RIVISTA POPOLARE DI POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIA.LI 459 Infinito e s'affratel'a lentamente con esso ; così l'an- .gelo della morte Ri trasmuta per noi nell'angiolo del martirio, e sulla sua faccia splende soavissimo ... il sorriso delle eterne speranze » (II, 380). *** Ed ora vogliam prevenire e r:spondere ad un appunto che ci polr.ibbe esser mosso. Lo studiare, come noi tentammo di fare, da un sol punto di vista, e questo pure di secondaria importanza, un uomo grande e famoso per ben altre ragioni che non siano le sue benemerenze letterarie, non ci parve nè ci par cosa nè irriverente, nè frivola, nè vana. << Nelle :Floride v'è un papavero, dai fiori rosati pendenti da uno stelo d'un verde pallido. Fiore, stelo e radice, tutto è utile. Gli Indiani traggono dalla radice una bev,mda dolcissiir.a: dallo stelo un colore: il fiore ha una fraganza che rimane diffusa alla mano gran tempo dopo che il fiore è consunto. Il fiore del genio è come il papavero delle Floride » (1): nulla di esso va perduto: tutto quanto emana da lui, è sacro e prezioso. Dr. PAOLO BELLEZZA. SrERIMENT ALI$MO SocIALE. Il divorzio in Francia. Dalle ultime pubblicazioni ufficiali della repubblica francese togliamo le notizie interessanti sul divorzio che arrivano sino all'anno 1893-. Il numero delle domande di divorzio accolte dai magistrati, dopo una continua progressione, segna• :rono una diminuzione nel 1893 : da 7035 nel 1892 discesero a 6937. Ma se si decompone questa cifra, si constata che dei due elementi di cui si compone - antiche separazioni di corpo terminate col divorzio e domande dirette dì divorzio - soltanto le prime sono in diminuzione. Le seconde continuano a crescere: erano 1860 nel 1885, 5752 nel 1891, 6435 nel U<92, e 6480 nel 1893. Nelle domande di conversione della separazione in divorzio prevalgono quelle delle donne : nel 1893 ve ne furono 331 da parte delle donne e 161 da parte dei mariti. Sembra che il divorzio abbia raggiunto l'estremo limite dei suoi progressi nella separazione di corpo. I tribunali si mostrano sempre più favorevoli al divorzio anzichè alla separazione. Nel 1893 la proporzione delle domande di divorzio accettate fu del1' 84 °/o; quelle di separazione del 75. Le proporzioni erano inverse nel 1892. Non è senza interesse mostrare la ripartizione delle dimande di separazione e di divorzio tra le varie professioni. I proprietari i rentie1·s e gli esercenti professioni liberali hanno presentato 751 domande di divorzio o ::174di separazione; i commercianti 1,222, e 391; i contadini t\67 e 369; gli operai 3,989 e 845 ; le persone senza pro· fessione 576 e 111. Dal 1885 al 1893 il numero delle domande di diYorzio è quasi quintuplicato nella classe degli opera.i; quasi quadruplicato tra le persone senza professione; triplicato tra i contadini, più che raddoppiato tra i (i) Sono le ultime parole dello scritto : Ai poeti clel secolo XIX. commercianti ed appena raddoppiato tra proprietari, rentiers ed esercenti professioni liberali. Tra gli operai mentre aumentarono le domande di divorzio diminui· rono rapidamente quelle di separazione ; viceversa avvenne nel gruppo dei proprietari, rentiers, profes• sioni liberali ed anche contadini. In rapporto alla popolazione le diverse p1·ofessioni danno queste professioni: in 100,000 proprietari rentiei-s ed esercenti professioni liberali si hanno 23,80 domande di divorzio e 11,86 separazioni, per i commercianti e industriali rispettivamente 11,47 e 3,66; pei c,mtadini 4,58 e 2,53; per gli operai di ogni genere 56,18 e 11,85; per le persone senza professione 40,32 e 8,51. È grande la differenza tra conhdini ed operai e si può spiegar la col sentimento religioso più prevalente tra i primi. La cifra più alta di di voni tra gli ope1·ai corrisponde alla loro più alta delinquenza. La miseria, l'ineducazione, l'instabilità della condizione, come si vede, nuocciono alla famiglia e alla società, dissolvono l'una e l'altra. Notizie Varie. Lo stato del Congo e la civiltà africana. - Un viaggiatore inglese dà queste notizie intorno all'azione della stato del Congo sui negri dell'Africa equatoriale. La civiltà comincia a nascere nell'Africa equatoriale; nozioni di giustizia, di pietà, di ordine e di lavoro libero penetrano a poco a poco nel cuore del continente nero ; ma questi risultati sono talvolta compromessi da ritorni offensivi della barbarie o da erro1·i amministrativi. Lo stato del Congo ha pacificato il paese; ma la organizzazione amministrativa che gli ha dato è ancora rudimentale. Il nuovo Kasongo, il centro di popolazione più importante conta 15,000 abitanti, la più parte schiavi. Se la tratta è abolita, la servitù dei negri, già schiavi, è mantenuta almeno a titolo provvisorio. Gli indigeni liberi pagano allo stato un tributo consistente in avorio e caoutchouc. Regolari cori:ées sono imposte a certe categorie di indigeni; e queste non ottengono l'affrancamento che dopo sette anni di lavoro regolamentare. Nel 1894 (a quell'anno risale il viaggio) lo stato del Congo possedeva dei prigionieri di gue1•ra ; erano vecchie donne quasi nude portanti sempre una corda al collo mal nutrite e indegnamente trattate dai loro sorveglianti indigeni. Un altro errore amministrativo era quello di tollerare le invasioni e le razzie nel territorio delle tribù non sottomesse. I soldati negri Manyemas e Ooangonanas imparano perfettamente l'esercizio e l'osservanza della disciplina, ma lontani da ogni sentimento di generosità e di pietà devastano saccheggiano e fucilano senza motivo e senza discernimento se non sono comandati da sottufficiali europei. Lo stato del Congo ha creato nel suo vasto dominio un numero abbastanza grande di stazioni posti fortificati e centri di grandi colture nello stesso tempo; le case o capanne sono costruite con paglia e fango o in mattoni e qualche volta in pietra; un'alta pa-
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