dei giornali non 3000 re3ponsabili che dei debiti che contraggono veròo i loro creditori e degli articoli o trafiletti di diffamazione verso i d,ffamati come, nè più, nè meno, degli editori del lìbro. Le loro condanne o le loro multe non hanno relazione alcuna colla libertà di stampa e colla continuazione dei periodici. I giornali inglesi, a.oche se sono sbracati come lo Star o il Reynolds'weekly newspaper, non possono essere, tenetelo a mente, per non importa quale motivo, essere sequestra ti o boppressi. Sequestrare un giornale in casa nos~ra vorrebbe dire la rivoluzione. Ma che rivoluzione! Il pensiero stesso è a11tinglose. Un delitto di stampa non è neppure supponibile. - Si, ma anche voi, se è vero quello che si dice del vostro giornalismo in Italia, avete delle restrizioni che non sappiamo se ve le impongono o se ve le imponete. - Qua:i? Voi credete, non è vero, che noi, penne pubbliche, non possiamo, per esempio, occuparci della
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