Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno II - n. 19 - 15 aprile 1897

klVl~TA POPOLARE Dl POLlTICA LETTERE E SCIENZE SOClALI d'amanti. Fu bigamo. Nel 1761 sposò la pri~cipessa Sofia di Mecklenlburgh Strelitz, senza un pensiero per la moglie leggittima, Anna Lighfoot, della quale si sbarazzò rimaritandola con del denaro a un certo Axford. Il principe di Galles, il più inveterato ubb1•iacone di quei giorni, si valeva di questo segreto tutte le volte che era all'ablativo as,oluto. Egli diceva al padre: o i quattrini o ti vendo al pubblico come bigamo! Il ministro ideale di Giorgio II[ era il Conte di Bute - il ganzo della Principessa di Galles vedova. Il Green non vide in questo compiacente gonnelliere che un miserabile cortigiano. < Non era ché la bocca del suo padrone » Il Macaulay lo disse un'altezza ignorante. Phillimore parla di Bute con disgusto. Egli era « una pubblica sventura. > L'armonia della famiglia di questo re che traduceva lo stato sono io, era come quella degli altri Giorgio. Una famiglia di cani e gatti. Composta di persone che si scambiavano invettive che facevano arrossire i grooms. Il fratello del re e il principe di Galles sono rimasti per degli anni senza il bisogno di dirsi good bye. Anche· se assieme, fingevano di non conoscersi. Una volta che la caccia terminò in un villaggio ove non era che una vettura, i primi due se la noleggiarono e frustarono il ca vallo senza punto• volgersi indietro. Il vecchio coronato dovette seguirli a piedi comfortandosi colla banalità dei cortigiani che gli dicevano che avevi\ le gambe di ferro! È morto come un'abbominazione. stramaledetto da tutto un popolo. Giorgio IV fu il _peggiore di tutti. Pe1· degli anni la sua vita di principe non fu che una sbornia. Egli si lasciava cadere sulle gambe o precipitava sul selciato come un facchino di quei tempi. Più di una volta lo si dovette portare al Palazzo completamente alcoolizzato. Spesso era cosi riottoso che i policemen erano obbligati a tenerlo in custodia. Fu il più svergognato dei sottanieri. Egli si fermava sul marciapiade a dare mezze oncie e a dire sudicerie alle misses. Mentre amoreggiava colla Lady Jersey scrisse alla moglie che ne era stufo e che se ne andasse. Il suo rancore contro il padre fu inestinguihile. Una sera un'ex guardia reale fece fuoco sul vecchio Giorgio III mentre stava per entrare nel palco del Drury Lane colla regina. L. erede al trono 1•icevette la notizia a tavola con lady Melbourne - allora allo zenit della bellezza - con una risata. Diede mano alla. bottiglia, ne riempi i bicchieri e invitò a vuotarli col « Beviamo! > Non fu che l'insistenza della lady che aveva paura di uno scandalo, che indusse questo gaglioffo dal sangue reale ad accorrere a congratulare il genitore di essere scampato dal pericolo, Durante gli otto anni di pazzia il figlio reggente non ebbe che parole di disprezzo pel padre e non mise mai piede nei suoi appartamenti. Oh il cuGre reale I Divenuto Giorgio IV, colle campane anc6ra calde dei rintocchi, iniziò ìl suo regno con un'azione da paltoniere. Egli, bigamo, pensò di disfarsi della regina. Pregò lord Liwerpool, il primo ministro, di preparare un bill di divorzio contro la regina e ordinò all'Arcivescovo di Canterbury di omettere dalla liturgia la preghiera per Carolina. Il primo rispose con un rifiuto, il secondo che non era il cardinale \Volsey - si piegò in due. Gran parte dei suoi dieci anni di .regno venne consumata in questa bega. Il popolo fu per la regina. I pa1•i, con una presenza di 207 lordi la condannarono come adultera, con nove voti di maggioranza. L'infedeltà della regina consorte in Inghilterra è un delitto di alto tradimento. Giorgio avrebbe potuto farla consegnare al boia. Ma la na• zione era contro il re. La nazione sapeva che il re aveva sposato Carolina mentre viveva la Fityherbert, la ~prima moglie. La nazione lo aveva veduto, ammogliatò, passare da una mantenuta all'altra. E la nazione lo vide anche durante il processo, proprio quando si presentava al pubblico come un marito oltraggiato, sottobraccio a lady Conyngham, la sua ultima sgualdrina. Carolina morì di crepacuore Il re, saputolo, non ebbe che questa frase: 1.'his is one of the happiest day of my life - questo è il giorno più felice della mia vita! Porco. 1t rimasto nella storia una lurida figuraccia. Da ogni pagina esce' il dissipatore, il dissoluto, lo sfrontato. Fu infedele colle donne e bugiardo con tutti - anche col suo intimo amico Charles Fox, il quale, in buona fede, andò alla Camera dei Comuni a smentire, sulla sua parola d'onore, che il principe di Galles fosse mai stato ammogliato colla Fitzherbert ! Ferocemente inumano. Voi l'avete veduto minacciare il padre di portare in piazza la sua bigamia e disonorare così la propria madre, la Lightfoot, madre di questo sacco di melma reale. Come tutti i Giorgi, cacciò tra i pari del regno la feccia delle sue amanti. Il marito della sua àmasia Cunyngham divenne lord Charles Mount I Il figlio di questa coppia, groom della camera da lelto di sua maestà I Il vizio indemoniato di bere non lo lasciò neppure coronato. Sbarcò a Dublino, sorretto dalla Cuniyngham. Non poteva più reggersi sulle gambe. He was in the last stoge of intoxication. E questo, dice Bradlaugh, era un re d'Inghilterra I Bucle si occupa della « bassezza di questo bonzone di materia purulenta » con ripugnanza indicibile. Fu un re ladro. Trafugò per circa ottantamila sterline di diamanti che servirono alla sua incoronazione. Questa proprietà della corona venne disseminata sul seno delle sue favoured mistresses. In un paese ove la magistratura e il foro non sono alla mercè della ingerenza regale o governativa, Giorgio IV, ebbe l'impudenza di privare della toga lord Brougham, per punirlo di avere difesa la regina con un arringa immortale! Coi denari dei contribuenti era di una prodigalità inaudita. In dieci anni di regno costò loro più di 16 milioni di sterline I Per contentare le sue amanti fece delle alterazioni al Castello di Windso1• - la residenza massima della monarchia britanna - che superarono la spesa di 900.000 sterline. Il padiglione che fece costruire a Brighton, per godersi la marina colle sue drude, venne pagato dalla cassa dello stato venticinque milioni di lire. Il famoso Cottage, ove egli si sfogava con delle orgie carnali ributtanti, venne scontato dai buoni sudditi con mezzo milione di sterline I

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