404 Rn'ISTA POPOLARE DI POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI Giudizi di grande autorità sono pure qu illi del Listz, pel Geyer nella J(ritische Viertejahresschrift, dell' Anguilli e del De Dominicis nella Rassegna critic a,di Enrico Ferri, contro coi appunto era stato scritto il Socialismo, di Achille Loria, di Filippo Turati. li prof. Schupfer nella Rivista di scienze giuridiche afferma che « la scienza sociologica tentativo scientifico ancora indeterminato, ha fatto un gran passo col Socialismo del Colajanni :; Il quale è definito dall'avversario Lucchini nella Rivista penale a proposito sampre del Socialismo : filosofo seri o acuto erudito. E il Lombroso nell'Archivio di psichiatria annunzi6 il libro come una delle più importanti pubblicazioni avvenute in quell'anno. La Revue philosophique del Ribot rilevando l'importanza del Socialismo diede ragione al Colajanni per aver attribuito allo Spencer un socialismo incosciente. Abbiamo infine giudizi tutti favorevoli del Laveleye, del Tarde, del Garofalo, del Puglia, del Morselli, ecc. IL SENSORIO SOCIALE. Vilfredo Pareto, in un frammento pubblicato in questa medesima Rivista (1), così si esprime: « In un paese, i cui abitanti ascendono a trenta « milioni, supponiamo si proponga, sotto un.. pre- « testo qualunque, di far pagare una lira all'anno « ad ogni cittadino, e distribuire la somma totale « fra trenta persone. Ciascuno degli spogliati pa- « gherà una lira, ciascuno degli spogliatori rice- « verà un milione. « L'azione, dalle due parti, sarà molto differente. « Le persone che sperano guadagnare un milione « all'anno, non avranno pace, giorno e notte: com « preranno giornali, cercheranno dovunque parti- « giani. Una mano discreta pagherà le cambiali in « sofferenza dei legislatori bi"ognosi, nonchè degli « stessi ministri. Tutte cose queste, che si fanno « alla luce del giorno negti Stati Uniti, dove, come « ci sono le borse del cotone e del grano, c · è « quella anche dei voti. « Dal lato degli spogliati, invece, l'attività è « molto minore. Per fare una campagna elettorale « ci vuole danaro, e le difficoltà materiali, che si « oppongono al domandare qualche centesimo ad « ogni cittadino, sono insormontabili. Qual via sce « gliere? « Domandare ad un piccolo numero di persone « delle contribuzioni più considerevoli? l\fa allora « si corre il rischio che queste sorpassino l'am- « montare della perdita, alla quale è esposto il do- « natore. È per sola filantropia, infatti, che un in- « dividuo sarà disposto a sottoscrivere dieci lire, « con lo scopo di impedire lo stabilimento di una « imposta, che solo di una lira lo graverebbe. Eco- « nomicamente, egli, senza dubbio, in questo caso, « farebbe una cattiva speculazione ». Non si potrebbe dir meglio· (!) Riui,ta Popolar•. 28Febb. '97. La difesa dei propri interessi può, in certi casi, costituire una perdita e una speculazione svantag· giosa. E, naturalmente, nessuno vuol farla. Così gli interessi particolari hanno un enorme vantaggio sui generali. Tuttavia se gli interessi particolari l'avessero sempre vinta, la società non avrebbe fatto alcun progresso, e sarebbe andata giù, verso una decadenza sempre più profonda, una anarchia sempre più grande. Le società, invece, son progredite. Nel secolo XIV la Germania, coperta di castelli feudali, era piena di cavalieri, predoni, che svaligiavano i passeggieri, sulle strade maestre; ed·oggi la più grande sicurezza regna, giorno e notte, per tutte le vie. La schiavitù è stata abolita, il servaggio e scomparso, la eguaglianza dei cittadini innanzi alla legge è stabilita, i codici penali han perduto la loro antica ferocia, la tortura, l' inquisizione non esistono più. · Come si sarebbe potuto avere un progresso, se l' interes,se privato avesse tenuto sempre la prevalenza sul pubblico? I cavalieri ladroni dal Medio Evo non potevano ricavare alcun beneficio individuale, dalla rinunzia alle loro rapine, e così gl' inquisitori, perdendo l'immenso e terribile potere, e cosi i nobili abbandonando i loro privilegi. Si sa che gli individui e le corporazioni hanno sempre difeso le loro prerogative con la più grande energia. Come ha vinto, allora, l'interesse pubblico ? Per la differenziazione sociale, e con la formazione d'un organo intellettuale, che noi chiamiamo il sensorio sociale. Ogni uomo ha bisogni materiali (mangiare, vestirsi, ripararsi dalle intemperie), per provvedere ai quali lavora. Se tutta la giornata è assorbita da questo lavoro necessario, l'uomo è un produttore di ricchezza e fa parte della classe economica. Quando poi costui non ha la necessità di lavorare tutto il giorno, per soddisfare i suoi bisogni materiali, allora egli comincia a differenziarsi dalla dalla classe economica, ed il sensorio si forma. Il tempo che l'uomo non impiega nell'acquisto di ricchezze, è consacrato alla vita della mente o del sentimento, in altri termini alla scienza e al piacere. Il numero d'ore consacrato ai bisogni psichici è molto variabile; ma nè il lavoro economico, nè il mentale può mancare completamente. Non vi è riccone, che non sia obbligato ad impiegare parte del tempo per l'amministrazione della sua fortuna, non v' è contadino, che non abbia la sua occupazione mentale, sia anche quella d'andare a messa la domenica. Perciò è impossibile stabilire delle diversioni nette tra il sensorio sociale e le altre classi, il che, d'altra parte, non pregiudica l'esistenza di quello.
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