RIVISTA. POPOLA.RE DI POLITICA. LETTERE E SCIENZE SOCIA.LI 429 Ma lo statuto piemontese, comunque originaria.. mente ottriato e non frutto di rivoluzione, si trasformò nel '60 in costituzione convenzionale, senza bi• sogno di convenzione o costituente: e così pure è diventato costituzione plebiscitaria, senza bisogno del voto popolare ! E il come? On, il come - l'ho già. detto e dimostrato - il come..... è qui che casca l'asino! Altro che la. materia. carbonata acquoda di Dubois-Reymond rispetto al movimento de' suoi atomi l R. MIRABELLI. Deputalo al Parlamento. Quale sarà la soluzione? (a proposito della crisi agrumaria)• Avviene nella vita sociale ciò che non rare volte avviene anche nella vita animale: una malattia che sia al suo stadio più acuto non è se non l'indice e la risultante d'un malessere cronico che afiligge e disfà. tutto l'organismo. Quest' idea ci è sorta riflettendo sulla crisi agrumaria che agita e impressiona sì intensamente i}. mezzogiorno d'Italia e più specialmente la Sicila. La mancanza di tale nozione ci dà. conto della deficienza e della leggerezza davvero sbalorditiva di cui hanno dato prova e governo e classi dirigenti nella soluzione di un problema tanto serio e sì gravido di minacce, che ci vien posto da. un fatto, per quanto brutale, molto semplice : la chiusura pei nostri agrumi del mercato americano, ove si dirigeva nientemeno la metà. circa della nostra espo1•tazione, mercè forti dazi doganali intesi a proteggere la produzione nazionale già. sviluppatasi su vasta scala. I pr->vvedimenti escogitati dai deputati interpellanti ed accolti dal governo, si possono suddividere in ti-e classi: a) apertura del mercato interno, mercè la rinuncia da parte del governo di tutto il 27 ¼ di compartecipazione al prodotto ferroviario e mercè la diminuzione delle gravezze fiscali. b) modificazione del nostro regime daziario sul grano e sui petroli a danno della Russia e degli Stati Uniti, per costringere entrambi queste nazioni ad un trattamento più favorevole. c) ricerca di nuovi sbocchi all'estero. Però, escluse le due ultime soluzioni, ritenute del resto difficili dallo stesso governo, per le ragioni 1·iposte che il ricorrere alla guerra di tariffa contro la Russia e gli Stati Uniti, quando si è economicamente sì deboli, e il fare a fidanza sull'amicizia della Germania., del Belgio, dell'Olanda. e dell'Australia. in materia. che non viene regolata se non in base di soli (•) Dopo composto questo articolo, da Palermo l'amico nostro Giovanni Cottone ce ne mandò un altro sullo stesso argomento, che, naturalmente, non possiamo pubblicare. I lettori, però, sono pregati di leggere lo Sperimentalismo sociale di questo stesso numero nel quale presentiamo alcuni importanti dati di fatto sull'importante quistione agrumaria. N. d. R. interessi, è, por lo meno, ridicolo; escluse le due ultime soluzioni, diciamo, non ne resta che una sola, la prima: fa1·e agire, cioè, la macchina dello Stato in favore dei produttori di agrumi estendendo per mezzo di congrue concessioni, il consumo a.il' interno. Ora, non ci vuole uno sforzo eccessivo di mente per poter comprendere che, tenuto conto dei buchi che la riduzione delle t.ariffe ferroviare e gli sgi·a.vi fiscali verr.ibbero necessariamente ad apporta.re allo sconquassato bilancio dello Stato, e tenuto conto altresì dell'assoluta impossibilità che tali buchi venissero ta.ppa.ti a parziale e tanto meno a totale carico della Vandea imperante, ne segue che la produzione agrumaria verrebbe evidentemente protetta. a tutte spese del lavoro produttivo e delle tisiche industrie. E non ci vuole nemmeno molto acume per arrivare a convincersi che, se provvedimenti sifflltti potranno riuscire di vantaggio per i produttori di a.grumi, riusciranno certa.mente di non lieve nocumento all'economia nazionale, la quale continuerà. nella sua depressione cronica.. Perchè è. ovvio che, variandosi la distribuzione della ricchezza sociale non si viene a reintegrare quella parte della medesima che sia stata sottratta. Non vi sarebbe per le nostre classi dirigenti che una sola via di uscita: fare tesoro del bell'esempio, anzi della solenne lezione ricevuta dagli Stati Uniti e adoperarsi attivamente, la loro parte, ad emancipare il nostro paese dall'impellente necessità. di dover ricorrere ai prodotti dei paesi industriali. Le forze e le ricchezze naturali, di cui è ricca l' Italia, si offrono ed aspettano. Gli è vero però che gli Stati Uniti sono paesi prosaicamente moderni, i cui abitanti fanno consistere la loro gloria e la loro forza molto più nei numerosi stabilimenti dai lunghi fumajuoli anneriti, eternamente fumiganti, destinati alla produzione, nella maggior copia possibile, di quanto occorre ai bisogni materiali dell'uomo, e nelle numerose vaporiere intersecanti, veloci e fragorose, per lungo e per largo l'intero. territorio della nazione, destina.te allo scambio della. produzione medesima; anzicchè in un numeroso e brillante esercito, in maestose e formidabili navi corazzate, in grandi guerN colonia.li, e.... nel sicuro e proficuo 4 lt2 °fo. Qneste constatazioni ci fanno riflettere, con amara tristezza., alla grave jattura che arreca al nosn•o paese la mancanza d'una. forte e salutare reazione allo sfacelo della sua. economia; o, per meglio esprimerci, la mancanza. d'un moderno ed energico partito repubblicano, il quale vedendo nella monarchia la cittadella nella quale la ti·oupe semi-feudale imperante difende i suoi interessi o tutela i suoi ·privilegi, e non già un quid di per sè sta.nte, avulso dal conflitto delle classi sociali, faccia risoluta.mente suo il còmpito che gli assegna la storia : organizzare tutti quei ceti, composti di industriali, piccoli proprietari, esercenti, professionisti, artigiani - i quali essendll come il proleta.riato, in deciso antagonismo con 1~ classe attualmente dominante, hanno tutto il loro vitale interesse nella semplificazione dell'organismo
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