Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno II - n. 21 - 15 maggio 1897

RIVISTA POPOLARE DI POLITICA. LETTERE E SCIENZE SOCIA.LI 411 'l'horold Rogers ( Travail et salaires in Angleterre. Guillaumin et Cie Paris) si era mantenuta eccellente sino al secolo XVI. ( Il lettore ponga bene attenzione a questa alterna vicenda cui sono andati 8oggetti gl' Inglesi come tutti gli altri mortali di razza. latina). Si loda sempre - e con ra.- gione - l'osservanza. delle leggi, la costanza nel raggiungere un dato fine, lo spirito di continuità del1' Inghilterra odierna; ma. le cose non procedettero sempre alla stessa. guisa. Ecco il giudizio di Seeley pel secolo XVII: « Da mezzo secolo noi abbiamo visto l'Inghilterra in uno sta.to rivoluziona.rio quasi permanente ... L'incostanza. e la turbolenza della nazione inglese sono divenute proverbia.li in Europa e formano un contrasto stridente colla ca.Ima interna prefonda e coll'unificazione ogni giomo più completa. della Francia. Gl'inglesi, dice Torci, sono una. nazione la cui leggerezza è conosciuta; essi cambiano spesso d'idee. (Formation de la politique britannique. Vol. 2° p. 271. Ed. A. Colin. Paris). Non è strano che un Inglese constati che altra volta. erano propri dei Francesi i pregi che distinguono oggi gl' inglesi e viceversa per le virtù? Ogni giorno in Italia ci lamentiamo - e si fa bene - per la decadenza delle nostre Università e sentiamo invidia per la. vita rigogliosa di quelle inglesi; ma ascoltiamo ci6 che ci dice Thorold Rogers. « Non e' è istituzione inglese, che abbia conosciuto come Oxford giorni di grandezza. e di avvilimento. « Swift sosteneva che ad Oxford non si appl'endeva che a bere ed a fumare. Gibbon racconta che il suo tutor a Magda.len College si ricordava ch'egli aveva degli emolumenti da. toccare, ma dimenticava regolarmente eh' egli aveva degli obblighi. lohn Scott, che divenne cancelliere d'Inghilterra, fa il racconto seguente del modo in cui ottenne il suo grado: « Al tempo mio un esame ad Oxford era una farsa. Fui esaminato nella storia e in lingua ebraica e mi si domandò: Qual' è la varola ebraica per designare un cranio ? Risposi: Golgota. - Benis8imo ! mi disse l'esaminatore. Voi siete approvato ». « I vizi dominanti ad Oxford nel secolo XVIII erano la pigrizia e l'ubbriachezza ». ( Travail et Salaires. p. 151). Il grande ornamento dell'.lngbilterra contemporanea è il suo Parlamento; il massimo disdoro dell' Europa latina oggi è il suo parlamentarismo. Ebbene: le parti furono diverse altra volta. Stabilii già nel libro Banche e Parlamento il meraviglioso parallelo tra il periodo parlamentare inglese del W a.1pole e quello italiano, che ci disonora da alcuni anni in qua; e qud parallelo poi fu l'ipetuto in una bella. conf"renza dtl Casaretto, Ma la storia d'Inghilterra ha pagine ancon,, 1>iù brutte che per lortuua non sono state scritte nè dal Parlamento italiano nè da quello francese. EMo qua: « Nel secolo XVII il l'arlamento inglese era tale che h, pot~llZe stralliere per mezzo dd propri ambasciatori vi comprarnno dei voti...... Luigi XIV per fare trionfare la propria politica contava - illuminato dalla Ì ropria espérienza - sopra a.lcuni sussidi giudfaiosamente distribuiti. tra i membri del goVE>rnoinglese e tra quelli dell'opposizione ... » Chi narra tutto ciò è il grande storico Se~ley... (op. cit. vol. 2.0 p. 289 e 291). QuEsta Inghilterra che vedeva turpemente e sce!Ìeratamente i propri deputati vendersi allo straniero nemico - in Italia e in Francia i deputati non si sono venduti che a Bernardo Tanlongo e all'amministrazione del Panama - aveva avuti Pal'- lamenti fieri, nobili e gloriosi, che avevano anche preceduto quel Parlamento Barebone e quei Trimmers, che ha.nno forse servito di modello alle maggioranze italiane plasmate dai Depretis, dai Crispi, da.i Di Rudinì. .... Si può trarre qua.lche utile conclusione da tutto ciò ? Sicuramente; e la conclusione è tale che elimina la desolazione, che dovrebbe lasciare nell'animo dei latini la vantata e caratteristica superiorità organica, naturale della l'azza anglo-sassone. La storia, nient'altro che la storia, ci dimostra e c'insegna senza che chicchessia possa negare e smentire i suoi insegnamenti, che la fortunata razza che popola l' Inghilterra - la grande rappresentante della razza germanica - ba avuto le sue fasi di giovinezza che si sono alternate con quelle della vecchiaia e della degenerazione; questa vicenda alterna esclude che il progresso continuo sia il carattel'e patognomonico di una data razza e conferma che, i popoli, come gli individui, hanno i loro momenti di esaul'imento nervoso, di cui guariscono più.facilmente i primi, anzicchè i secondi. Dott. N. CoLAJANNI. Lanazionalizzazione delltaerra.(!) La nazionalizzàzione della terra o il comunismo del suolo nazionale per mezzo della imposta, accèttato dallo Spencer come rispondente alla pura giustizia, proposto dallo Stua.rt-Mill pei nuovi aumenti della rendita fondiaria., propngnato strenuamente dal George in un libro famoso, non è altro in sostanza che una riforma. l'adicale del sistema tributario, la. quale, mentre tenderebbe a perfezionare il concetto della proprietà individuale, epurandolo dagli abusi che vi introdusse lungo i secoli il diritto della forza sarebbe pure conciliabile con tutte le istituzioni vigenti, compatibili col maggiore sviluppo della libertà e della giustizia. La nazionalizzazione della terra non è, come volgarmente potrebbe supporsi, l'abolizione della proprietà fondiaria individuale ; chè anzi, implicando la esonerazione di tutte le migliorie agricole, urbane e minerarie da ogni balzello, essa afforma e protegge la vera proprietà individuale fondiaria, cioè il prodot10 del proprio lavoro, che i sistemi tributari vigenti escogitati nell'interesse della sola aristocrazia territoriale, sottomettono ad una vera spoliazione. Infatti, essa non fa che riconoscere come proprietà sociule quell'dement/) del reddito fondiario, alla cui (I) In una delle ultime tornate di Aprile della Convenzione Fed&- rale australiana, sedente a Melbourne, la p1·oposta della nazionalizza .. zione della terra fu respinta con 21 voti contro 13.

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