460 RIVISTA. POPOLA.RE DI POLITICA. LETTERE E SCIENZE SOCIALl lizzata. serve di cinta al villaggio; le piantagioni che lo circondano danno ricchi raccolti di manioca., di riso, di mais, e di frutti d~l tropico. I P11.dribianchi hanno fondato delle stazioni prospere ; essi insegnano ai giovani schiavi che hanno comprato e liberato la scrittura, il calcolo, il giardinaggio, l'arte del fa.. legname, e il fare mattoni. Gli Africani p1•endono gusto agli agi della vita europea essi lavorano sopratutto pe1· procurarsi stoffe. Una lettera di Acciarito. - La Vita Italiana pubblica l'autografo di una lettera di Pietro Accia.rito scritta dal carcere al padre. È un documento interessante e poco noto. Lo riproduciamo neila sua ortografia. Io ho chiesto il pel'messo per ottener certa e lo ottenuta per farmi qualche appunto sulla mia difesa, fammi sapere se Vittorio a scritto d'allamerica, se vuole puo venire anche Checchino a trovarmi· io attendo pronta risposta e giovedì vi aspetto, non avvilirsi finché cè vita, io specialmente sono nato disgrazziato ma sono giovane e spero di stare un po tranquillo anche io certo per natura propria che qualunque essere umano deve star tranquillo in un certo tempo ed anche io attendo questo tempo, ma vedo però che a me specialmente mi sta troppo lontano, ma a me non mi sa possibile cile tutti si siano scordati dei miseri qualche cuore umano ci deve essere sulla terra che si ricordi ci sarà qualche compasionevole qualche giusto che gira intorno al globo ad osservare tutto il suo movimento poveri popoli mi si strappa il ,more povera gioventù dell'oggf, ho come è corrotto il mondo nel mal agire, tanti saluti a tutti di casa e agli amici ricordati di scrivere. e di venire. Mi firmo affmo figlio Acciarito Pietro. RECENSIONI. BENEDE:rTo CROCE: Studi storici sulla rivoluzione napoletana del 1799. Roma, Loescher, 1897. L. 2,50. Questo libro del Croce, che non i soli studiosi delle questioni storiche leggeranno con profitto e con piacere, comincia con una prefazione, nella quale si stigmatizzano di santa ragione le infamie della reazione del 1799, di Carolina e di Ferdinando Borbone ch'era meno e peggi0 ad un tempo di un tiranno. Certi recenti tentativi di riabilitazione vengono giustamente combattuti dal Croce, che nel suo sguardo complessivo sulla repubblica partenopea spiega le cause della sua debolezza e della sua inevitabile caduta. L'A tratta di: Eleonora de Fonseca Pimentel, di Vincenzo Russo, di Luisa Sanfelice, dei giacobini napoletani prima del i 794 e della domanda di grazia di Domenico Cirillo. Non possiamo occuparci di tutti questi studi - tra i quali ci sembra assennato, scritto con criteri umani quello sulla domanda di grazia del Cirillo, che non può mettersi più in dubbio - e ci formiamo un po' su VincenzoRusso. Di Russo il Croce si occupa anche per dare un contributo alla storia rlel socialismo in Italia. E ne vale la pena. Il nostro A. chiude lo studio con queste parole: « Questa fu la fine del giovane filosofonapoletano, sognatore di una ideale repubblica, forte di giustizia e di barbarie ». (p. 137) (1). (I) II Russo fu impiccato sulla piazza del Mercato il 19 no,·embre J 7Q9e sul patibolo gridò: lo muoio pe,· la libertà! Viva la repubblica ! ·Noi non ci sappiamo ~piegare perchè il Croce abbia messo nel suo giudizio· la parola barbarie. Forse perché il Russo ammirava la Svizzera e vagheggia va una tederazione di piccoli comuni e credeva perniciose le grandi cilta P Ma anche oggi le grandi città, specialmente dal lato mo raie, non trovano difensori; e lo stesso A. ha riprodotto in nota il parere di Engels, che ne preconizza la scom• parsa (p. l 22). 11 Russo, adunque, ad un secolo di distanza, si trova di accordo con quel socialismo sciéntiflco, di cui il Croce è ammiratore o almeno giusto estimatore. Nè si può muovere rimprovero al Russo che per mantenere la Guardia nazionale Yoleva la tassazione p·ogressiva perchè la Guardia « dovendo servire alla custodia interna e ritraendone perciò i ricchi il maggior vantaggio, dovessero questi pagare di più » (p. 130). Questa motivazionfl non fa n.-ppure oggi una grinza. Il Russo non era un sognatore, che sperava vedere re, lizzati i propri ideali con un colpo di bacchetta magica. Egli difendendo la libertà çontro la tirannia soggiungeva che « i veccbi mali dell.i seconda sono nella prima, ma già alquanto scemati; c' è di più nella libertà una pro, spettiva di un nuovo ordine d1 be1,i non mai prima conosciuti da noi». La nuova repubblica poi lo sosteneva come un mezzo di transizione alla forma più perfetta da lui vagheggiat•. (p. 124 e 125). Questo è evoluzionismo di buona lega, che dovrebbe essere tenuto ancora in grande considerazione d~gli intransigenti socialisti scientifici, che tanto allegramente deridono i socialistoidi. I contemporanei del Russo lo trattarono da utopista e per richiamar!Ò alle realtà Vincenzo Coco con ironia bo. naria gli diceva: « Padiamo della costituzione da darsi agli oziosi lazzaroni di Napoli, ai feroci calabresi, ai 'leggieri lec,·esi, ai spurei ( degeneri) sanniti ed a tale altra simile genfa, che forma 9,999,999 dieci milionesimi di quel la razza umana, che tu vuoi rigenerare ». {p. 133 e 134). L'ironia del Coco è ancora azzeccata - e < redi amo anche che ai suoi aggettivi ci sarebbe poco da mutare - ; m~ va ali' indirizzo dei giacobini che non vogliono tener conto delle differenza di carattere tra gli abitanti delle diverse regioni d' Italia e che ci danno delle leggi unitai·ie, che quando non sono dannose sono per lo meno inutili. PIETRO ALBERTONI e Ivo Novr : Sul bilancio nutri. li,,;odi una famiglia bo1·gheie italiana. Bologna. Tipografia Gamberini, Parmeggiani. Si tratta di uno studio rigorosamente scientifico, che fa rnguito a quello pubb'icato dall'Albertoni tre anni fa sai bilancio nutritivo di una famiglia di contadini. Gli autori si astengono di qualunque considerazione di ordine so. ciale; ma chi prende ·a•studiare le cifre trova lé ragioni del grande deperimento organico dei contadini e delle migliori cond:zioni biologiche delle agiate famiglie della b~rghesia. "-/''../"-/~ Si pregano caldamente gli abbona-ti diJD.e-t-tersi in regola,al più presto pos .. sibile coll'Amm.inistrazio ne. ~ Per cambiamenti di indirizzi rivolgersi al Sig. G. M0NTALBAN0: Via S. Nicola da Tole,i,. tino Num. 45, Roma. Dr. Napo7,eom Col4ianni, proprietariod, irettore-responsabll•. Roma, Tip. Tiberina. Via dc' Gigli d'Oro 16.
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