RIVISTA. POPOLARE D1 POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI 409 « lui ed essere ammirati e seguiti come uomini unici> (pag. 56), Uno o due casi, anche se esattamente esposti ed interpretati, non possono assolutamente bastare per enunciare una legge, colla qua.le si dovrebbe spiegare tutta la storia dell'umanità ; come non si può nemmeno accettare l'altra legge che enunzia, prendendola dal Mogeolle, sul Corso fatale della civiltà dal Sud verso il Nord. * * * E vengo al punto più importante, che sinora mi sembra sia sfuggito ai critici italiani, che si sono occupati del!' Europa giovine. Guglielmo Ferrero è convinto della superiorità della razza. germanica sulla razza latina. La sua convinzione giustifica e spiega colle osservazioni, che cercherò di riassumere colla maggiore fedeltà possibile. Con 'l'aine ammette una profonda diversità psicologica tra le due razze e crede che il fatto si connetta ad una diversità organica fondamentale in una grande funzione della vita; forse nella funzione riproduttiva (p. 123 e seg.). Il forse farebbe credere ad una prudente riserva, che non è tra le caratteristiche della scuola !ambrosiana; e infatti tutto il libro elimina il dabbio sulla esistenza delle diversità. t1•a le due razze e salla causa organica, antropologica che la genera. La precoce pubertà, dei popoli del Sud - qui ci entra il clima! - è una deHe cause meno avvertite, ma principali pe1• cui è così difficile di diffondere tra la gioventù l'abitudine sistematica degli esercizi fisici. « (pag. 127) In Italia e in Francia non sarebbero possibili i collegi promiscui della Scandinaria senza veder sol'gere inconvenienti morali. (pag. 129)» La supel'iorità. sociale della razza germanica sulla razza latina è iu gran parte determinata dalla differente morale sessuale. > (pag. 177) « È una legge gene1·ale - ancora una legge! - della natura, che la capacità. ùel lavoro metodico è in ra1?ione inversa della sensualità. » (pag. 201) « La precocità sessuale esercita una influenza maligna sullo sviluppo fisico e morale dell'uomo » (pag. 179) La differenza tra le due razze in quanto all'amore si manifesta nell'arte : prevale l'idealismo nei poeti inglesi e si distingue dalla sensualità latina (pag. 145). Una conseguenza più complessa dell'idealismo erotico è l'odio della razza germanica pel vizio a1•tistico. Il mondo latino, perciò, ha biasimato severamente l' Inghilterra per la condanna di Oscar \Vilde (pag. 102 e seg.). Manca la gelosia tra i Nordici e pel'ciò manca il diritto di vita e di morte del coniuge tradito (pag. 149). :i'\on si limita. a queste affermazioni il Ferrero e passa ad assegnare alle singole razze il lo•o cai•attere patognomonico in questa guisa: « Quando fu fatto il mondo, a ogni l'azza toccò una debolezza speciale: il latino ebbe la sensualità; l'uomo di razza germanica l'inclinazione alle bevand<l alcooliche; lo slavo l'una e l'altra. Ma pare che nella distribuzione dei grandi mali dell'umaniti, la razza germanica abbia ancora avuto fortuna e che nella lotta per l'esistenza gli ubbriaconi nati debbano alla fine battere i lussuriosi. » (pag. 216) .. * * Non m'indugio a riprodurre la fantastica. divisione delle pa.rti tra le varie razze nel la vorìo di colonizzazione e mi limito a ricordare che nella colonizzazione, more anglico, un tempo ebbero il primato i romani, che dettero gli esempi più luminosi ai moderni; e che nello sfruttamento coloniale, more germanico, genovesi, amalfitani e veneziani altra volta furono eccellenti, insuperabili. Roma, Venezia, Genova, Amalfi allora erano abitate forse da Inglesi, da Scandinavi, da Tedeschi? Ma.! Nè voglio divertirmi a. notare lo contraddiziou11 che c'è tra l'affermata capacità. di nn opem smisuruta che predice al popolo russo (pag. 225) e l'a.ssogna.ta lussuria ed ubbl'iachezza a.gli slavi. La sensualità. sola sarebbe bastevole per condannare i latini ali' inferiorità; la sensualità aggravata dall'ubbriachezza in vece assicurerebbe un grande avvenire alla razza che ebbe in sorte questi due grandi mali .... E non insisto su questa contraddizione pel' la benevolenza che il Ferrel'o mostl'a verso gli ubbriaconi, che viene a confermare quanto sostenni nel libro sull'Alcoolismo pubblicato undici anni or sono e a cui poco o nulla avrei ora da mutare. Devo fermarmi a questa minore sensualità della razza germanica d'onde deriverebbero tutte le sue doti preclare; minore sensualità. che l'amico Ferrel'o illustra con alcune pagine splendide dedicate ad una antica saga nordica dalla quale l'amore è sbandito pel' lasciar-e il dominio al tetro pessimismo economico. Ma se queste saghe valgono a darci l' indole psicologica del popolo dovremmo concluderne che i nordici devono essere i peggiori uomini del mondo; poiohè i delitti più ne1·1e più numerosi sono quelli suggeriti dalla passione dell'oro. Questa passione dell'oro tra i nordici prediletti da Dio o dalla natura, si rivela pe1· lo (appunto nelle cose di amore ; poichè un italiano tradito ammazza, mentre un inglese rHlessivo si fa pagare in contanti il tradimento. Il maschio giustiziere può fare orrol'e; ma non desta una insuperabile ripugnanza il lurido maschio speculatore? Ma è poi vera la vantata moralità. sessuale nordica? Chiunque è vissuto lungamente in Germania lo nega. Ciò che lo stesso; Ferrero dice sulla facilità., sulla incoscienza vera, colla quale si danno le ragaz:1.e di Berlino (pag. 166 e seg.) riduce proprio a zero l' idealismo erotico gel'manico. Se si fosse trattenuto a Vienna, a Monaco, ad Amburgo sono sicuro ohe l'amico mio si sarebbe guarito dalle fisime fllonordiche. E sarebbe stato forse un peccato perchè ci avrebbe privato della dilettevole lettura del suo libro. In quanto alla tardività. sessuale dei nordici un illustre professore italiano, che venne educato nei collegi di Germania mi narrò dettagli, che non posso riprodurre per la paura che queste pagine cadano in mani caste e pure; aggiungo che le edizioni del libro di Tissot si dovrebbero moltiplicare prodigiosamente
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