RIVISTA. POPOLAREDI POLITICALETTERE E SCIENZE SOCIALI 367 gomenti di cui ho detto poc'anzi, e ricorrere al primo. Troverete là an~he la storia della proprietà collettiva, la storia della ricchezza mobile, la storia della p:>polazione. Non è certamente di aprior_ismo che anche questo economista vorranno accusare certi signori che, presso gli economiEti, si dicono essere degli ·storici e, presso gli storici, degli economisti. Eppure, sta a vedere che ci riusciranno, a quel modo, s'intende, come riescono nelle altre cose loro. In particolare c'è un tasto che va toccato subito, per sentire come suoni. Si tratta di uno « sciboleth » al quale taluni ci sott:>pongono ora tutti quanti. Se si risponde, si è salvi, se non si risponde, si è ghigliottinati. Sa il Pareto cosa sia il « materialismo storico? » È noto che in Italia, al dire di certuni, non è molto, nessuno sapeva cosa fosse il materialismo storico: e venne il Loria e ce lo insegnò. Ma non lo sapeva, pare, neanche lui, e accadde che ce lo insegnò di traverso. E saremmo finiti male, come nelle altre cose nostre, proprio male, se l'Engels non avesse dato al Loria una di quelle lezioni che non si scordano, perchè non si scordano le C<'Seinsolite, e sono fortunatamente cose insolite le ingiurie sostituite agli argomenti. Il nostro è paese esposto alle epidemie. Ne ricordo ,·arie dacchè mi occupo di studi economici. Ci fu un tempo in cui si correva rischio di esse1•e lapidati, se non si era pronti a risponderti che si sapeva e si riconosceva, che il Cocca, o il Lampe1·tico - c' era la scelta - avessero scoperto le « leggi limiti ». Poi, ricordo pure, si passava un guaio, se non si era perfettamente convinti, che la terra libera, o non libera, fosse la causa causarum di tutti i fenomeni economici. Antecedentemente, il salmo che ci procur.i.va indulgenza plenaria, se lo sapevamo cantare, e ci faceva spedire diritti all'inferno, se si pigliava una stecca, era il wagnerianismo: mica. quello musicale, ma stonato altrettanto. Adesso poi c'è questa croce del mater:alismo storico. Non bastava che Engels avesse detto delle insolenze in tedesco al Loria; un altro da dovuto dirgliene anche in italiano. Trattasi di una grottesca tenzone. 1 più - dirò or ora d'una correzione - stanno litigando da parte e d'altra, a chi abbia per primo e più chiaramente detta una castroneria ! È Marx, o é Loria, che per primo, e più compiutamente, abbia mostrato come « in ultima istanza ogni fatto storico si spieghi per via della sottostante struttura economica ? » È Marx, o é Loria, che per primo, e più compiutamente, abbia mostrata la preeminenza del fenomeno economico, e l' essere epifenomeni la morale, il diritto, la religione, ecc. ecc.? Al lettore, cui non baleni dinnanzi alla mente la speranza di essere il terzo inventore del materialismo storico, consiglio di non mette1·si tra i litiganti e di impiegare il suo tempo più utilmente impa1·ando a cono3cere nel primo capitolo del secondo volume del Pareto, cosa significhi realmente " indipendenza di fattori sociali », e come convenga di trattarla per cavarne qualche cosa. Egli vedrà quante volte sia assurdo perfino la domanda di « cosa sia causa di cosa », egli vedrà che si fa una domanda sciocca quando vuol sapere, se il 7 sia causa che con il 3 si ottenga 10, o se lo sia il 3; egli si persuaderà che non hanno compresa la interdipendenza dei fattori sociali coloro che vogliono ridurre sia pure « in ultima istanza » ogni fenomeno sociale ad un solo fattore, sia esso il clima, o i mezzi di produzione (sotto struttura economica) o la razza, o la posizione geografica, o la costituzione politica, o la religione ecc. ecc., ed egli si persuaderà che, per ora, una divisione in cause fondamentali e in epifenomeni è affa.tto arbitra.ria, o, per lo meno, non può essere quella che propongono i fautori del materialismo storico. La controversia sorta su di questo argomento sarà ricorda.te. per una sola cosa ed è questa, ohe ha fatto scrivere un libro in vero e()cellente ad Antonio Lahriola. È libro geniolè, arguto, dotto e, in giunta, sc1•itto come sa sc1·ivere il Labriola, ii che vuol dire, come sanno scrivere pochi altri. Senonché, il materialismo storico, per quanto una teoria più completa di altre che l'hanno preceduta, teoria· in cui c' è assai più di vero, perchè il fattore economico ha certamente una influenza maggiore sul fenomeno socia.le di quello che abb:ano gli altri fattori a cui tutto attribuiscono altre dottrine, non giunge ad afferrare la mutua dipenden,:a di tutti ì fattori. Quale sia la specie di errore compreso nella teoria del materialismo sto• rico - che sia poi quelli!. del Marx o quella del De Molinari non monta - può essere reso chiaro con un paragone che è del Pareto. La predominanza del fattore economico sugli altri, (sul fattore morale, sul fattore intellettuale etc.), é tanta, che considerandolo esclusivamente, si cade in un errore che ha una analogia qualitativa con quello che si commetterebbe se si considerasse soltanto l'attrazione che il sole esercita sulla teru e non altresì quella che la terra esercita sul sole e si dicesse, che la terra percorre un 'elissi, di cui il sole occupa uno dei fuochi. In realtà, la terra reagisce sul sole, e il foco dell'elissi !)OD é il centro del sole, bensì il centro di gravità della terra e del sole. Soltanto, siccome il sole è molto grande e la terra piccola, quel centro di gravità comune é vicinissimo al centro di gravità del sole. Ora, la teoria del Marx non è.tanto approssimata alla verità, quanto lo sarebbe la teoria <!heconsiderasse il sole come immobile; nè. l'errore di chi, invece del fattore economico, considera w; altro fattore wltanto, è pari a quello di chi supponesse immobile la terra invece del sole : qualitativamente l'errore del mater:alismo stori~o è però di quel genere, quant.unque non lo sia quantitativamente. Andiamo oltre. Dicevo essere di trf' specie i meriti che ravviso nell' opera del Pareto e ho messo in p:ima linea le dimostrazioni induttive che egli fornisce. Con ciò non ho voluto gr.i.duare i prègi, poiché é in fondo cosa del tutto sub:ettiva attribuire un peso maggiore ad una forma di progresso anziché ad un altro. Per parte mia, p. e., apprezzo assai di più il contributo di nuovi teoremi che il Pareto ha forniti. Di questi, se vi sarà giustizia alcuna verso di lui pe1· parte degli altri cultori della scienza economica, taluni dovranno portaN il suo nome per sempre, e ciò in ra.gione della loro
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