Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno II - n. 19 - 15 aprile 1897

RIVISTA POPOLAREDI POLITICALETTERE E SCIENZESOCIALI 365 io : Ci sono 75 pagine, l' 8 %, se vi piace, che sono «: Principcs d'Économie pure» e poi 780 pagine che sono « Économie politique appliquée », e questi sono divisi in tre libri: I. I capitali, suddivisi in capitali personali,capitali mobiliari e capitali fondiarii; IL L'organismo economico, suddiviso in 4 capi che trattano dei principii generali dell'evoluzione sociale, della produzione, del commercio e delle crisi ; III. La ripartizione della ricchezza, in due capitoli, uno sulla curva dei redditi, l'altro sulla fisiologia sociale. E 01•a dite un po' se non c' è da perderci la testa, sovra tutto quando non si trova nell'opera nemmeno un capitolo intestato : teoria dei salarii? Noi ammettiamo che i singoli capitoli siano gemme preziosissime, taluno un brillante, altri zaffiri, rubini e perle, ma tutti insieme non formano un «: concerto :>. Rispondo, e senza ironia alcuna, che compatisco coloro che così sentono; dico senza ironia, perchè ho incominciato per compatire me stesso, allorchè, non lontano dalla quarantina, mi sono accorto che l'Economia andava studiata da capo. Era comoda, e era tanto lucida, la divisione degli elementi della natura in acqua, terra, fuoco e aria l E accorgersi un bel giorno, che i corpi semplici superano i 65, e che hanno un pandemonio di proprietà, fa venire una voglia maledetta di condannare al rogo tutti i guasta mestieri della razza dei Pareto, i passati, se ancora si potesse, ma almeno gli attuali e i futuri, pei quali si è ancora in tempo, e ciò per vivere da uomini «: veramente conservatori e francamente liberali». Eppure, gli avvertimenti di tirarci su le braghe, non c'erano mancati. Quel vecchio, che, per torglierselo da mezzo, relegarono nella laguna veneta, che è scordato prima di essere morto, il Ferrara, quante volte ha dimostrato che la « teoria del baratto» o dello « scambio », comprendeva quella della « produzione » che l' istessa « legge del valore » si manifesta nella « produzione », nella « distribuzione :» e nella «: circolazione » della ricchezza, e che da essa, come semplici corollarii, si deducono tutte quante quelle leggi che gli economisti fanno comparire come cose distinte, riponendole nei loro quattro cassetti, acqua, terra, fuoco e aria, e che ne derivano parecchie altre ancora, che essi non vedevano, perchè i loro cassetti erano pieni ? Quante volte ha il Ferrara esposto quella « law of substitution » e quel « Substitutionswerth », chiamandolo costo di riproduzione per surrogato, o per succedanei? Quante volte ha sostenuto, che una legge isolata dei sala.rii, o dei profitti non potesse darsi, perchè trattasi di un sistema di cui tutti i punti si determinano reciprocamente? Quello che gli altri enunciavano sotto i nomi di teoria dei profitti, dei salarii e della rendita., nella trattazione sua figura va in una unità organica, già caratterizzata tale dal titolo: « Applicazione della teoria del valore al Reddito ». E quanta finezza nella analisi del concetto di « bene economico »; e che demolizione delle distinzioni erronee tra bisogni veri e fiitizii, tra r;cchezze onerose e gratuite, tra prodotti materiali e immateriali, tra capitale materiale e in_ tellettuale, tra terra e capitali etc. etc. C'era molto che era difettoso; c'era molto che era monco. E il salto dal Ferrara al Pareto è enorme. Ma, l'avvertimento era dato. E non fu compreso che da pochi. Perciò ora le meraviglie. Il concetto fondamentale della dottrina del Pareto, che è pure quella -walras e del Marshall, e di tutti coloro che hanno compreso co_sa significhi «: equilibrio economico >, può essere riassunto in quattro proposizioni : I. Su di ogni mercato havvi una domanda. complessiva di ciascun oggetto di consumo, domanda. complessiva. che è la somma delle domande fatte da ciascun individuo; d'altra parte havvi, analogamente una offerta complessiva di questi prodotti di consumo fatta dagli imprenditori. Supponendo i prezzi dei prodotti di consumo dati a caso, non ci sarà uguaglianza tra la domanda complessiva e la offerta. complessiva. - II. Su di ogni meroato ha.vvi una domanda complessiva di fattori di produzione, - u10 della terra, delle facoltà umane e delle varie specie di capitali - domanda che viene fatta. dagli intraprenditori per la produzione dei prodotti di consumo e la fabbricazione di capitali; d'altra parte havvi, analogamente, una offerta complessiva di ciascuna specie di fattori di produzione per parte degli individui del mercato. Supponendo, di nuovo, i prezzi essere arbitrarii, o dati a caso, non ci sarà uguaglianza tra la domanda e la offerta. - HL Su di ogni mercato havvi un certo risparmio, che consiste nell'offerta per parte degli individui di quantità tali di fattori di produzione che, ai prezzi che corrono, il loro importo in numerario sia superiore all'importo in numerario delle quantità di prodotti di consumo da essi domandate, e havvi una quantità di capitali nuovi fabbricati dagli intraprenditori. Supponendo il tasso dell'interesse arbitrario, non ci sarà uguaglianza tra il risparmio complessivo, espresso in numerario, e il valore dei capitali nuovi, pure espresso in numera1•io. - lV. Ogni individuo è supposto di comportarsi sul mercato nella trasformazione dei beni che offre nei beni che domanda secondo un principio di utilità massima e ogni imprenditore, sia che fabbrichi beni di consumo sia che fabbrichi capitali è supposto spingere ogni produzione fino a quel punto in cui la produttività marginale di ciascun fattore di fabbricazione sia uguale al rapporto fra il prezzo del fattore e il prezzo del prodotto, cioè fino a quel punto in cui l'ultimo incremento di ciascun fattore non produce che la propria rimunerazione._ (Pardo §. 101 e §. 135). Sarebbe dunque questo, in breve, anzi, diciamo addirittura, « in quattro parole », il sistema del Pareto? Ecco, lettore mio, se questo glie lo domandassi a lui egli ti risponderebbe recisamente di no. E allora, dirai, che chiacchiere ti vado contando ! Rispondo: le cose difficili vanno comprese a tozzi e bocconi, come le salite vanno fatte al passo e non prese di corsa. 11 Pareto considera gli uomini come molecole attirate da varie forze. Quelle forze sono incognite, e vengono determinate dalle condizioni dell'equilibrio. Ho nominato, come gente che fosse d'accordo in tutto, Edgeworth, Marshall, Walras e Pa1ìeto. A rigore non

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