470 RIVISTA. POPOLARE DI POLITICA LETTERE E SCIENZE SOOIA.Ll L'imposta può essere determinata in diversi modi: o dalla. fertilità potenziale del suolo, o dalla rendita netta. della terra, o dal suo va.lor capitale. Il sistema della rendita netta è quello adottato per il nuov J cata.sto. Noi prefdriamo quello della potenzialità. E reone il principio : la terra è tassata, non secondo il prodotto o reddito reale, effettivo, sebbene in via. media., norma.le; ma. secondo il prodotto e reddito virtua.le, in poten,za. Eliminata. ogni specie di calcolo sulla possibilità di una ma.ggiore produzione, di cui sia suscettibile il suolo, mediaute una. speciale industria dell'uomo, o un impiego a.bbondante di capitali, la sua valutazione rimane limitata alla capacità naturale che il suolo stesso ha alla produzione, coltivato coi mezzi ordinari. Insomma, si esprime con questo sistema. la Vdra rendita stabile, di cui è capace un dato fondo, quando sia coltivato secondo le comuni norme che si adoperano in quel dato territorio nei fondi di una stessa qua.lità o natu•a. Secondo noi, questo sistema aveva ed ha il vantaggio grandissimo di non spaventare i proprietari ed i capitalisti dall'investire grosse somme nei miglioramenti agricoli ; inoltre, rappresenta una specie di premio per coloro che fanno fruttare le loro terre, mercè il lavoro e il denaro, più di quel che qsse sieno capaci di produrre in potenza. E, al contrario, è una vera e propria tassa sulle terre incolte, una multa sull'ozio, per tutti coloro che, avendo terre suscettibìli di una maggior produzione, le lasciano in abbandono e non le coltivano. * * Ma, oltre ai capitali, percM l'agricoltura rifiorisca, è necessa1•ia l'istruzione di coloro che debbono eseL'- citarla. L'insegnamento agrario deve indicare la via, seguendo la quale può ottenersi il miglioramento dei sistemi e delle pratiche culturali; i capitili sono i mezzi per conseguirli. È necessario che i proprietari s'istruiscano, perchè il progresso dell'agricoltura deve venire dall'alto; ma è indisspenabile anche che l' insegnamento arrivi ai contadini. E se per i proprietari possono giovare le scuole di a.gricoltura, per i contadini ci vogliono le cattedre a.mbulanti di agraria, le quali mettono a portata dei coltivatori in modo pratico, dimostrativo, i risultati del progresso in agri coltura .. Questa è la forma, che ha dato i migliori risultati nell' istruzione agraria. Finora le cattedre ambulanti sono state istituite per iniziativa specialmente delleamministrazioni provinciali ; sarà opportuno che lo Stato provveda con apposita legge al loro impianto. * * * Altri provvedimenti dovrà anche prendere lo Stato a favore dell'agricoltura e degli agricoltori. E così bisognerà pensare sul serio a consel'vare boschi esistenti e a ricostituire quelli distrutti. Bisognerà. p1·ovvedere a tempo a premunirsi contro gli effetti dtilla invasione fillosserica, che si va sempre allargando; e quindi promuovere su larga scala le piantagioni di vitigni americani resistenti. Bisognerà. incoraggia.re la costituzione dai consorzi cooperativi di credito e per l'acquisto delle materie utili all'agricoltura. A togliere i dissensi che possono insor• gere fra proprietari e coltivatori sulla forma dei contratti sulle mercedi ecc., gioverà l'applicazione anche all'agricoltura d,·i Probi-viri, che ora funzionano soltanto per l'industria. Sarà, infine, provvidtlnziale l' istituzio11e di uoa cassa per gl' inabili al lavol'<>,per la vecchiaia e per gl' infortuni. Tralasciamo altre molte proposte di minore importanza. * * * Quando anche questo programma potesse venire in tempo attuato, noi non potremmo essere a.bbastanza tranquilli su\l 'esito dei nostri sforzi, se non fossimo sicuri eh" noi saremo anche prot1itti dalla concorrenza ol:ie ci fanno altri paesi più di noi progrediti e, sopratutto, meno di noi esauriti dalle tasse, dai debiti, ecc. Noi non vogliamo che il protezionismo sia adottato come sistema della nostra politica commerciale; ma chiediamo soltanto di esser messi in grado di poter lottare cont"O la produzione straniera. Dice ,. bene il marchese Cappelli : il dazio per noi è come il pesaggio nella corsa. Campo di corsa aperto a tutti I popoli è ora il mercato agricolo; nè sarebbe equo che produttori esteri, favoriti da poca gravezza d'imposta, da abbondanza di capitali, da istituzioni che rendono agevole ogni progresso, venissero, fantini leggieri, a misurarsi, senza aggiunta di peso, con noi, gravati come siamo da balzelli, dei quali la storia non rammenta gli eguali, imprepara.ti nel campo tecnico come nessun altro popolo ci vile, deficienti di capitali e di credito >. .. * * Arrivati a questo punto, dobbia.mo soltanto aggiungere che il nostro pa, Stl, se vuole veramente conseguirtl il suo risorgimento ~conomico, deve adottare una politiça, all'interno ed all' estero, di savio raccoglimento, per rimediare ai guai passati ed evitare altri erro1•i nell'avvenire. Noi abbiamo fatto fin qui una politica grandiosa, ci siamo voluti mettere a paro delle grandi nazioni d'Europa e non abbiamo guardato quanto questa politica costava e se le nostre finanze potevano sopportarla. Ora ce ne accorgiamo, ora che siamo ridotti agli estremi della. nostra potenzialità economica. Fermiamoci almeno adesso; più tardi la rovina sarebbe irreparabile. E cominciamo a limitare le spese più che sia possibile, restringendole a quelle che rappresentano un impiego utile per l'economia dello Stato. Sopratutto, riduciamo le spese militari, che assorbono così gran parte del bilancio. Ricordiamoci che il militarismo, per le sue tendenze, costituisce uno dei più gravi pericoli per la prosperità del nostro paese. Tutta la politica africana e le sue conseguenze terribili dobbiamo attribuirle al militarismo. La lezione è stata dura ; serva almeno a farci rinsavire. * * * E qui facciamo punto. Qualcuna delle proposte che abbiamo svolte sembrerà a taluno che abbia sapor di (orte agrume. Noi crediamo che essi abbiano
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